Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

RICERCA/La lotta al punteruolo rosso, le speranze da un mix di strategie

24-mar-2009

Ascolta

Non una strategia unica, ma un mix di azioni per contrastare l’attacco del punteruolo rosso: il killer delle palme che negli ultimi cinque anni ha stravolto il paesaggio siciliano può essere arginato soltanto con un’azione sinergica di diverse metodologie insieme. I migliori esiti arrivano infatti da una terapia combinata, che mette insieme l’uso mirato di alcuni prodotti chimici attraverso l’endoterapia (infusione attraverso sonde, da usare con accortezza perché può provocare danni alle piante), la dendrochirurgia (taglio precoce delle parti apicali delle palme, opportuna solo in casi di diagnosi precoce), l’uso di antagonisti biologici come funghi entomopatogeni (che hanno dato ottimi risultati in laboratorio e riscontri meno sicuri in ambito urbano) la cattura massiccia attraverso trappole. Speranze, ma nessun metodo capace di risolvere il problema in modo rapido e radicale. “Bisogna ammettere che i mezzi attualmente disponibili contro il punteruolo – dice Stefano Colazza, responsabile del progetto – hanno finora evidenziato più limiti che prospettive. Di certo c’è però che è da evitare l’impiego di prodotti chimici per aspersione della chioma che hanno dato risultati molto incerti e che non devono essere applicati in modo diffuso per motivi ecologici”.
Sono stati presentati i risultati del primo anno del progetto sperimentale triennale (2008-2011), denominato “Fitopalmintro”, finanziato dall’assessorato regionale Agricoltura e foreste e coordinato dal dipartimento di Scienze entomologiche (Senfimizo) dell’Università di Palermo. Alla ricerca collabora anche il dipartimento di Scienze e tecnologie fitosanitarie (Distef) dell’Ateneo di Catania e l’Unità di ricerca per il recupero e la valorizzazione delle specie floricole mediterranee (sede di Bagheria) del Cra, Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, struttura del ministero dell’Agricoltura. All’incontro ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Giovanni La Via: “Siamo l’unica regione italiana ad avere deciso di attrezzarci autonomamente con uomini e mezzi - afferma - e finora sono state rimosse ottomila palme su un totale di 300 mila del patrimonio dell’Isola. Di fronte a una situazione preoccupante, la ricerca ha consentito di individuare una serie di interventi possibili che, se non offrono una ricetta risolutiva, consentono almeno di ridurre il livello di infestazione. L’appello che facciamo a tutti è di non usare prodotti chimici non autorizzati che, oltre a non dare risposte certe al problema punteruolo, sono assolutamente nocivi per la salute pubblica”.