RICERCA/“Alimentazione e salute orale”
“Il calcio nella dieta per conservare l’integrità dei denti”. Lo sostiene Giuseppe Alessandro Scardina, ricercatore e professore Aggregato presso la facoltà di Medicina e Chirurgia, in una intervista pubblicata sul Corriere della sera di domenica 22 aprile 2012. “Il calcio e i prodotti lattiero caseari – spiega il docente – possono avere un ruolo protettivo sia nei confronti della malattia paradontale che coinvolge i tessuti di sostegno del dente, sia per la carie. Il calcio può infatti, influire sulla densità del’osso che circonda le radici dei denti, e di conseguenza anche sul rischio di malattia paradontale che, nelle sue forme più avanzate, può portare alla perdita dei denti. Riguardo alla carie, da tempo si sa bene che il formaggio, può ridurne l’insorgenza”. Ma quali sono gli altri fattori importanti per un bel sorriso, specie per chi non è più giovane? “Le diete con elevato contenuto di amidi e fibre, quindi di cereali integrati – aggiunge Scardina – e un basso apporto di zuccheri sono quelle associate a un minor rischio di carie perché costruiscono un substrato per i batteri che, in seguito a processi metabolici, producono acidi dannosi per i denti. Però, più che la quantità di zuccheri, è importante il momento dell’assunzione: consumati durante il pasto sembrano assai meno cariogeni rispetto a quando vengono assunti tra un pasto e l’altro. Ma è rilevante anche la consistenza: i cibi “appiccicosi”, come le caramelle gommose, restano più a lungo a contatto con i denti e quindi hanno più tempo per avere un effetto cariogeno. Bisogna quindi fare attenzione anche agli acidi, compresi anche quelli organici di frutta e verdura e all’anidride carbonica (anche quella dell’acqua gasata), perché favoriscono l’erosione dentale che rende il dente più soggetto a carie. Sia per gli acidi, sia per gli zuccheri, lavare bene i denti aiuta a proteggerli, specie se si fa a mezzora dal pasto per dar tempo alla saliva di svolgere la sua funzione di protezione”.