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Presentato allo Steri il progetto 5G4ASSAC per la creazione del primo Campus 5G italiano

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Si è svolto nella Sala delle Capriate del Complesso Monumentale dello Steri l’evento di presentazione di 5G 4 A Smart Sicilian Academic Campus (5G4ASSAC), progetto finanziato dall’Unione Europea che coinvolge Università degli Studi di Palermo, in qualità di soggetto beneficiario, e Vodafone Italia, nel ruolo di coordinatore, per l’implementazione di una rete mobile (MPN) 5G nel campus universitario di Viale delle Scienze, connettendo anche il Policlinico “Paolo Giaccone” e la sede del Polo Territoriale Universitario di Trapani.

L’obiettivo è quello di fornire connettività di ultima generazione a docenti e studenti e di supportare nuovi approcci funzionali alla alta formazione universitaria e allo sviluppo di nuovi strumenti in ambito clinico.

L'evento si è aperto con gli interventi del Rettore UniPa, prof. Massimo Midiri, e del capo dell'unità “Investment in High-Capacity Networks” presso la Direzione generale per le Communications Networks, Content and Technology (DG CONNECT) dell’Unione Europea, dott. Franco Accordino, e con la presentazione del progetto e delle attività previste, a cura del prof. Salvatore Vitabile, Responsabile Scientifico di 5G4ASSAC per l’Università di Palermo, e dell'ing. Cinzia Campanella di Vodafone Italia.

I lavori sono proseguiti con un panel dal titolo “Smart Campus: impatto delle nuove tecnologie sulla formazione universitaria”. Durante la sessione sono intervenuti i proff. Ciaccio, Mazzola e Amenta, evidenziando le enormi intersezioni e ricadute del progetto con l'innovazione dei processi didattici dell’Ateneo, e i proff. Cappello, Giglia, Di Paola e La Marca, che hanno fornito dimostrazioni pratiche delle attività in corso di svolgimento in tema di didattica innovativa.

«5G4ASSAC è un progetto finanziato nell'ambito dello schema di finanziamento dei progetti infrastrutturali Connecting Europe Facilities (CEF) dell'Unione Europea, un programma che ha lo scopo di promuovere crescita, lavoro e competitività attraverso gli investimenti in infrastrutture a livello europeo - commenta il prof. Vitabile - Il progetto si inserisce, in particolare, nella sezione CEF Digital, gestita dalla European Health and Digital Executive Agency (HaDEA), ambito 5G for Smart Communities.

Vodafone Italia curerà a livello infrastrutturale lo sviluppo della connettività 5G all’interno del Campus UniPa, del Policlinico Giaccone e del Polo di Trapani, mentre l'Università di Palermo sarà coinvolta principalmente nello sviluppo dei casi d’uso, tema di particolare interesse per l'Unione Europea, che sono stati pensati per dimostrare e validare l’uso della nuova tecnologia.

Nel dettaglio sono stati previsti due principali gruppi di casi d’uso, di ambito eEducation e eHealth. Il primo gruppo si avvale della tecnologia 5G per rendere fruibili aule ibride, con studenti presenti fisicamente e connessi da remoto, aule arricchite con tecnologie immersive di realtà aumentata e aule dotati di simulatori e manichini di ultima generazione; il secondo sfrutta l'infrastruttura 5G per il trasferimento senza ritardi di sequenze di immagini mediche ultraveloce, in tempo reale e sicuro o per lo sviluppo e l’utilizzo di un sistema di supporto alle decisioni clinico per supportare il senologo nel processo di diagnosi del tumore al seno.

L’attività di formazione a diversi livelli e in diversi ambiti rappresenta una delle principiali attività istituzionali condotte dall’Università degli Studi di Palermo – prosegue il docente. Le Università, come pure le altre realtà che operano nel mondo della formazione, necessitano di una sostanziale riorganizzazione ed innovazione degli strumenti formativi per potere stare al passo con le innovazioni tecnologiche e con le richieste e aspettative degli utenti. La didattica immersiva, potenziata dalla rete 5G ad alta velocità e a bassa latenza, è la nuova frontiera di una metodologia innovativa che, esplorando e consolidando le potenzialità in ambito educativo della realtà aumentata e virtuale, addiviene a nuovi modelli di apprendimento capaci di coinvolgere tutti gli attori coinvolti».