FAQ sull'Archivio Istituzionale dell'Università di Palermo (IRIS)
Le FAQ possono essere consultate anche in formato .pdf
Gestione dei file dei prodotti della ricerca nell'Archivio istituzionale
“Tra le opzioni che l’Autore può esercitare su una propria opera pubblicata, quella minima consiste nel mero deposito per finalità di documentazione archivistica. Il deposito di un’opera per finalità di documentazione amministrativa costituisce una utilizzazione non avente autonoma rilevanza economica, e, in quanto tale, è da considerare una utilizzazione libera anche qualora l’Autore avesse concesso tutti i diritti di utilizzazione economica all’editore, in particolare quando il deposito è imposto da norme imperative di carattere pubblicistico, come quelle riguardanti la valutazione della ricerca. Alle utilizzazioni nell’ambito di procedure amministrative si applica infatti l’art. 67 della L. 633/1941, che pone una eccezione ai diritti esclusivi degli autori e dei loro aventi causa, stabilendo la liceità di tali utilizzazioni senza il consenso dei titolari dei diritti sulle opere.”(Tratto da. “Linee guida per il deposito e la documentazione dell’Università Napoli Parthenope”, redatte a cura di Rosa Maiello).
L’inserimento dei full text, di fondamentale importanza per la completezza e la corretta visibilità dei risultati della ricerca scientifica dell’Ateneo, deve sempre garantire il rispetto degli accordi che l’autore ha preso con l’editore.
La possibilità di archiviare i full text può essere vietata dagli accordi editoriali
Per i contratti già firmati che non prevedono la ritenzione di alcuni diritti, l’autore potrà richiedere all'editore che il contratto venga modificato con apposite clausole che lo consentano, del tipo “Concedo a [l'editore o la rivista] tutti i diritti di vendere o di cedere il testo (su carta o on line) del mio articolo [titolo dell'articolo]. Conservo solo il diritto di diffonderlo gratuitamente a fini scientifici o didattici, in particolare il diritto di auto-archiviarlo pubblicamente on line sul Web”.
È importante informarsi preventivamente con l'editore in merito alla sua politica. Nel momento in cui si firma un contratto di edizione è opportuno leggerlo attentamente in tutte le sue parti, valutando la possibilità di cedere solo alcuni dei diritti (per esempio, quello di stampa ma non quello di messa a disposizione online). Si può concordare con l’editore la stipula di un apposito addendum, ossia un’aggiunta al contratto in cui l’autore si riserva alcuni diritti tra cui la possibilità di archiviare il full text nell’ archivio istituzionale.
Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione del sito Strumenti per la stipula dei contratti editoriali del Settore servizi per la ricerca e diffusione della conoscenza scientifica.
L’autore dovrà sempre controllare con attenzione il contratto sottoscritto con l’editore. Nel caso in cui l’autore non fosse in possesso dell’accordo specifico sottoscritto con l’editore, consultando il database Sherpa Romeo, potrà conoscere le politiche dei principali editori scientifici.
È possibile sapere inoltre se l’editore consente di depositare nell’archivio istituzionale almeno una versione del lavoro.
Un articolo scientifico può presentarsi sotto forma di:
- pre-print: bozza (manoscritto) dell’autore prima della sottomissione all’editore (bozza pre- referaggio);
- post-print: versione finale dell’articolo già referata ma ancora con il layout dell’autore (bozza referata);
- versione editoriale: versione finale dell’articolo impaginata con il layoutdell’editore.
Per sapere se è possibile auto-archiviare un articolo in un repository e a quali condizioni è necessario conoscere le policies di copyright adottate dal journal e/o dall'editore.
Il nuovo database Sherpa Romeo https://v2.sherpa.ac.uk/romeo/search.html censisce le politiche di accesso di editori e riviste di tutto il mondo, definendo le condizioni previste da ciascun journal, in relazione alla possibilità di autoarchiviare i propri articoli, quale versione è ammesso archiviare e se esistono eventuali restrizioni (embargo).
In considerazione del fatto che le politiche di accesso aperto sono diventate più complicate, la classificazione degli editori per colore, utilizzata nel portale Sherpa Romeo fino a luglio del 2020, è stata abbandonata.
Per una più agevole interpretazione delle icone presenti nelle pagine dedicate ai singoli titoli si rimanda alla sezione About Sherpa Romeo, raggiungibile a partire dalla homepage del portale.
Per verificare le policies di copyright di editori non presenti su Sherpa Romeo si suggerisce di consultare un database elaborato dall’Università degli Studi di Torino ed in continuo aggiornamento http://www.oa.unito.it/editori/index.php?r=editori/index.
N.B.: L’autore è sempre tenuto ad autoarchiviare il proprio prodotto della ricerca. Per gli approfondimenti normativi e legislativi si rimanda al testo delle “Linee guida per il deposito e ladocumentazione dell’Università Napoli Parthenope”, redatte a cura di Rosa Maiello (Link all’estratto).
In molti casi l’editore può richiedere il rispetto di un periodo di transizione tra la pubblicazione del prodotto scientifico e la piena accessibilità e consultabilità della versione finale pubblicata (publisher’s version): si parla in questo caso di “embargo”, cioè un periodo di tempo durante il quale sono consultabili solo i metadati del prodotto scientifico archiviato nel deposito istituzionale. Il periododitempovariaingenerefraisei,dodiciodiciottomesi(inalcunicasianchefinoaventiquattro); allo scadere del tempo il lavoro viene reso liberamente consultabile. Durante l’embargo potrebbe essere accessibile una delle versioni precedenti quella finale (post-print o pre-print) e sarebbe anzi buona norma prendere previ accordi in questosenso.
La richiesta di embargo, se non rilevabile dalla pubblicazione stessa, va debitamente comunicata dall’Autore (attraverso la compilazione dell’apposito box) al Gruppo di lavoro che cura la corretta individuazione della policy editoriale da indicare nell’Archivio istituzionale.
Come ausilio alla compilazione sono state predisposte delle indicazioni operative disponibili al momento del caricamento del prodotto.
Esistono diversi servizi online e alcune applicazioni che gratuitamente ed in modo semplice consentono di ridurre le dimensioni di un pdf, senza compromettere eccessivamente la qualità dei documenti. Tra i tanti segnaliamo:
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