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Comunicazione Istituzionale

Newsletter dell'Università degli studi di Palermo (disattivata nel 2018)

News n.70 del 28 settembre 2010

In questo numero:

IN PRIMO PIANO

  • Unipa e Unizawia inaugurano un laboratorio di Analisi Ambientale in Libia

NOVITÀ UNIPA

  • Conferito doppio titolo di laurea in Agroingegneria
  • Giornate informative sui servizi bibliotecari di Ateneo

BANDI – CONCORSI – OPPORTUNITA’

  • “Diamogli credito”, opportunità per studenti di talento con limitate risorse
  • Master in Marketing Management and Innovation ISTUD, “Borsa di Ferro - Ferruccio Barbera”
  • ENI AWARD 2011, Premio debutto nella Ricerca
  • Master Class in Landscape Research
  • Borsa di studio sull’Analisi strutturale di proteine coinvolte in patologie umane
  • Premio Fulvio Bracco sull’Innovazione nell’Imaging Diagnostico"

INCONTRI, CONFERENZE, CONVEGNI, SPETTACOLI

  • A Terrasini una via intitolata Rosario La Duca
  • Seminario al Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo,
  • Bibliobreak: i produttori incontrano gli utenti
  • “L’Università: prove di cambiamento. E i media?”, convegno a Tor Vergata

L'ECO DELLA STAMPA

  • Le dinastie di docenti nelle università siciliane. Un’inchiesta di Repubblica svela gli strani casi di omonimia
  • Arriva la privacy sui libretti personali degli studenti
  • Il professore Franco Lo Piparo scrive al padre di Norman Zarcone

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IN PRIMO PIANO
1. Unipa e Unizawia inaugurano un laboratorio di Analisi Ambientale in Libia

Accordo LibiaNell'ambito del protocollo d'intesa stipulato tra la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli studi di Palermo e l'Università "Al Jabal Al Gharbi" in Zawai, finalizzato allo sviluppo di attività di ricerca e formazione nei settori dell'edilizia, dell'energia e dell'ambiente, domenica 3 ottobre si inaugura in Libia un Laboratorio di Analisi Ambientale. Il progetto, finanziato dal MIUR al prof. Vincenzo Liguori, si inquadra in un rapporto strategico di collaborazione che vede la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo partecipare alla formazione degli studenti libici attraverso un master che si svolgerà presso l'Ateneo Palermitano e che sarà  finanziato e riconosciuto dal Ministero della Cultura Libica e il contributo dell'Eni che fornirà la strumentazione di laboratorio necessaria al suo funzionamento.
A tal fine la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Zawia situata presso il distretto Al Jabal Al Gharbi di Sabratah in Libia, in occasione della sua inaugurazione ha organizzato un workshop dal titolo “Ingegneria Ambientale e Cooperazione Internazionale per uno Sviluppo sostenibile”.
Il Seminario organizzato dall'Eni North Africa, Gaddafi Development Foundation, National Oil Corporation e dall'Università Al Jabal Al Gharbi University in Zawia si svolgerà nei giorni 3 e 4 ottobre 2010 durante i quali saranno illustrate le potenzialità che il laboratorio di analisi ambientale può svolgere per uno sviluppo sostenibile della comunità libica, anche attraverso la condivisione di esperienze significative in questo senso con altre Università straniere.
Al Convegno interverranno Francesco Paolo La Mantia, preside della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo che parlerà del ruolo che l'Ingegneria Ambientale può svolgere nella società per un suo sviluppo sostenibile, mentre Salvatore Nicosia docente di Processi e Trattamenti Avanzati Sanitario - Ambientali presso il Dipartimento di Ingegneria Idraulica e Applicazioni Ambientali dell'Università di Palermo insieme ad Ahmed Ezzat dell'Università di Zawia, presenterà le potenzialità che la creazione di un laboratorio di analisi ambientale può esprimere in un contesto di sviluppo della sostenibilità ambientale del territorio Libico, infine Vincenzo Liguori, docente di Geologia Applicata presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale,  Aerospaziale e Geotecnica dell'Università degli studi di Palermo illustrerà le collaborazioni strategiche che l'Università di Palermo sta portando avanti con le Università libiche.

