Settanta idee italiane per l’innovazione: ad “I-CiTies 2015” industria e università a confronto sulle tecnologie smart
La Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Palermo lo scorso 29 e 30 ottobre, ha ospitato “I-CiTies 2015”, il primo convegno degli informatici italiani sul tema delle Smart Cities.
L’evento, organizzato dal Laboratorio Nazionale CINI "Smart Cities & Communities" e dall’Università degli Studi di Palermo ha rappresentato un’importante occasione di incontro fra rappresentati dell’accademia, della ricerca, delle aziende e delle pubbliche amministrazioni con lo scopo di presentare le idee, i progetti e le soluzioni innovative più rilevanti nel settore delle tecnologie ICT per le Smart Cities.
In entrambe le giornate è intervenuto il Rettore Fabrizio Micari che ha voluto sottolineare come l’ICT possa fornire gli strumenti più attuali per porre lo studente al centro dell’azione della nuova amministrazione universitaria, attraverso la creazione di servizi sempre più smart che gli facilitino il percorso accademico.
“La partecipazione al Convegno è stata superiore alle nostre aspettative – ha affermato Giuseppe Lo Re, docente di Ingegneria Informatica all’Università di Palermo e coordinatore del nodo locale del Laboratorio Nazionale Smart Cities & Communities - abbiamo ospitato oltre 70 relatori provenienti da tutti i più prestigiosi Atenei italiani, dalla Comunità Europea, dal mondo imprenditoriale. Tali numeri hanno confermato la vitalità e l’interesse dell’ambiente scientifico ed industriale sul tema trattato, evidenziando la necessità di una visione unificante nell’affrontare le sfide delineate dalla comunità scientifica ed industriale per la realizzazione delle città del futuro”.
Il panel centrale del convegno ha visto la partecipazione straordinaria del Senatore Simona Vicari, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega alle Smart Cities, che ha invitato l’Università e i centri di ricerca industriale a giocare sempre più un ruolo proattivo e di indirizzo per creare innovazione e per valorizzarla tramite iniziative di collaborazione pubblico-privato.
“Le Smart Cities – ha spiegato la senatrice della Repubblica Simona Vicari - rappresentano un contesto particolarmente favorevole alla sperimentazione di misure in grado di generare crescita con occupazione poiché le tecnologie digitali possono incrociarsi con infrastrutture innovative, nuovi servizi e migliori sistemi di efficientamento energetico. Ciò conduce non solo ad un significativo impatto su qualità della vita, crescita economica ed occupazione, ma genera una discontinuità a favore di tutti gli altri attori della rivoluzione digitale”.
Grande impatto emotivo ha inoltre suscitato l’intervento del prof. Maurizio Carta, Presidente della Scuola Politecnica che ha delineato dal punto di vista di un urbanista scenari futuristici della “citta aumentata”.
Maggiori informazioni ed il programma della giornata sono disponibili sul sito web http://www.dicgim.unipa.it/networks/icities2015/