Presentazione
Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva
Coordinatore: Prof. Alessandra Casuccio
Durata: 4 anni
Numero programmato: consultare il relativo bando di concorso.
Obiettivi formativi di base:
acquisizione di conoscenze di metodologia statistica, epidemiologica, di psicologia, sociologia economica, storia della medicina, genetica, microbiologia, patologia clinica, tecnologie mediche applicate, diritto, fisica e chimica dell’ambiente e di vita e di lavoro; l’acquisizione di capacità di utilizzare la statistica, i sistemi informativi, i sistemi di comunicazione e della normativa nell’ambito della prevenzione sanitaria; l’utilizzazione delle conoscenze di base e della metodologia epidemiologica per la sorveglianza ed il controllo dei rischi chimico-fisici, ambientali e microbiologici, delle malattie genetiche, infettive cronico degenerative e degli incidenti negli ambienti di vita e di lavoro e del loro impatto sulla qualità della vita e sulla salute della collettività; programmare, gestire e valutare anche sotto l’aspetto manageriale e di economia sanitaria gli interventi di prevenzione e formazione.
Obiettivi formativi della tipologia della scuola:
pianificare, realizzare e valutare studi descrittivi, ecologici, trasversali, analitici, sperimentali e di intervento;
discutere il profilo odi rischio della popolazione e di gruppi a particolare esposizione;
descrivere ed interpretare la frazione prevenibile, per ogni problema sanitario, dei principali fattori di rischio ambientali, lavorativi, sociali e comportamentali;
descrivere ed utilizzare i modelli di prevenzione e di promozione sull’individuo, sulle comunità e sull’ambiente fisico e sociale;
riconoscere ed utilizzare i principi della comunicazione del rischio ambientale;
programmare, organizzare e valutare interventi mirati alla prevenzione dei rischi di tipo infettivo, comportamentale, occupazionale ed ambientale;
organizzare la tutela della salute degli individui più a rischio della popolazione;
programmare, organizzare e valutare interventi di prevenzione secondaria;
programmare, organizzare e valutare interventi di prevenzione terziaria;
programmare, organizzare e valutare interventi nella comunità in relazione all’attuazione delle cure primarie ed al loro raccordo con l’assistenza di secondo livello;
contribuire alla elaborazione di piani per la salute a carattere interdisciplinare ed intersettoriale;
programmare, organizzare e valutare interventi di vigilanza, ispezione e controllo di alimenti e bevande nella fasi di produzione, trasporto, manipolazione, commercio, somministrazione ed utilizzazione;
applicare i principi della corretta nutrizione a livello di famiglie e di comunità organizzate;
programmare, attuare e valutare interventi di educazione alimentare;
organizzare e gestire sistemi informativi a fini sanitari;
utilizzare la metodologia epidemiologica e l’analisi economica quali strumenti della programmazione;
utilizzare le tecniche di evidence based medicine (EBM), evidence based healthcare (EBHC) e evidence based prevention (EBP);
descrivere, interpretare ed utilizzare i modelli dei sistemi sanitari ed i relativi meccanismi di controllo, di direzione, di finanziamento e di gestione e valutarne i livelli di appropriatezza, efficacia ed equità;
progettare, realizzare e valutare interventi di sanità pubblica in occasione di emergenze;
progettare, realizzare e valutare l’attività di formazione continua su metodi e contenuti della sanità pubblica;
riconoscere il ruolo giuridico dell’operatore di sanità pubblica nell’attuale scenario sanitario nazionale e regionale;
riconoscere le problematiche inerenti la percezione della malattia e della salute in altre culture;
descrivere i principali mutamenti degli stili di vita legati ai nuovi fenomeni sociali ed interculturali, utilizzando gli strumenti dell’antropologia medica e culturale;
saper introdurre criteri di bioetica nel rapporto medico-paziente e servizi-comunità a livello di assistenza primaria e di attività di prevenzione, con particolare riguardo alla definizione delle priorità.
Attività professionalizzanti obbligatorie
aver collaborato almeno in tre casi all’analisi di statistiche sanitarie correnti ed averne progettata e realizzata almeno una in modo autonomo;
aver partecipato alla progettazione e alla realizzazione di almeno tre indagini epidemiologiche ed averne realizzata almeno una in modo autonomo;
aver effettuato analisi organizzative di strutture sanitarie ed in particolare:
almeno una valutazione del fabbisogno di risorse;
almeno una valutazione dell’adeguatezza delle procedure operative;
almeno una valutazione della gestione del personale;
avere collaborato alla predisposizione ed alla valutazione di interventi di informazione o educazione sanitaria, campagne di vaccinazione, piani di sorveglianza ambientale a livello di territorio e di strutture sanitarie, adeguatezza igienico-sanitaria di procedure produttive e/o di prestazioni di servizi, interventi di prevenzione in comunità:
aver effettuato almeno uno studio di fattibilità per la soluzione di problemi di salute di una comunità ed uno studio di fattibilità per la soluzione di problemi organizzativi di una istituzione:
avere collaborato almeno ad una valutazione di tecnologie sanitarie sotto il profilo dell’affidabilità, della sicurezza, dei rapporti costi-beneficio, costi-efficacia, costi-utilità, aspetti etici e giuridici;
aver realizzato almeno un intervento di valutazione della qualità dell’assistenza;
aver predisposto almeno due rapporti all’Autorità giudiziaria su problemi di sanità pubblica;
aver collaborato alla progettazione ed alla realizzazione di almeno un intervento di formazione di base o permanente per operatori dell’area sanitaria;
aver predisposto almeno due progetti di comunicazione con la popolazione, direttamente o attraverso i mass media, relativi a problemi o emergenze sanitarie;
avere collaborato all’organizzazione di interventi di emergenza sanitaria (reali o simulati);
avere frequentato sotto tutoraggio, per una durata da stabilire, direzioni sanitarie partecipando a tutte le relative attività:
avere frequentato sotto tutoraggio, per una durata da stabilire da parte del Consiglio della Scuola, soprattutto aziende ove sia prevalente il rischio lavorativo biologico, partecipando alle attività di prevenzione e protezione della salute operate dai locali medico competente e responsabile della sicurezza.