Gender Equality Plan 2022-2024
Il Gender Equality Plan (GEP) è lo strumento strategico e operativo predisposto per l’eliminazione dei disequilibri di genere; propone infatti le necessarie azioni per l’attuazione di cambiamenti duraturi e di natura strutturale, attraverso un approccio trasversale e integrato, volto alla promozione delle pari opportunità e della parità di genere. È un documento voluto fortemente dalla Commissione europea ed è inoltre un requisito imprescindibile per l’accesso ai finanziamenti predisposti dal Programma Quadro della Ricerca dell’UE Horizon Europe, in attuazione della Gender Equality Strategy 2020-2025 della Commissione.
Uno degli elementi necessari per la sua ammissibilità in fase di valutazione è la stesura del Bilancio di Genere.
La parità di genere è il quinto dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed è anche un principio fondamentale dell’UE, previsto nel Trattato sul funzionamento dell’Unione, oltre che nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione. Con la «Strategia per la parità di genere 2020-2025», presentata nel gennaio 2021, la Commissione europea si pone l’obiettivo di costruire un’Europa garante della libertà e della realizzazione personale, attraverso azioni di lotta alla violenza contro le donne e agli stereotipi di genere, di riequilibrio tra vita professionale e vita privata, di parità salariale, di miglioramento della presenza delle donne nelle posizioni apicali e di valorizzazione delle diversità sul luogo di lavoro. Tutto questo è possibile all’adozione di misure mirate volte a realizzare la parità di genere e all’integrazione di una prospettiva di genere in ogni fase dell’elaborazione e attuazione di tutte le politiche dell’Unione. Per questo, dunque, ha introdotto l’obbligo a partire dal 2022, per tutti gli enti di ricerca e gli istituti di educazione superiore, di dotarsi di un GEP come requisito di accesso a tutti i finanziamenti di ricerca su fondi europei. Secondo le Linee guida di Horizon Europe 2021-27 (Horizon Europe Guidance on Gender Equality Plans) il GEP deve possedere determinate caratteristiche: essere un documento pubblico, prevedere specifiche risorse umane e finanziarie destinate alla sua attuazione, includere la raccolta e il monitoraggio dei dati in collegamento con il Bdg, predisporre percorsi di formazione.
In linea con le indicazioni di Horizon Europe, il GEP dell’Università di Palermo è articolato in cinque aree di intervento: la prima area è anche la più ampia e riguarda le misure per la conciliazione fra vita lavorativa e vita familiare, in relazione all’impegno genitoriale e di cura, la cultura organizzativa di Ateneo e la lotta ai pregiudizi. La seconda e la terza area sono rivolte specificamente a individuare misure di riduzione del gender gap sia nei ruoli apicali di governo sia nel reclutamento e nella progressione di carriera. La quarta area riguarda la valorizzazione della dimensione di genere nella ricerca e nella didattica. La quinta area, infine, interessa le misure contro i comportamenti discriminatori, molesti e violenti. All’interno di ciascuna area sono stati individuati e indicati gli obiettivi che si intendono raggiungere, infine per ciascun obiettivo sono state previste una o più azioni, cioè misure specifiche e concrete volte all’attuazione dell’obiettivo. Nel complesso, il GEP dell’Università di Palermo si compone di 15 obiettivi, per il cui raggiungimento sono state previste 40 azioni.