NOVITÀ UNIPA 
1. Conferito doppio titolo di laurea in Agroingegneria

Doppio titolo laureaNell’ambito dell’accordo, stipulato tra la Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e la Escuela Universitaria de Ingeniería Técnica Agrícola dell’Università di Siviglia, sono state discusse, venerdì scorso 24 settembre, presso il Dipartimento di Ingegneria e Tecnologie Agroforestali, tre tesi per il rilascio del doppio titolo di Laurea in Agroingegneria. I ragazzi spagnoli, che hanno discusso le tesi sono, Rosa Santana Fernandez, “Aspetti qualitativi di oli di oliva siciliani” con relatore Diego Planeta, Lidia Reina Correa “Dinamica della microflora di diversi suoli forestali dopo simulazione di incendio e successivo inumidimento con acqua marina” con relatore Vito Armando Laudicina e Alejandra Varela Gómez “Valutazione del rischio da vibrazione al sistema manobraccio nella raccolta agevolata delle olive” con relatore Pietro Catania.
Per l’Anno Accademico 2010/11 sono state già bandite delle borse di studio per la frequenza delle discipline previste nell'accordo tra l'Università di Siviglia (Corso di Laurea in “Ingegniero Tecnico Agricolo, especialidad en Explotatciones Agropecuarias”) e l'Università di Palermo (Corso di Laurea in “Agroingegneria”).
Nella foto al centro il Presidente della Commissione di Laurea Luigi Badalucco, i ricercatori Diego Planeta e Vito Armando Laudicina e le neodottoresse Lidia Reina Correa, Alejandra Varela Gómez e Rosa Santana Fernandez.

2. Giornate informative sui servizi bibliotecari di Ateneo
Il Sistema Bibliotecario e Archivio Storico di Ateneo dell’Area Servizi a Rete, organizza un programma per l’Orientamento e la promozione dei servizi bibliotecari allo scopo di fare crescere il senso di appartenenza e aumentare la visibilità delle biblioteche e sviluppare nuove strategie di comunicazione per raggiungere meglio e più efficacemente gli studenti e tutti coloro che accedono alle biblioteche.
Il progetto prevede l’allestimento, in prossimità delle segreterie studenti, dal 18 al 22 ottobre, dalle ore 9 alle ore 17, di uno stand informativo, presidiato dai bibliotecari delle biblioteche centrali di facoltà e di dipartimento e dai volontari del Servizio Civile Nazionale che forniranno informazioni sulle biblioteche e sui servizi offerti all’utenza dell’Ateneo che affiancheranno gli utenti nella fase di ricerca bibliografica attraverso simulazioni guidate. Inoltre sarà attivata una pagina su Facebook per raggiungere attraverso uno strumento meno formale gli studenti, sarà allestita.
Prevista la realizzazione di un filmato, realizzato dai bibliotecari, con cui oltre a mostrare le biblioteche si “raccontano” con un linguaggio amichevole ed informale i servizi cui è possibile accedere. A conclusione della manifestazione il filmato potrà essere visibile dalla pagina web dello SBA e verrà caricato su Youtube dove si prevede di realizzare un canale del Sistema Bibliotecario.
Il nostro obiettivo – spiega il Coordinatore del Sistema Bibliotecario Marcello Romano - è  quello di promuovere e valorizzare le opportunità offerte, moltiplicare le occasioni di fruizione, orientare  all'uso delle risorse, far nascere il senso di appartenenza e accrescere la visibilità dei servizi erogati, far emergere tutte le abilità e competenze possedute dai bibliotecari”.

BANDI – CONCORSI – OPPORTUNITA’
1. “Diamogli credito”, opportunità per studenti di talento con limitate risorse

Studenti sedutiIl progetto denominato “Diamogli credito” nasce da un protocollo d'intesa tra vari Ministeri e il Ministro dell'università, in collaborazione con l'Associazione bancaria italiana.
I beneficiari sono gli studenti universitari e post-universitari con età compresa tra i 18 e i 35 anni, che posseggano determinati requisiti di merito. E’ un programma creato per chi ha talento, ma limitate possibilità economiche. Il credito ottenuto dagli enti creditizi convenzionati potrà essere utilizzato per sostenere varie tipologie di spese legate al percorso formativo, tra le quali: pagare tasse e contributi universitari, iscriversi a un master post-universitario, partecipare a un programma comunitario Erasmus, pagare le spese relative alla locazione per i fuori sede.
Gli studenti dell'Ateneo palermitano per utilizzare l'iniziativa, possono contattare il responsabile del servizio Giuseppe Giuliano ai seguenti recapiti: tel. 091/23890755 – E-mail: giuliano@unipa.it
Infoweb: www.diamoglicredito.it

