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Presentati ad UniPa i risultati preliminari delle attività di ricerca sulla digitalizzazione dei percorsi di prevenzione primaria del Progetto DARE - Digital Lifelong Prevention

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Sono stati presentati all’Università degli Studi di Palermo i risultati preliminari delle attività di ricerca sulla digitalizzazione dei percorsi di prevenzione primaria del Progetto DARE - Digital Lifelong Prevention.

Novanta ricercatori ed esperti provenienti da diciotto tra Università pubbliche e private, IRCCS, Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, strutture sanitarie private accreditate e partner digitali, che compongono il consorzio DARE, organizzatosi in una Fondazione coordinata dall’Università degli Studi di Bologna, si sono riuniti a Palermo per condividere lo stato dell’arte e programmare le future attività dello Spoke 2 “Community-Based Digital Primary Prevention”, di cui è capofila l’Università di Palermo.

All’incontro sono intervenuti il Rettore UniPa, Massimo Midiri, l’Assessore della Salute della Regione Siciliana, Giovanna Volo, e il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, dott.ssa Maria Grazia Furnari.

«Le attività di ricerca del progetto DARE sono state concepite per avere un impatto diretto sul territorio siciliano e sulla comunità di riferimento - ha commentato il prof. Walter Mazzucco, Ordinario di Igiene Generale ed Applicata dell’Università degli Studi di Palermo e Principal Investigator dello Spoke 2 del DARE, che ha coordinato i lavori della riunione scientifica nazionale.
L’utilizzo degli strumenti digitali a supporto dei percorsi di prevenzione, si pensi ad esempio alle applicazioni sugli smartphone o di sensoristica indossabile, potrebbe ridurre le persistenti difficoltà di accesso ai percorsi di prevenzione, soprattutto da parte dei giovani e dei giovani adulti, che in ragione di uno stato di salute generale ottimale, tendono a sottovalutare l’importanza dell’aderenza a corretti stili di vita. Inoltre, grazie al contributo di competenze multidisciplinari, stiamo costruendo un sistema di interoperabilità digitale tra dati sanitari, demografici, amministrativi e ambientali, che, attraverso analisi di Intelligenza Artificiale e approcci di Big data analysis, consentirà di supportare le attività di sorveglianza epidemiologica, di risk assessment e risk profiling della popolazione generale, al fine di realizzare interventi di prevenzione community-based nei confronti della malattie trasmissibili e non trasmissibili. Per fare questo, stiamo sviluppando sinergie coi livelli istituzionali e coi portatori di interesse».

 

Lo Spoke 2, nello specifico, si propone di:

  • sviluppare strumenti digitali innovativi per favorire l’adesione della popolazione a percorsi di prevenzione primaria;
  • valorizzare ed elaborare i dati sanitari, ambientali, climatici, demografici, rendendo interoperabili i differenti sistemi informativi nell’ottica di produrre evidenze scientifiche con approccio di Big Data analysis, di machine learning, di Artificial Intelligence;
  • creare infrastrutture digitali e network di competenze digitali a sostegno del sistema salute di riferimento per i territori e le comunità locali;
  • favorire la creazione di sinergie e reti tra Università, Enti di Ricerca, Aziende Sanitarie e Ospedaliere, IRCCS, enti pubblici e soggetti privati (imprese), per la realizzazione di attività di ricerca traslazionale ed industriale applicata a sanità e salute;
  • supportare il decision-making in sanità e salute attraverso la produzione di analisi sulla capacità del Servizio Sanitario Nazionale di intercettare il bisogno di salute espresso dalle comunità e sull’efficacia dei percorsi di prevenzione.

Nell’ambito della attività del progetto DARE, sarà realizzato - in collaborazione tra Università degli Studi di Palermo, ARPA Sicilia, Università Kore di Enna e altri partner istituzionali - un centro di ricerca in digital health & prevention, supportato da una infrastruttura di High-performance computing (HPC) di ultima generazione, che sarà interconnessa con il supercomputer Leonardo.