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Presentazione del Festival internazionale S.U.D. (Spazi, Utopie, Derive)

16-dic-2024

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Martedi 10 dicembre 2024, nella suggestiva cornice dei Cantieri culturali della Zisa di Palermo, è stato presentato il Festival internazionale SUD (Spazi, Utopie, Derive), ideato e promosso dal Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo.

Valentina Favarò, direttrice del Dipartimento, ha spiegato che il Festival SUD mira a realizzare un'apertura dell’istituzione universitaria verso la città, proponendo incontri e dibattiti su “tematiche di stretta contingenza e attualità, appunto da sud e con uno sguardo più o meno lungo su dinamiche di carattere politico economico, sociale e culturale” rilevanti nella contemporaneità. Il Festival si svolgerà dal 20 al 22 maggio 2025 negli spazi dei Cantieri culturali, scelti come spazio simbolico della città: la prospettiva è quella di dialogare costantemente con il territorio, coinvolgendo studiosi ed attori istituzionali a livello internazionale, privilegiando un approccio sempre multidisciplinare al fine di favorire forme nuove di dialogo tra saperi e culture differenti.

All’evento hanno partecipato Massimo Midiri, Rettore dell'Università di Palermo, e Gianfranco Tuzzolino, Presidente del Polo Territoriale Universitario di Agrigento, che hanno entrambi sostenuto l’importanza di un sempre maggiore coinvolgimento dell’Università nella vita culturale e sociale del territorio, organizzando incontri che offrano la possibilità di discutere sui temi della migrazione e dell'inclusione. Il Rettore Midiri ha ribadito la centralità del tema della mobilità umana, mettendo in luce la necessità intellettuale e sociale per l’Università di aprirsi alla cittadinanza attiva, anche coinvolgendo “sempre di più in questi temi i ragazzi e il mondo della scuola in un orientamento che diventa culturalmente molto importante”.

Ospite dell’iniziativa è stato Domenico Quirico, giornalista de La Stampa, che ha sottolineato l’importanza di un racconto giornalistico di qualità sulla migrazione: presentando sé stesso come “occhi e orecchie dei cittadini/lettori che non viaggiano”, Quirico ha ricordato alcune tragiche esperienze della sua vita professionale, che gli hanno permesso di narrare il “mondo che c’è dall’altra parte del mare, a un’ora di aereo da noi”. Offrendo un viaggio nella memoria appassionato e appassionante, ha evidenziato l’importanza e l’urgenza del narrare la realtà dei migranti, in quanto tratto fondamentale della Storia del ventunesimo secolo: più che in passato, oggi il compito di un giornalista è descrivere storie di vita ed esperienze che non possiamo più ignorare, perchè mettono quotidianamente in discussione molte delle certezze in cui si è cullata per decenni una parte del mondo (la nostra), delineando una netta demarcazione tra un’umanità che vive ed un’altra che sopravvive.

L’evento si è concluso con l’intervento Agrigento, Capitale della Cultura” di Roberta Teresa Di Rosa, P.O. del Dipartimento Culture e Società, che ha presentato alcune iniziative che UNIPA realizzerà nel 2025 ad Agrigento per “approfondire come i sud si spostino e dialoghino tra di loro attraverso forme nuove, non soltanto la partenza o il ritorno”: animando incontri ed eventi in differenti luoghi della città dei templi, l’obiettivo, ha continuato la prof.ssa di Rosa, “è quello di dare spazio ai giovani in un futuro che li vede si protagonisti di una realtà locale, ma non con uno sguardo globale”.