2. Master in Marketing Management and Innovation ISTUD, “Borsa di Ferro - Ferruccio Barbera”
Il Gruppo dei Palermitani intende sostanziare con una iniziativa “attiva” i valori e il sentimento di comunanza e legame che li unisce alla città di Palermo attraverso il conferimento di due borse di studio del valore di 21.000 euro a due giovani laureati di Palermo, per la partecipazione al master post-universitario in Marketing Management and Innovation organizzato dalla Fondazione Istud di Stresa. Le Borse saranno intitolate a Ferruccio Barbera, stimato e riconosciuto palermitano, il cui esempio di vita, di passione e dedizione professionale potranno rappresentare un ideale punto di riferimento per i giovani laureati selezionati.
Possono presentare domanda di ammissione al bando tutti i candidati in possesso del diploma di laurea di primo o di secondo livello o laurea di vecchio ordinamento con votazione non inferiore a 100/110 o a 90/100 presso l’Università degli Studi di Palermo; siano nati a Palermo o nella provincia di Palermo; abbiano una buona padronanza della lingua inglese; possiedano caratteristiche di autonomia, leadership, imprenditorialità e problem solving.
Il Master si pone l’obiettivo di formare giovani professionisti in grado di gestire gli strumenti e le tecniche manageriali di marketing e di comunicazione da inserire nelle funzioni marketing e commerciale di aziende o società di consulenza nazionali e internazionali.
Il Master si svolgerà dal 13 ottobre 2010 al 21 settembre 2011.
Infoweb: http://www.istud.it/istud_neo_laureati/mastermktg.aspx - tel. 0323/933801 E-mail: area_giovani@istud.it

3. ENI AWARD 2011, Premio debutto nella Ricerca
L’Eni società energetica verticalmente integrate più importanti al mondo che opera nei settori di petrolio, gas naturale, generazione di energia elettrica, ingegneria e costruzioni, petrolchimica, promuove “Eni award” concorso riservato alla ricerca e allo sviluppo sui temi dell’energia e dell’ambiente. Il premio debutto nella Ricerca è uno dei 5 premi in cui si articola l’Eni Award che comprende il premio Nuove frontiere degli idrocarburi; il premio Energie rinnovabili e non convenzionali; il premio Protezione dell’Ambiente e i riconoscimenti all’Innovazione Eni. Il premio Debutto nella Ricerca ha lo scopo di promuovere la ricerca sull’energia sostenibile.
Saranno premiate due tesi di dottorato di ricerca svolte in Università Italiane con riferimento ai temi dell’efficienza nello sfruttamento degli idrocarburi, delle energie rinnovabili e non convenzionali e della protezione dell’ambiente. Le tesi devono essere state discusse presso Università italiane nell’anno stesso o in quello precedente la data del presente Bando di concorso.
Il Premio è riservato a giovani nati nel 1980 e anni seguenti. A ciascuno dei due candidati proclamati vincitori dal Comitato promotore sarà assegnato un premio consistente in una medaglia appositamente coniata dalla Zecca dello Stato italiano e nell’importo in denaro di 25.000 euro. Le candidature devono essere presentate e garantite da Rettori di Università, Presidi di Facoltà, Direttori di Dipartimento, Professori di Università e Politecnici operanti in Italia nell’ambito delle discipline oggetto del Premio o di discipline affini. Non saranno prese in considerazione autocandidature. Il termine per la presentazione delle candidature è il 29 ottobre 2010 entro e non oltre le ore 17.
I moduli per la presentazione delle candidature sono disponibili sul sito www.eniaward.net
Info: Fondazione Eni Enrico Mattei, corso Magenta, 63 - I 20123 Milano - Tel: +39 02 52036934 centralino +39 02 52036964 / 36985 Fax: +39 02 481 97724 E-mail: eniaward@feem.it

4. Master Class in Landscape Research
Si terrà dal 21 al 23 ottobre 2010 a Firenze, il Master Class in Landscape Research aperto a tutti i dottorandi e studenti interessati allo studio del paesaggio. La deadline per la domanda di ammissione è scade il 30 settembre
UNISCAPE è una rete no profit di università attive in tutta Europa, alla quale aderisce anche l'Università di Palermo.
Info: Andrea Tramontana E-mail: andrea.tramontana@uniscape.eu

