Per gli studenti tasse più leggere. Unipa approva il regolamento
Dal prossimo anno accademico 2017/2018, le tasse universitarie, graveranno molto meno sul bilancio familiare. L’Università di Palermo ha approvato il nuovo Regolamento per la contribuzione studentesca, che per la prima volta raccoglie in un testo unico l’insieme delle norme che regolano la tassazione universitaria ed il diritto alle esenzioni per gli studenti dell'Ateneo palermitano.
“Abbiamo complessivamente ridotto la tassazione studentesca ed operato una più equilibrata redistribuzione dei contributi – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Fabrizio Micari – Sono state azzerate le tasse per le fasce di reddito più basse, livellate quelle per le fasce intermedie e lievemente incrementate quelle per le fasce alte e per i settori a più elevato costo della formazione. In particolare oltre 18mila studenti vedranno diminuite o addirittura azzerate le tasse, con una riduzione media pro capite di oltre 300 euro. D’altra parte – continua - per la rimanente popolazione studentesca è stata effettuata una rimodulazione, in funzione del reddito e della tipologia dei corsi di studio che mediamente comporta un incremento inferiore a 100 euro per studente. Con questo intervento il volume complessivo della tassazione studentesca è inferiore di 3,5 milioni rispetto all’anno passato. Con il previsto contributo ministeriale l’Ateneo otterrà il necessario equilibrio di bilancio. Sono pertanto molto soddisfatto del risultato – conclude il Rettore - e ringrazio il Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione per l’importante lavoro svolto”.
Con l’approvazione del Regolamento, che recepisce quanto previsto dalla Legge Finanziaria 2017, viene introdotto il concetto di onnicomprensività della contribuzione studentesca, che impedisce l’introduzione di nuovi tipi di tassazione e rende più agevole un confronto con la contribuzione richiesta dagli altri Atenei. Si tratta di un intervento di straordinaria importanza per il tessuto socio-economico siciliano, che garantisce l’accesso agli studi ad una più ampia percentuale di giovani appartenenti a famiglie a basso reddito. Gli interventi previsti comportano una riduzione della contribuzione studentesca che viene stimato in quasi 6 milioni di euro, principalmente a vantaggio degli studenti appartenenti a famiglie con fasce di reddito ISEE fino a 30mila euro.
Secondo le previsioni il volume complessivo della tassazione sarà poco meno di 2 milioni di euro nel 2017 e 3,5 milioni dal 2018.
Per le famiglie con reddito ISEE inferiore a 13 mila euro che si iscrivono al primo anno di un corso di laurea è prevista la “No Tax Area”. Per le stesse fasce di reddito, l'esenzione dal pagamento del contributo onnicomprensivo viene estesa anche agli iscritti agli anni successivi, fino al primo anno fuori corso, purché si sia in possesso di requisiti di merito accessibili, ossia il conseguimento nell’anno precedente di almeno 10 crediti formativi per gli iscritti al secondo anno, oppure 25 crediti per gli iscritti dal terzo anno in poi. Niente tassa di laurea anche per chi è a basso reddito. In questo modo uno studente con reddito familiare ISEE molto basso avrà la certezza di potere conseguire la laurea senza pagare alcuna contribuzione, anche nel caso in cui ci si laurei un anno in ritardo rispetto alla durata del corso di studio.
Oltre alle esenzioni, il Regolamento prevede una consistente riduzione delle tasse per gli studenti appartenenti a nuclei familiari con redditi compresi tra I 13 e i 30mila euro. Il contributo onnicomprensivo viene ridotto fino a raggiungere una quota pari al 7 per cento della parte di reddito ISEE eccedente i 13mila euro. Le riduzioni saranno estese anche agli iscritti ad anni successivi al primo fuori corso, purché con reddito ISEE inferiore a 30 mila euro ed in possesso dei requisiti di merito. Secondo quanto stimato dall'Università, ne gioveranno almeno 8mila studenti.
Novità importanti anche per i fuori sede, per i diplomati con voti non inferiori a 97, per le famiglie con più di un iscritto all’Università di Palermo, e anche per gli studenti palermitani che rientrano in sede dopo un periodo di studio in altri atenei. Allargate anche le fasce di reddito per il diritto all’esenzione di studenti per le cosiddette categorie protette.
Inoltre l'università ha in cantiere anche nuovi investimenti per quei corsi di laurea che, a fronte di una maggiore contribuzione studentesca, necessitano di un potenziamento delle dotazioni e delle infrastrutture per migliorare la qualità dei servizi.