Progetto PNRR ITSERR – Terzo incontro di formazione e aggiornamento sullo stato della ricerca
Proseguono gli eventi di formazione e aggiornamento sullo stato della ricerca di ITSERR – Italian Strengthening of the ESFRI RI RESILIENCE, progetto PNRR che coinvolge i Dipartimenti Culture e Società, Giurisprudenza, Matematica e Informatica, Ingegneria e Architettura dell’Università degli Studi di Palermo e che si propone di rafforzare RESILIENCE, l’infrastruttura di ricerca europea per le scienze religiose, sostenendo l’eccellenza scientifica nei settori delle Scienze Religiose e dell’ICT.
All’incontro, ospitato nella sede del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno partecipato oltre cinquanta tra docenti, ricercatori, dottorandi e tecnologi dei partner di progetto - CNR, Università di Palermo, Università di Torino, Università di Napoli L’Orientale, Università di Modena e Reggio Emilia.
Nel corso dell’evento la prof.ssa Sonia Bergamaschi ha affrontato il concetto di annotazione semantica, con riferimento al sistema di integrazione dati MOMIS, e Daniele Metilli, Research Fellow dell’UCL, ha illustrato concetti e teorie relativi all’analisi semantica. Alle lezioni è stata affiancato un workshop sullo strumento WebLicht, realizzato in collaborazione con l’infrastruttura di ricerca CLARIN-IT.
Il progetto, fortemente interdisciplinare, vede una collaborazione fruttuosa tra umanisti - linguisti, storici, esegeti, filologi, esperti di lingue minoritarie, studiosi del cristianesimo, dell’islam e dell’ebraismo - e ingegneri informatici. L’idea alla base di ITSERR è quella di individuare soluzioni tecnologicamente avanzate per lo studio delle fonti e dei dati propri delle Scienze Religiose, sviluppando servizi e strumenti che siano mantenuti, proposti e resi accessibili alla comunità di ricerca tramite l’infrastruttura di ricerca RESILIENCE.
“Si tratta di un investimento unico nell’ambito delle Digital Humanities applicate agli Studi Religiosi – ha sottolineato il prof. Fabrizio D’Avenia, PI del progetto per UniPa – dal quale ci attendiamo risultati innovativi e di forte impatto per l’avanzamento della ricerca, premessa fondamentale per l’inserimento del nostro Ateneo come hub dell’Infrastruttura di Ricerca europea RESILIENCE”.