5. Borsa di studio sull’Analisi strutturale di proteine coinvolte in patologie umane
Il Dipartimento di Scienze Biochimiche “A. Rossi Fanelli” della Sapienza Università di Roma indice una selezione per l’assegnazione di una borsa di studio del valore di 18.435 euro e della durata di 12 mesi, per attività di ricerca di ”Analisi strutturale di proteine coinvolte in patologie umane”. Possono partecipare tutti coloro che sono in possesso di Laurea specialistica o quinquennale vecchio ordinamento in Biotecnologie, Bioinformatica e in corsi di laurea della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, ovvero di titolo universitario ritenuto equivalente dalla Commissione esaminatrice che abbiano maturato esperienza in metodi per l’analisi di strutture proteiche e coloro che non hanno superato i 35 anni di età alla data del 15 settembre 2010. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate al Direttore del Dipartimento di Scienze Biochimiche “A. Rossi Fanelli”, Piazzale Aldo Moro 5, entro le ore 12 del 5 ottobre 2010.
Info: http://151.100.101.14/documenti/borse/laurea/450_b.pdf

6. Premio Fulvio Bracco sull’Innovazione nell’Imaging Diagnostico"
La Fondazione Bracco, in collaborazione con Bracco Imaging S.p.A. e con il patrocinio di AIDIC, AIRI e Federchimica, bandisce il “1° Premio Cav. Lav. Fulvio Bracco” - Innovazione nell'Imaging Diagnostico destinato a cittadini di Paesi membri della Comunità Europea, o già con permesso di soggiorno all'interno della stessa, in possesso del titolo di Dottori di Ricerca o Laureati con almeno 3 anni di comprovata esperienza post Laurea magistrale in strutture di ricerca in Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, Ingegneria, Medicina con tesi sperimentale, che abbiano conseguito il titolo di Dottore di Ricerca da non più di un anno e, o la Laurea magistrale da non più di quattro anni alla data del 31 Marzo 2010.
Il premio del valore di 150.000 euro sarà costituito da un contratto a progetto della durata di 3 anni. Il contratto a progetto prevederà lo svolgimento di attività di ricerca presso il Centro Ricerche Bracco sito in Colleretto Giacosa a Torino. Il progetto, che partirà il 3 gennaio 2011, riguarderà alternativamente due aspetti, connessi con lo scopo della Fondazione Bracco, nei settori dell’innovazione nella diagnostica medica e della sostenibilità dei processi produttivi, dell'innovazione nell'Imaging Diagnostico. In particolare, il primo aspetto riguarderà nuove soluzioni per la diagnosi precoce di patologie attraverso l'uso innovativo di Imaging per Risonanza Magnetica; il secondo riguarderà la definizione di nuovi processi in continuo per la produzione industriale di Mezzi di Contrasto. Le domande di ammissione al concorso, da redigersi in formato elettronico, dovranno essere inviate entro l'8 ottobre 2010 alla Fondazione Bracco agli indirizzi E-mail segreteria@fondazionebracco.com - angelo.volpi@fondazionebracco.com

INCONTRI, CONFERENZE, CONVEGNI, SPETTACOLI
1. A Terrasini una via intitolata Rosario La Duca
La DucaVenerdì 1° ottobre 2010, alle ore 16 a Terrasini, nei pressi della piscina comunale, avrà luogo una cerimonia, nel corso della quale sarà intitolata una strada a Rosario La Duca. Interverranno il sindaco di Terrasini Girolamo Consiglio e l’Arcivescovo emerito della Diocesi di Catania mons. Luigi Bommarito che presiederà benedirà la targa. Il prof. La Duca è stato professore associato di Tecnica Urbanistica presso la Facoltà di Ingegneria ed ha lavorato presso l'Istituto di Architettura Tecnica e dal 1988 presso il Dipartimento di Progetto e Costruzione Edilizia. Successivamente al suo pensionamento avvenuto nel 1993, la Facoltà di Architettura, in occasione del 50° anniversario della sua fondazione gli ha onferito la laurea Honoris Causa in Architettura.
A seguire alle 17 sarà presentato il libro: “La toponomastica antica di Terrasini - Favarotta” di Adriano Catalfio e Rosario La Duca. L’incontro si svolgerà nella sala conferenze a palazzo D’Aumale, sul Lungomare Peppino Impastato. Saranno presenti l’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Terrasini Roberto Conigliaro, M. E. Palmisano, direttrice del Museo Regionale di Storia Naturale e Mostra permanente del Carretto Siciliano, Francesco Armetta, Facoltà Teologica di Sicilia, curatore del volume, Rosario La Delfa,   preside della Facoltà Teologica di Sicilia, Cosimo Scordato, Facoltà Teologica di Sicilia e Giovanni Ruffino, Università di Palermo. Testimonianza di Damiano Zerilli. Coordina Adalberto Magnelli.

