EVENTO/Successo per la VII edizione de "Le Vie dei tesori": 55.000 visitatori in 4 weekend
Oltre 52 mila e 700 visitatori nei luoghi aperti per la manifestazione, più di cinquemila partecipanti a incontri ed eventi, un migliaio i “passeggiatori urbani” che hanno conquistato un posto nei trekking d’autore organizzati in città, a fronte di oltre 20 mila richieste. Le Vie dei Tesori 2013, la manifestazione promossa dall’Università di Palermo in collaborazione con le associazioni Perlevie e Amici dei musei siciliani e l'agenzia di comunicazione Feedback, e in partnership con 40 tra istituzioni e associazioni della città, chiude con un boom di interesse e di partecipazione da parte di cittadini, scuole, escursionisti di tutta la Regione e con la consapevolezza, registrata dall’Osservatorio per il turismo delle isole europee (Otie) che ha condotto una rilevazione su un campione di oltre 500 visitatori, di potere diventare, se opportunamente promossa, una grande occasione per il turismo. Oggi la conferenza stampa di chiusura, con il rettore Roberto Lagalla, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore alla Cultura del Comune Francesco Giambrone, i curatori della manifestazione, i rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni coinvolte. “Abbiamo trasformato i punti di debolezza in punti di forza – dice il rettore – costruendo intorno all’autofinanziamento un progetto culturale innovativo. Ha funzionato il fare rete con le istituzioni e le associazioni del territorio, ma ha funzionato anche coinvolgere i partecipanti in una sorta di class action, che li ha fatti sentire protagonisti della manifestazione. Un grazie particolare alle studentesse di Scienze del Turismo che hanno effettuato un faticoso tirocinio al call center della manifestazione, preso d’assalto da migliaia di richieste”. "Dobbiamo ringraziare l'Università - spiega Leoluca Orlando - perché è riuscita a mettere insieme diverse realtà culturali intorno ad un progetto condiviso. La risposta della città è stata appassionata e ha mostrato, ancora una volta, una sete di cultura cui stiamo dando voce attraverso la candidatura di Palermo a Capitale europea. Abbiamo intrapreso un percorso che comunque non abbandoneremo, al di là del fatto che si raggiungerà o meno questo importante traguardo". Quest'anno le Vie dei Tesori, diventata un Festival di luoghi e di idee, si è autofinanziata con un contributo da 1 a 2 euro da parte dei partecipanti a visite e passeggiate, contributo che – accanto ad alcuni sostegni istituzionali e privati -ha consentito di proporre visite guidate in 40 tesori, passeggiate d’autore in altri 10, e oltre cento eventi a ingresso gratuito. “Il boom di visitatori - spiegano gli organizzatori - ha riguardato sia i luoghi aperti eccezionalmente in questa occasione, sia quelli aperti ordinariamente ma proposti per la manifestazione a orario continuato e con le visite guidate qualificate degli Amici dei musei siciliani. Segno che una logica di circuito, insieme a un’adeguata promozione, è la chiave di volta per la valorizzazione del patrimonio monumentale. Che non è stato soltanto aperto, ma divulgato e animato, attraverso anche eventi a tema che ne hanno moltiplicato la potenzialità e l’interesse”. Secondo la rilevazione dell’Otie più della metà degli intervistati è rimasta in città o è venuta a Palermo per partecipare alla manifestazione, e l’87 per cento si è detto molto soddisfatto. Il 38 per cento del campione ha detto che avrebbe suggerito agli amici di fare vacanze in Sicilia, il 25 ha ribadito la volontà di tornare in vacanza a Palermo, il 6 per cento “non si sarebbe mai aspettato di visitare siti culturali trasformati in palcoscenico”. Nella top 40 dei luoghi più visitati nei quattro weekend della manifestazione, al primo posto c’è la Real Casina Cinese con 6018 presenze, le Carceri dell’Inquisizione spagnola con 6000, l’Orto Botanico con 4448. Ma un grandissimo interesse hanno suscitato anche le Catacombe dei Cappuccini con 3.850 visitatori nell’arco dei tre weekend di adesione alla manifestazione, e il Palazzo Reale, che ha aperto straordinariamente alcune sale di solito chiuse e ha registrato in un solo fine settimana 1500 visitatori. E poi c’è lo Steri, aperto pure eccezionalmente perché in parte in restauro, con 3.240 ingressi; il Museo Pitrè con 2.800, la Cappella dei Falegnami all’interno della facoltà di Giurisprudenza con 2.454, la Cripta delle Repentite con 2.213, il Museo Gemmellaro con 1.650, l’ex manicomio della Vignicella con 1.599; le chiese di Santa Chiara (1413) e di San Nicolò (1261), i due conventi che ospitano l’Archivio di Stato (1196 per la sede della Gancia, 914 per quella della Catena), le cripte delle chiese (Per l’Oratorio della Morte in Sant’Orsola 1367 visitatori; per l’Oratorio del Carminello 660; per San Matteo al Cassaro 1243; per la Lanza di Trabia in San Mamiliano 1059; per quella dei Cocchieri alla Kalsa 843; per la cripta dei Genovesi 841). Grande interesse anche per il Conservatorio Bellini, che ha registrato 500 visitatori in un solo weekend di apertura, per l’Archivio storico comunale, che ha attratto 700 visitatori in due weekend, l’Accademia di Belle Arti che ne ha avuti 510 in tre weekend, la Biblioteca di Casa Professa, aperta a cantiere ancora in corso (342 nell’unico weekend di apertura); il Museo di mineralogia di via Archirafi (307 in un solo weekend). Presi d’assalto i Qanat e la Catacomba paleocristiana di Porta d’Ossuna, che potevano essere visitati soltanto su prenotazione e con ingressi contingentati: tutti esauriti i 95 posti dei Qanat e i 650 della Catacomba, a fronte di migliaia di richieste. Un altro caso quello degli oratori serpottiani di San Lorenzo e San Mercurio, aperti straordinariamente e fuori programma nell’ultimo weekend: il primo, più celebre, ha avuto 400 visite; il secondo, riaperto da pochi mesi, ben 700. Interesse anche per le collezioni di viale delle Scienze: il Museo dei motori e dei meccanismi ha avuto 450 visitatori, la collezione Basile-Ducrot ha chiuso con 307. Il comitato organizzativo è adesso al lavoro sull’edizione 2014, che consoliderà l’esperienza di quest’anno strutturandosi sempre di più come Festival culturale della città.