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Rinnovo della Convenzione operativa con il Consiglio Nazionale delle Ricerche ai fini dello svolgimento di attività di didattica/ricerca tramite la condivisione di personale

4-lug-2024

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Nel 2020 il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università di Palermo sottoscrissero una Convenzione Quadro di durata quinquennale, nella quale si manifestava l’interesse comune a sviluppare forme di collaborazione in partnership per lo svolgimento di attività di ricerca, di didattica e di formazione, nonché per l’erogazione di servizi a supporto delle attività di ricerca. Successivamente, nel 2023, venne stipulata anche una Convenzione operativa, di durata annuale, per lo svolgimento dell’attività di didattica e di ricerca tramite la condivisione di personale, in applicazione dell’art. 6, comma 11 della L. 240/2010.

Al fine di procedere al rinnovo di tale convenzione operativa, nello scorso mese di aprile il CNR ha trasmesso un nuovo schema di Convenzione operativa, che è stata approvata con qualche modifica dal CdA.

La Convenzione prevede che il personale interessato svolgerà presso l’altro Ente l’attività didattica e/o di ricerca descritta nelle schede individuali redatte secondo un modello allegato alla stessa convenzione.

Il diritto all'elettorato attivo e passivo verrà esercitato presso l’ente per il quale viene svolta la quota maggioritaria di attività lavorativa, entro i limiti e nel rispetto delle disposizioni legislative e statutarie inerenti agli organi accademici collegiali e monocratici dei due enti.

Ai fini del conteggio dei requisiti di docenza nell’ambito delle procedure di accreditamento dei corsi di studio, il personale interessato sarà conteggiato in proporzione all’attività didattica svolta presso l’Università, secondo quanto indicato nella relativa scheda individuale.

La Convenzione prevede altresì che lo svolgimento dell’attività didattica/di ricerca non comporterà alcun mutamento nel rapporto di lavoro del personale interessato, restando quindi invariato anche il relativo trattamento economico e previdenziale. Ciascuna parte, quindi, sosterrà gli oneri stipendiali relativi al proprio personale. 

Ai fini della valutazione delle attività di ricerca e delle politiche di reclutamento degli atenei di cui all’art. 5, comma 5, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, l’apporto dei ricercatori di ruolo del CNR verrà considerato in proporzione alla durata e alla quantità dell’impegno prestato presso l’Ateneo. Le parti hanno pertanto convenuto che i risultati dell’attività di ricerca del personale interessato per il periodo di tempo di cui alla convenzione, inclusa la VQR, siano ripartiti in coerenza con quanto in essa previsto.

Il personale interessato per effetto dell’esecuzione della convenzione acquisirà la qualifica di membro aggiunto del Consiglio del Corso di Studio nell’ambito del quale è impegnato in attività didattiche. In seno al Consiglio e compatibilmente a quanto previsto dai Regolamenti dell’Ateneo, egli eserciterà quindi il diritto all’elettorato attivo e godrà dell’esercizio del voto deliberativo in merito alle questioni attinenti alla programmazione didattica dello stesso corso di studio.

Poiché la Convenzione Quadro vigente scadrà nel 2025, e quindi la scadenza quinquennale della Convenzione Operativa risulterebbe successiva a tale data, il CdA ha approvato lo schema della Convenzione, autorizzandone tuttavia la sottoscrizione solo a seguito del rinnovo della Convenzione Quadro per un periodo sufficientemente lungo.