Presentato il soffitto trecentesco restaurato della Sala dei Baroni
L’Università degli Studi di Palermo ha presentato il soffitto trecentesco restaurato della Sala dei Baroni, al Complesso Monumentale dello Steri, sede del Rettorato.
L’incontro è stato introdotto dai saluti di Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo. Sono intervenuti Patrizia Sardina, docente di Storia Medievale, Maria Concetta Di Natale, Delegata del Rettore ai Beni culturali, Antonio Sorce, Dirigente Area Tecnica UniPa, Edoardo Solito, ditta Ares Srl. Ha concluso Paolo Inglese, Direttore del Sistema Museale di Ateneo (SiMuA).
Il soffitto ligneo della Sala dei Baroni è stato realizzato da una composita équipe di carpentieri e pittori -tra cui Cecco da Naro, Simone da Corleone e Pellegrino de Arena da Palermo- tra il 1377 e il 1380 per volere del potentissimo conte Manfredi III Chiaromonte, e malgrado le diverse funzioni cui ha assolto l'ambiente nei secoli successivi, dopo la confisca a favore del demanio regio del palazzo con tutti i suoi arredi avvenuta nel 1392 dopo la decapitazione di Andrea Chiaromonte, ha conservato in tutta la sua integrità, sotto il profilo storico-artistico, delle tecniche di esecuzione e per gli aspetti simbolico-iconografici. L'apparato figurativo gotico-cortese, una vera e propria enciclopedia del sapere medievale, comprende storie bibliche e cavalleresche, volgarizzamenti di poemi epici, iscrizioni, stemmi, droleries, inseriti in una cornice a motivi cosmateschi e stelle a otto punte che coniuga la tradizione locale alla cultura mudejar. Secondo numerosi studiosi si tratta del soffitto ligneo dipinto più grande al mondo.
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