Smart parking al Campus UniPa
È stato inaugurato al Campus Universitario di Viale delle Scienze dell’Università di Palermo, nella zona dell’Edificio 16, il dimostratore del progetto SMARTEP - Sustainable Model and Renewable Thinking Energy Parking, cofinanziato nell’ambito del PO FESR 2014-2020, azione 1.1.5.
“Questo dimostratore di smart parking rappresenta in tutte le sue componenti tecnologiche il parcheggio dell’immediato futuro – ha commentato il Rettore Massimo Midiri – Le simulazioni effettuate, i modelli validati, i risultati delle analisi e delle misure sul campo consentono di prospettare un nuovo modello di parcheggio sostenibile ed intelligente, che può essere proposto come soluzione modulare per diversi contesti urbani ed extraurbani: campus universitari, ospedali, centri commerciali, parcheggi pubblici nelle aree a traffico limitato, parcheggi privati, aree industriali. La nostra comunità accademica può quindi da oggi fruire di un’infrastruttura sostenibile, improntata alla green economy ed alla circolarità che al tempo stesso continuerà ad essere un laboratorio per la conduzione di attività di ricerca e lo sviluppo di tesi di laurea e di dottorato, oltre a costituire un concreto esempio di un modello di sviluppo urbano altamente tecnologico, sostenibile ed energeticamente efficiente”.
“Il progetto SMARTEP ed il suo dimostratore, sviluppati nell’arco di poco più di tre anni e mezzo grazie ad un lavoro sinergico dei partner SICEF srl, impresa capofila, Elettrocostruzioni srl, ISAP srl, Arancia-ICT srl, Università degli Studi di Palermo - Dipartimento di Ingegneria, sono già stati oggetto di visita da parte di una delegazione della Commissione europea, accompagnata da esponenti dell’Autorità di Gestione del Programma della Regione Siciliana, poiché considerati di interesse e di particolare valenza all’interno del programma – ha spiegato il prof. Salvatore Favuzza, responsabile scientifico – Il progetto sviluppato infatti è in linea con i pathway PED - Positive Energy Districts e 15mC 15 minutes Cities dei programmi europei DUT Driving Urban Transition volti alla creazione di portfolio di idee innovative per trasformare le città in comunità sostenibili ed ecologiche per i propri abitanti. L’interazione fra impianti termici, elettrici, digitali e le infrastrutture civili, nell’ottica di una massimizzazione dell’uso efficace delle risorse, dimostra la fattibilità di modelli di intervento sul territorio (sul nuovo e sull’esistente) che possono dare valore aggiunto al recupero di aree degradate o a nuovi interventi di riqualificazione urbana improntati sul miglioramento della qualità della vita, della digitalizzazione, del risparmio delle risorse materiali e di energia. Il dimostratore realizzato costituisce un esempio di modello urbano di sviluppo sostenibile, basato sulla integrazione di sistemi di generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili, storage elettrico, sistemi di ricarica V1G e V2G, pavimentazione stradale realizzata con materiali di scarto o di riciclo localmente disponibili, road thermal collector ed accumulo geotermico, tecnologia dalle promettenti prospettive applicative, applicazioni ICT orientate alla smart city e allo smart environment”.
I circa 2600 m2 dell’area sperimentale (n.59 stalli di cui n.4 per disabili) sono pavimentati con tre diverse miscele bituminose innovative, caratterizzate dal riciclo di materiali di scarto e quindi da emissioni climalteranti evitate pari a circa 6 tonnellate di CO2.
Il dimostratore presenta inoltre:
- un innovativo sistema Road Thermal Collector (RTC) accoppiato con un sistema di accumulo geotermico (BTES - Borehole Thermal Energy Storage) capace di produrre annualmente - utilizzando la sola radiazione solare - sino a 13,5 MWh di energia termica, ossia l’energia necessaria a sodisfare il fabbisogno di una piccola comunità di 5-6 famiglie, consentendo un risparmio in termini di emissioni di circa l’80% rispetto ad una caldaia a gas a condensazione e di circa il 20%-30% rispetto ad un tradizionale sistema a pompa di calore aria-acqua. A ciò si aggiunge un ulteriore beneficio relativo alla riduzione dell’effetto “isola di calore”, ossia la riduzione della temperatura ambiente di qualche grado in periodo estivo;
- un impianto fotovoltaico da 40 kW e un sistema di accumulo elettrico di 52 kWh, che consentono - tramite le colonnine V1G e V2G (Vehicle to Grid) presenti - la ricarica completa quotidiana di almeno due veicoli elettrici; la produzione annua stimata di energia elettrica, pari a circa 60.000 kWh, consente un risparmio annuo di emissioni climalteranti pari a circa 27 tonnellate di CO2; inoltre, la possibilità di utilizzare la tecnologia V2G e lo storage elettrico per la partecipazione a programmi di aggregazione per la fornitura di servizi di rete e per la creazione di comunità energetiche rinnovabili, rappresenta una innovazione destinata a diventare standard nell’immediato futuro;
- soluzioni innovative in ambito ICT basate sull’uso di algoritmi di intelligenza artificiale per la gestione dello smart parking volte sia a rendere possibile la gestione delle diverse componenti del parcheggio, che a fornire agli utenti dei servizi avanzati che incentivano l'uso del parcheggio e ad ottimizzare il traffico legato alla ricerca di stalli liberi.
“Atteso che il principio di sostenibilità costituisce un canone inderogabile per le presenti e future politiche di sviluppo, in accordo ai più recenti indirizzi della politica ambientale dell’Unione Europea ed in particolare ai contenuti delle linee guida per l’Environmental Product Declaration e per la Product Environmental Footprint, il progetto sviluppato presenta, quale ulteriore elemento innovativo, il corredare con un eco profilo sintetico le diverse tecnologie adoperate al fine di scegliere quelle maggiormente compatibili per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità – ha concluso Favuzza – Al di là della specificità del prototipo sviluppato, il progetto SMARTEP ha dimostrato come la sinergia accademia-impresa possa condurre alla progettazione ed alla realizzazione di infrastrutture sostenibili, individuando quindi un percorso virtuoso che possa condurre ad una effettiva transizione energetica e digitale”.