Summer School 2013: studenti stranieri a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato
Si è ripetuta anche quest’anno l’ormai tradizionale visita didattica che ha portato gli studenti della Summer School di lingua e cultura italiana della Scuola di lingua italiana per Stranieri (Università di Palermo) a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, il luogo della memoria che tiene alto il nome e l’impegno di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia perché contro di essa parlava e scriveva chiaro.
Accompagnati dai docenti e dai tutor più di cinquanta studenti, provenienti da diversi paesi come Vietnam, America, Francia, Russia, Polonia, Cina, hanno incontrato Giovanni Impastato, fratello di Peppino, sua moglie Felicetta e Luisa Impastato. Il programma della giornata ha previsto non solo la visita a Casa Memoria, luogo in cui nacque e crebbe Peppino, ma anche a casa di Tano Badalamenti, boss mafioso condannato come mandante dell’omicidio Impastato. La casa è stata di recente confiscata a Badalamenti e restituita alla città e, in particolare, agli attivisti di Casa Memoria per organizzare attività di diffusione della cultura antimafia.
In preparazione alla visita di giorno 20 luglio gli studenti del livello avanzato hanno assistito alla proiezione in aula del documentario “Recordis” dove Felicia Bartolotta Impastato è ricordata da tre donne antimafia: Anna Puglisi del Centro Siciliano di documentazione intitolato a Peppino, Felicia e Luisa Impastato.
Si tratta di uno dei quattro appuntamenti del ciclo di seminari organizzato dalla Scuola e rivolto agli studenti di livello avanzato. A seguire, giorno 22, un altro appuntamento. Gli studenti del livello avanzato hanno incontrato infatti il giornalista del quotidiano La Repubblica Salvo Palazzolo che ha affrontato il tema “Il linguaggio della ricerca della verità nei giornalisti che scrivono di mafia”. Il ciclo di seminari si è concluso con gli interventi di Giuseppe Paternostro (Il linguaggio della rete) e Domenico Conoscenti, sulla poesia contemporanea.
Gli studenti commentano così la visita:
Joe Guada, Stati Uniti:
“Oltre ad avere conosciuto più da vicino i protagonisti di una vicenda di mafia, ho provato una grande emozione nel visitare prima la casa di Peppino Impastato e poi quella di Tano Badalamenti, per fortuna adesso di proprietà dello Stato italiano. Poi, io che sono americano, sento una profonda solidarietà con gli italiani: la mafia italoamericana, appunto, è un fenomeno che ha interessato anche il mio Paese. Ho anche provato tanta emozione nel visitare le mostre fotografiche messe su dai volontari di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato”.
Liu Chenzujia, Cina:
“Conoscevo già bene la storia di Peppino Impastato, della sua famiglia e ti tutti quelli (pochi) che dopo la sua uccisione hanno lottato per avere giustizia. Però, venire qui, parlare con Giovanni, vedere i luoghi, davvero mi ha tanto emozionato.
Ho anche studiato alcuni modi in cui la mafia si arricchisce e crea ingiustizie, ma anche in questo caso, il fatto di avere sentito il giorno prima Anna Puglisi del Centro Siciliano di Documentazione Giuseppe Impastato, parlare della sua esperienza di vita, mi ha dato la possibilità di toccare con mano la realtà della Sicilia e dell’Italia. Di una cosa ho avuto conferma: che l’Italia e la Sicilia sono soprattutto antimafia e civiltà”.