2. Seminario al Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo,
Nel’ambito del dottorato di ricerca in Biologia cellulare (biologia cellulare e dello sviluppo), coordinato da Gabriella Sconzo, mercoledì 29 settembre 2010, Maurizio Mauro, Postdoc dell’University of Rhode Island -  Kingston (USA) terrà un seminario dal titolo: “The role of p21 in DNA repair: a new perspective for an “old protein”?
L’incontro avrà luogo alle ore 16 nell’aula 10 del Dipartimento di Biologia Cellulare e dello Sviluppo

3. Bibliobreak: i produttori incontrano gli utenti
La Biblioteca centrale della Facoltà di Agraria giovedì 30 settembre, riprende gli incontri pomeridiani con i produttori del settore agro-alimentare all’interno del progetto: “Bibliobreak: i produttori incontrano gli utenti”. “Il progetto, avviato a giugno – spiega il direttore della Biblioteca Santa La Rocca – si propone di accostare in forme nuove gli utenti in biblioteca organizzando dei break pomeridiani con prodotti agricoli presentati direttamente dai produttori locali”.
In questa occasione l’apicoltore Carlo Amodeo intratterrà i presenti mediante la degustazione di  mieli pregiati prodotti dall’allevamento dell’Apis mellifera sicula nella sua azienda, illustrando  la propria esperienza imprenditoriale e la lavorazione del miele. Amodeo  ha trasformato la passione per il mondo delle api in un’attività lavorativa, che gli ha permesso di costruire un’azienda, diventata presidio Slow Food.
L’incontro avrà luogo nei locali della biblioteca, alle ore 16, dove sarà possibile degustare pane e miele dell’Ape mellifera sicula.

4. “L’Università: prove di cambiamento. E i media?”, convegno a Tor Vergata
Meritocrazia, lotta ai baroni e alla parentopoli: queste alcune parole chiave dei titoli con i quali i media e la politica semplificano – spesso distorcendola - l’immagine pubblica dell’Università e comunicano, in modo meno stereotipato, i problemi della formazione e della ricerca al Paese. Eppure l’università ha dato numerose prove della sua capacità di rinnovarsi per affrontare le sfide poste dalle ripetute riforme e dai cambiamenti sociali, senza tuttavia riuscire a rispondere efficacemente a una crisi di reputazione che i media contribuiscono ad alimentare.
Questi argomenti saranno al centro del convegno dal titolo “L’Università: prove di cambiamento, E i media?”, promosso dall’Ateneo Federato SUAA, che si terrà giovedì 7 ottobre 2010 presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, Via Salaria 113, Aula A1 a partire dalle ore 10. 
Al convegno, aperto dal Presidente dell’Ateneo Federato Roberto Antonelli, parteciperanno, oltre ad alcuni componenti dei comitati scientifico e organizzativo, ospiti esterni e giornalisti invitati a partecipare al dibattito, anche a partire dalla  presentazione di studi e ricerche, tra cui quelle svolte presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sulla rappresentazione mediatica dell’università.
Sarà inoltre proiettato un video realizzato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione e dal MediaLab - Laboratorio di arti visive e produzione multimediale della Facoltà con interviste ad attori diversi del sistema universitario su alcuni temi-chiave legati all’idea e al ruolo dell’Università e alla sua percezione/rappresentazione da parte dei giornali, dell’opinione pubblica, dell’impresa.

