POLICLINICO/Lavori da 50 milioni: nuovi dipartimenti, tunnel sotterranei
È il più grande intervento di ristrutturazione e razionalizzazione del Policlinico universitario di Palermo dall’epoca della sua fondazione, negli anni Venti del Novecento. Ed è il più grande cantiere della città dopo quello in corso per la realizzazione del tram, con oltre quaranta operai e tecnici – in gran parte siciliani – assunti dal raggruppamento di imprese a tempo indeterminato. I lavori, avviati un anno e mezzo fa dopo un lungo e complesso iter che ha consentito di utilizzare il vecchio mutuo da 100 miliardi di vecchie lire (oggi 51 milioni di euro) messi a disposizione in origine per la realizzazione di un nuovo Policlinico, sono stati illustrati oggi per la prima volta alla stampa “a cantiere aperto”. La data di conclusione prevista è il 19 agosto 2015.
Presenti il rettore Roberto Lagalla, il direttore generale dell’Azienda Policlinico Renato Li Donni, il delegato alla Ricerca Vincenzo De Leo, il delegato ai rapporti con il Policlinico, Giovanni Cerasola, il presidente della Scuola di Medicina Francesco Vitale, il pool di progettisti guidato da Iano Monaco, i rappresentanti delle imprese, guidate dalla Sikelia costruzioni. Un cantiere colossale, che coabita con i reparti aperti e funzionanti.
“Siamo consapevoli dei disagi per i pazienti, per i medici, per il personale sanitario, per la città e ci adoperiamo quotidianamente per ridurli al minimo – dice Lagalla – ma siamo altrettanto consapevoli dell’importanza di quest’opera che darà un nuovo volto all’ospedale universitario, offrendo spazi, servizi, tecnologie d’avanguardia per la cura e per la ricerca”. Il progetto riguarda la ristrutturazione di quattro grandi nuclei edilizi dell’ospedale (che è sede della Scuola di Scienze mediche), costituito da venti padiglioni a due elevazioni: il blocco Anestesia-Rianimazione-Chirurgie generali e d’urgenza; il padiglione di Oculistica; il blocco Farmacologia-Medicina legale-Biochimica; il dipartimento materno-infantile. Il progetto comprende anche nuove realizzazioni: i nuovi corpi edilizi del Pronto soccorso; il Centro servizi con strutture d’accoglienza e bar per gli studenti e gli utenti in generale; la centrale tecnologica sotterranea, progettata per essere a servizio di tutto l’ospedale, la sopraelevazione – secondo le originarie linee architettoniche mai completate – di parte del padiglione di Medicina legale per ospitare il Servizio immunotrasfusionale. Inoltre il Policlinico sarà attraversato da una rete di tunnel sotterranei che metteranno in collegamento i padiglioni interessati dai lavori, tunnel che saranno utilizzati per il trasferimento dei pazienti e delle merci pulite e per il collegamento con i dipartimenti che forniscono servizi di interesse comune, come la Radiologia, il Laboratorio centralizzato di analisi cliniche e la Farmacia centralizzata, nonché per le connessioni alla nuove centrale degli impianti tecnici che consentirà di unificare, razionalizzandoli, gli impianti per la produzione di calore e di energia elettrica.
“Il progetto – spiega il direttore dei lavori, l’architetto Iano Monaco – affronta anche le problematiche relative agli accessi e ai percorsi interni ai padiglioni in relazione ai flussi, in entrata e in uscita, delle varie tipologie di utenti, nonché dei materiali, delle merci e dello sporco, rifiuti compresi. A ogni tipologia sono infatti riservate distinte vie di accesso e di uscita e relativi percorsi interni orizzontali e verticali”.
Per dare qualche numero: le ristrutturazioni riguarderanno 25.900 metri quadrati, le nuove edificazioni 6.400 metri quadrati per un totale di 32.300 metri quadrati. Cinque complessi operatori saranno in dotazione ai dipartimenti interessati dall’intervento. Allo stato attuale il blocco di Farmacologia-Medicina legale-Biochimica è stato sostanzialmente completato, così come la nuova centrale tecnologica con le due sottocentrali. Sono in corso i lavori per la realizzazione ex novo del Pronto soccorso, dell’edificio servizi, dei tunnel sotterranei, già scavati per il settanta per cento. In corso anche la ristrutturazione di Oculistica, mentre nei prossimi mesi inizieranno i lavori al dipartimento Materno-infantile e in quello di Emergenza-urgenza.
Il mega-progetto convive, oltre che con tutte le attività ospedaliere, didattiche e di ricerca scientifica, con altri importanti cantieri avviati con altre fonti finanziarie: il nuovo reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva nell’ex plesso di Chirurgia generale, prossimo all’ultimazione (oltre 3 milioni e mezzo di euro); la riqualificazione e l’adeguamento del plesso di Clinica urologica con la realizzazione del nuovo servizio di Emodialisi (4,2 milioni); la realizzazione di una Pet alla Clinica medica (la conclusione dei lavori è prevista per novembre di quest’anno); la realizzazione del nuovo obitorio (900 mila euro, sarà ultimato ad agosto 2014), l’adeguamento delle centrali gas medicinali (700 mila euro, pronto nel mese di giugno prossimo); la realizzazione degli studi/ambulatori di Neurologia nell’ex banca del sangue per il loro trasferimento da via La Loggia (530 mila euro, appena completati); l’adeguamento dei laboratori di Microbiologia (403 mila euro, pronti a giugno). Di prossimo avvio la realizzazione di un laboratorio centralizzato per la ricerca avanzata di Biomedicina (circa 1,2 milioni) in cui saranno installati due sofisticati impianti che utilizzano ultrasuoni focalizzati per la termo-ablazione guidata da risonanza magnetica.
“Questo imponente piano di lavori – dice il prorettore alla Ricerca Giacomo De Leo, ex preside della facoltà di Medicina – segue alcuni grossi progetti già realizzati che hanno cambiato il volto di alcune strutture. Mi riferisco in particolare alla rifunzionalizzazione del reparto di Cardiochirurgia con la terapia intensiva: un moderno e pubblico centro cuore per interventi in elezione e in emergenza-urgenza 24 ore su 24. Ma mi riferisco anche alla ristrutturazione della Oncologia, che oggi per i servizi, i metodi e le procedure di accoglienza può essere citata come modello strutturale e organizzativo, con la sala d’attesa centralizzata, l’ambulatorio dedicato ai tumori eredo-familiari e le patologie rare; le sale per le terapie in un contesto confortevole e moderno; la cartella clinica informatizzata; la presenza di laboratori innovativi per il sostegno psicologico ai pazienti e in particolare alle donne”.