LAVORO/Cinquanta laureati per sei mesi negli uffici dell’Ateneo
Un’esperienza di lavoro retribuita per cinquanta neolaureati dell’Università di Palermo che saranno inseriti per sei mesi, affiancati da un tutor, proprio in alcuni uffici dell’Ateneo: dall’Internazionalizzazione al settore legale, da quello bibliotecario alla Formazione a distanza. In tutto, 36 diversi ruoli. Sono questi i primi risultati del progetto “Lavoro&Sviluppo4” di Italia Lavoro (l’agenzia tecnica del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali) promosso in collaborazione con l’Università. Grande entusiasmo per i ragazzi, che percepiranno 500 euro al mese se residenti entro cinquanta chilometri da Palermo e 1.200 se più lontani, grazie al finanziamento di Italia Lavoro. Si tratta di laureati nelle più diverse discipline, che sono stati selezionati l’anno scorso dopo l’emanazione del bando di concorso. Da Giurisprudenza a Ingegneria, da Lettere a Psicologia. Un bando senza limiti di età, ma che a parità di punteggio ha premiato i più giovani. Il tutor universitario aiuterà i giovani laureati a inserirsi nell’ambiente e a svolgere il proprio compito. E, grazie alla collaborazione proficua con Italia Lavoro e all’impegno profuso dal settore Placement dell’Ateneo, guidato dalla delegata del rettore Ornella Giambalvo, questo è solo l’inizio. Entro aprile si scorrerà la graduatoria per l’inserimento, con le stesse modalità, di altri cinquanta laureati. “E’ un’iniezione di fiducia per i nostri giovani – dice il rettore Roberto Lagalla – che competono ad armi pari con i laureati di tutto il mondo inserendosi con successo in ogni contesto nazionale e internazionale, ma che sono spesso condannati a una migrazione intellettuale che costituisce per la Sicilia una spaventosa perdita di competenze e di energie. L’esperienza negli uffici dell’Ateneo sarà certamente per loro un primo cruciale approccio con il mondo del lavoro”. “E’ un’importante iniziativa – aggiunge Ornella Giambalvo - che in un periodo di crisi prova a dare risposte sul fronte del lavoro ai nostri giovani laureati. L’Università, attraverso l’ufficio Placement, continua a seguire i laureati anche dopo il conseguimento del titolo, favorendo il loro inserimento occupazionale, anche con azioni di questo tipo”.