L'ECO DELLA STAMPA
1. Le dinastie di docenti nelle università siciliane. Un’inchiesta di Repubblica svela gli strani casi di omonimia

Logo giornaliIl suicidio di Norman Zarcone, avvenuto il 13 settembre all'Università di Palermo, ha fatto riemergere un vecchio problema che sembrava finito nel dimenticatoio. Stiamo parlando ovviamente della parentopoli dei professori. Veri e propri nuclei familiari che da decenni dominano e popolano gli atenei italiani. La svolta “anti-baroni” voluta dal ministro Gelmini non ha dato i frutti sperati e così le “caste” sembrano ancora dominare le nostre università. In Sicilia ovviamente la situazione non è migliore rispetto alle altre regioni.
A Palermo, come riporta un'inchiesta di Repubblica, la famiglia Gianguzza tra Scienze e Medicina annovera cinque componenti, anche la famiglia Fazio ad Economia è presente in massa con ben tre docenti. A Giurisprudenza ci sono i Galasso, a Lettere i Carapezza, a Matematica ci sono i Vetro mentre ad Agraria sono presenti ben 11 nuclei familiari. Infine Ingegneria con 18 famiglie e 38 parenti. L’inchiesta di Repubblica sottolinea come le “dinastie” palermitane abbiano colonizzato le università italiane con 230 docenti. Certo, bisogna sottolineare il fatto che non basta avere lo stesso cognome per essere parenti. I dati forniti da Repubblica non prendono in considerazione i probabili casi di omonimia però non dobbiamo dimenticarci comunque dei familiari “acquisiti” che non avendo lo stesso cognome sono difficilmente individuabili. Anche a Catania e Messina i casi di strana omonimia sono molto frequenti e così in quasi tutti gli atenei italiani.
Le Università in questione erano state messe sotto la lente d’ingrandimento da un laureando di Bari che aveva presentato una tesi dal titolo “L’università pubblica italiana: qualità e omonimia tra i docenti”. Nella tesi il ragazzo ha raccontato,  dati alla mano, come i casi di presunta parentopoli negli atenei italiani siano molto frequenti. Le difficoltà che incontrano i ragazzi che aspirano a diventare i docenti del futuro derivano proprio dall’impossibilità di arrivare fino i fondo per mancanza di posti troppo spesso occupati da figli, mogli e fratelli.
Molti professori over 70, inoltre, ricorrono ai tribunali amministrativi per posticipare il loro pensionamento. C’è, quindi, chi vuole rimanere in servizio anche più del dovuto precludendo ancora di più l’accesso a nuovi docenti. La meritocrazia sembra essere una chimera, un sogno forse irrealizzabile in attesa che i tempi cambino.
(www.siciliainformazioni.com)
2. Arriva la privacy sui libretti personali degli studenti
A Chieti, all’Università “G. D’Annunzio” arriva la privacy sui libretti personali degli studenti. Per evitare che alcuni docenti possano farsi condizionare dalla media dei voti, sarà riportato solo la denominazione dell’esame sostenuto e il corrispondente credito formativo.
(Il Centro)

