Regolamento per la mobilità del personale T.A.B. a tempo indeterminato – nuova formulazione
Approvata la nuova formulazione del Regolamento per la mobilità del personale T.A.B. a tempo indeterminato.
A seguito dell’entrata in vigore del CCNL sottoscritto il 18 gennaio 2024, si reso è necessario riformulare il Regolamento di Ateneo che disciplina la mobilità del personale T.A.B. a tempo indeterminato. Tale Regolamento individua le seguenti tipologie di mobilità:
- Mobilità interna mediante avviso per copertura del fabbisogno del personale
A seguito di specifico avviso di mobilità pubblicato nell’area intranet, i dipendenti interessati possono presentare, entro 15 gg dalla pubblicazione, domanda di mobilità al Dirigente dell’Area competente. Di norma, non può essere presentata domanda di mobilità interna prima di due anni dal provvedimento di assunzione ovvero dall’ultimo provvedimento di assegnazione ad altra struttura.
- Mobilità interna su richiesta del dipendente
I dipendenti, solo in presenza di motivazioni personali di particolare importanza, eventualmente anche legate ad esigenze di sviluppo del proprio percorso professionale, possono presentare all’Amministrazione domanda di mobilità volontaria, di norma dopo un periodo di due anni dall’assunzione ovvero dall’ultimo provvedimento di assegnazione.
- Mobilità d’ufficio
È disposta dall’Amministrazione, con provvedimento del Direttore Generale, per motivate ragioni tecniche, produttive, organizzative, anche di carattere temporaneo, comprese le carenze di organico, qualora la professionalità richiesta sia presente in altra struttura di Ateneo. L’amministrazione ricorre alla mobilità d’ufficio nei casi di seguito determinati: a) mancata copertura dei posti con i processi di mobilità volontaria e che, comunque, necessitano di essere ricoperti per improrogabili esigenze di servizio; b) sopravvenuta certificata inidoneità allo svolgimento di determinate mansioni; c) accorpamenti/soppressioni di strutture, uffici e servizi, anche per effetto di devoluzione di competenze ad altre strutture; d) particolari condizioni di comprovata incompatibilità ambientale che possano tradursi in pregiudizio per l’ambiente di lavoro, compromettendone il funzionamento con riflessi sui servizi resi all’utenza e/o all’ immagine dell’Amministrazione.
- Mobilità orizzontale su richiesta del dipendente
I dipendenti possono chiedere il passaggio in un settore professionale diverso da quello di appartenenza, a parità di retribuzione, non prima di tre anni dall’assunzione in servizio.
- Mobilità in uscita
I dipendenti in servizio presso l’Università degli Studi di Palermo, possono presentare domande di trasferimento, debitamente motivate, presso altre amministrazioni pubbliche.
- Mobilità compensativa compartimentale o intercompartimentale
E’ ammessa la mobilità mediante interscambio di dipendenti di pubbliche amministrazioni. Tale mobilità mira a coniugare le esigenze personali e professionali dei dipendenti senza comportare maggiori oneri finanziari a carico delle amministrazioni di appartenenza. La mobilità compensativa è autorizzata dal Consiglio di Amministrazione.