Si conclude il secondo anno del progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo
Si sta concludendo la seconda annualità del progetto Unipa-MISE per il potenziamento dell’UTT dell’Ateneo nell’ambito della valorizzazione dei risultati della ricerca. In particolare, l’attività riguardante la Linea 1 del progetto si è sviluppata in modo da interessare entrambi i lati del trasferimento tecnologico, ossia l’offerta di prodotti della ricerca e la domanda di innovazioni da parte delle imprese.
Per quanto riguarda l’offerta, si è proceduto alla mappatura delle attività di ricerca dei Dipartimenti di Unipa negli ultimi anni, con riferimento sia ai prodotti di ricerca già esitati e potenzialmente aperti a prospettive di valorizzazione nel mercato, sia i progetti in corso che si trovano in fasi prossime alla conclusione ed alla valorizzazione, secondo la scala TRL.
Le linee di ricerche ed i risultati sin qui conseguiti sono stati mappati e classificati per ambiti scientifico-tecnologici e raccordati/incrociati con i settori produttivi verso i quali gli stessi sono stati, o potrebbero essere, canalizzati. Attraverso un continuo contatto con le strutture dipartimentali, sono state sin qui acquisite 13 schede relative ad altrettanti prodotti di ricerca in diverso stadio di avanzamento. Per ciascuno dei 13 prodotti sono state effettuate altrettante valutazioni sull’opportunità di tutela e valorizzazione.
Dalle 13 schede ne sono state enucleate 12relative a prodotti riguardanti l’ambito scientifico-tecnologico delle Biotecnologie, e di Scienza della vita, ossia l’ambito che era stato individuato di specializzazione per l’Ateneo, anche in connessione con l’avvio del Centro di eccellenza CHABB, successivamente integrato con altre strutture di Ateneo per dar vita ad ATeN Center di Unipa
Per quanto riguarda la domanda di innovazioni, già alla fine della prima annualità si era proceduto ad estrarre dalla banca dati Bureau Van Dijck un set di 500 imprese – selezionate per settori Ateco, e per dimensioni (fatturato/dipendenti) – localizzate nel territorio regionale dal quale è stato poi estrapolato un sottoinsieme di 150 imprese accomunate dalla presenza nell’Attivo dei loro Stati Patrimoniali di “Immobilizzazioni Immateriali” (spese di R&S, Marchi, etc.) segnaletiche di un orientamento strategico verso le problematiche di innovazione.
A seguito di questo processo di selezione, in questo anno di attività del progetto, le imprese sono state formalmente invitate a instaurare una collaborazione con l’università. Tra queste diverse sono state oggetto di specifici incontri (audit tecnologici) che hanno avuto come obiettivo individuare i fabbisogni innovativi già definiti o soltanto latenti dell’impresa. Gli esiti degli audit sono stati riportati in altrettanti report. La domanda, espressa o potenziale, espressa dalle imprese è stata canalizzata verso i gruppi di ricerca competenti e di ciò si è dato conto in specifici report di matching.