3. Il professore Franco Lo Piparo scrive al padre di Norman Zarcone
Caro Signor Zarcone,

mi permetta di spiegarle le ragioni del mio silenzio, rispettoso di Norman e dell’immenso dolore suo, di sua moglie e di David.
Quando Norman fece la sua drammatica scelta mi trovavo all’università di Pamplona nel corso di un seminario. Fui informato immediatamente dell’accaduto, rimasi incredulo, pensai con angoscia ai genitori e al fratello, contattai uno dei suoi migliori amici, Vitaliano Catanese, mi posi la domanda che in questi casi è giusto che le persone vicine (genitori, fratelli, amici, professori) si pongano: avrei dovuto o potuto fare qualcosa che non ho fatto? La domanda continuo a farmela e credo che me la farò per lungo tempo. Avrei dovuto fare a Norman la promessa di una carriera universitaria? È una promessa che non ho mai fatto a nessuno, mi creda, a nessuno di quanti avendo lavorato con me sono inseriti nei ruoli accademici. Non l’ho mai fatta perché sono solito fare le promesse che so di potere mantenere perché dipendono da me. So quello che sta pensando: parenti, amanti che numerose e numerosi affollano le università – ma non dimentichi le amministrazioni pubbliche (dai comuni alle Regioni, dalle Province alle aziende sanitarie) – dove li metto? Non ho nessuna intenzione di coprire il sole con la rete e negare l’evidenza. Il problema esiste ed è grave. Le dico con altrettanta sincerità il mio pensiero: se vogliamo uscirne fuori bisogna impedirci di usare astrazioni generiche (baroni, politicanti, sinistra, destra, centro, eccetera) e imparare a praticare il principio della responsabilità personale. Dobbiamo imparare a parlare in prima persona. Sono io a farle una domanda: mi può indicare un tratto o un episodio della mia biografia professionale che non renda credibile la mia condanna del nepotismo e del familismo politico e accademico? Sono pronto a parlarne, se vuole anche pubblicamente. Naturalmente chiederò ai miei interlocutori di fare altrettanto.
Torniamo a Norman. Sarebbe stato corretto fare una promessa che si sapeva di non potere mantenere? E, magari dopo anni di sacrifici, a età avanzata, dirgli «mi dispiace, caro Norman, ma non ci sono le condizioni per un tuo inserimento nei ruoli accademici». Lei considererebbe, questo, un comportamento corretto? E, spero mi creda, le qualità di Norman sulla promessa non fatta c’entrano poco o niente. Non so se Norman gliel’ha mai detto, alla prima seduta di un nuovo ciclo faccio ai neo-dottorandi sempre lo stesso discorso: non pensate che i tre anni di dottorato siano il trampolino di lancio di carriere universitarie, non è statisticamente possibile varare ciascun anno sei o otto professori di filosofia del linguaggio, organizzatevi quindi in modo che i tre anni di ricerca e il titolo finale di dottore possiate sfruttarli in altri contesti lavorativi. Forse non è un discorso piacevole ma lo considero onesto e lo rifarò anche quest’anno.
La domanda rimane: avrei potuto o dovuto fare qualcosa che non ho fatto? A lei consta che anche una sola volta io o l’intero collegio dei docenti abbiamo per un qualche pregiudizio o solo per presunto sentimento di non simpatia preferito un qualsiasi altro dottorando a Norman? Io non ricordo ma, se è a conoscenza di qualche episodio, mi aiuti a ricordare. L’intero collegio dei docenti è pronto a mettersi in discussione e, se fosse necessario, a chiedere pubblicamente, anche se tardivamente, scusa.
 Lei sotto la spinta del suo immenso dolore ha lanciato una accusa che mi ha dato fastidio perché non ne avevo ben capito il senso: la morte di Norman è stato un omicidio di Stato. Ho rimuginato a lungo la sua terribile accusa. Alla fine sono arrivato alla conclusione che lei ha ragione, purché si dia a Stato il suo esatto contenuto. Lo Stato non può certo essere rappresentato da un periferico dottorato di ricerca, lo Stato è anzitutto il governo, il suo Presidente e i suoi ministri, è il Parlamento, è la classe politica, anche di opposizione, che ci governa. Lei ha ragione, lo Stato, nelle sue varie articolazioni, sta uccidendo un’intera generazione, la generazione di Norman, rubandole la speranza di un futuro in cui ciascun giovane possa progettare le proprie legittime aspirazioni.

Questo ed altro avrei voluto dire di persona a lei, a sua moglie e a David. Ai funerali ero assente perché ero ancora in viaggio. Giovedì, 16 settembre, quando c’è stata la manifestazione in facoltà per Norman ero appena tornato dalla Spagna. Ho percepito un clima eccessivamente politicizzato e del tutto inadeguato alla tragicità dell’accaduto. Ho preferito non partecipare. È stato affisso alle porte delle stanze del dipartimento un manifesto con cui «Gli amici di Norman» protestavano per l’assenza del Rettore, dei professori, dei dottorandi e soprattutto dei docenti del dottorato di Filosofia del linguaggio. Caro signor Zarcone, non mi sono pentito di non avere partecipato a quella manifestazione. Non voglio ricordare Norman come bandiera di una parte politica contro un’altra o di  protesta contro i cosiddetti baroni. I baroni vanno (andiamo) criticati e smascherati. Senza indulgenza. Gesti tragici come quello di Norman hanno però una misteriosa solennità che da parte mia non intendo svilire trasformandola in merce politica. La solennità metafisica del gesto, che non condivido, Norman l’ha scritta nel suo diario. «La libertà di pensare è anche la libertà di morire». E ancora: «Mi sto accingendo a fare una forma di esperienza, peccato non la possa comunicare». Oso pensare che l’anima filosofica e dostoieskiana di Norman si senta offesa dalla lettura politica del suo gesto.
Suo Franco Lo Piparo