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Studiosi dell’Università di Palermo hanno avuto finanziato progetti di workshop in Argentina

2-mar-2017

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Piena ed attiva partecipazione da parte dell’Ateneo di Palermo alle “Giornate argentine” 2017 del Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina (CUIA). Dopo una selezione su base locale ed un’altra su base nazionale, sono stati 3 i progetti di workshop finanziati dal CUIA che vedono coinvolti studiosi di UNIPA ed i loro partner argentini. Ad aprile prossimo, in Argentina dunque, saranno 3 le equipe di studiosi palermitani che daranno vita a workshop per creare o implementare reti internazionali di collaborazione fra i due paesi avendo a disposizione un budget cofinanziato dal CUIA per spesare la mobilità.

Il primo progetto di workshop fa capo al prof. Antonello Miranda del Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali (D.E.M.S.) ed ha titolo: “I limiti della Legge ed il futuro della compliance: l’interpretazione alternativa delle regole del diritto civile tra convenienza e osservanza, legalità e ragionevolezza”. Il secondo progetto, dal titolo: “La terapia per cattura neutronica sul boro (BNCT): neutroni per la salute” è stato proposto dall’Università di Pavia e Palermo e vede impegnato principalmente il prof. Maurizio Marrale del Dipartimento di Fisica e Chimica. Infine un progetto di workshop interdisciplinare che abbraccia le scienze umanistiche e le scienze biologiche vede coinvolto il prof. Fabio Caradonna, del dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche chimiche e farmaceutiche (STEBICEF) in collaborazione con l’Università di Cassino; il workshop ha titolo: ”Antartide: crocevia di saperi per interpretare i cambiamenti globali”.

“Un grande successo del nostro ateneo – afferma il prof. Caradonna - che è anche delegato rettorale per i rapporti fra UNIPA ed il CUIA – segno del grande fermento ed interesse culturale che molti studiosi del nostro ateneo hanno per le collaborazioni internazionali e con l’Argentina in particolare”.

La partecipazione a questo consorzio è resa possibile da una formale adesione data dal nostro ateneo 4 anni fa ed ha già fruttato il finanziamento di un progetto di ricerca e la mobilità di un dottorando; inoltre rappresenta oggi una risposta ad un preciso mandato esplicitato nel nostro piano strategico nel quale è riportato che è particolarmente auspicabile una collaborazione scientifica ed una corrispondenza didattica con l’America del Sud. Infatti, anche per questo, recentemente il nostro CdA ha deliberato la propria permanenza all’interno del CUIA come socio attivo qualificato a ricevere finanziamenti.

Il CUIA federa 28 atenei italiani e dispone di una rete argentina di centinaia di studiosi, di tutti gli ambiti del sapere, appartenenti a tutte le università argentine. Rappresenta una piattaforma organizzata e presente nei due paesi con sedi dotate di personale in grado di supportare la nascita di collaborazioni scientifiche e didattiche. Nel nostro ateneo, ad esempio, la “application” ad un progetto di area BIO sull’Antartide, bandito dal MIUR nel 2016, è stata agevolata anche dall’adesione al CUIA dal momento che l’Antartide ospita due basi scientifiche locali, una italiana e l’altra argentina. “Noi speriamo che il progetto Antartide venga approvato” riferisce il prof. Caradonna che è uno dei partecipanti alla proposta di progetto, “ma in ogni caso l’interazione con il CUIA ci ha agevolato il contatto con colleghi argentini con cui è già nata una collaborazione”.

Formuliamo alle 3 equipe le nostre congratulazioni per essere state selezionate ed anche auspichiamo che la partecipazione a queste “giornate Argentine” siano foriere di accordi didattici, di cotutela di dottorandi e di futuri progetti di lauree a doppio titolo: il CUIA, infatti, agevola e supporta anche progetti di questo tipo.