Parole prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo
Il libro “Parole prigioniere. I graffiti delle carceri del Santo Uffizio di Palermo”, a cura di Giovanna Fiume, docente dell’Università degli studi di Palermo, e Mercedes García-Arenal, componente del gruppo di ricerca di Storia culturale del Mediterraneo del Consiglio Superiore per la Ricerca Scientifica (CSIC) di Madrid, sarà presentato martedì 4 dicembre alle 16:30 nella Sala delle Capriate del Complesso monumentale dello Steri (piazza Marina, 61).
Il volume presenta, con l’ausilio di un dettagliato dossier fotografico, gli studi condotti sui graffiti, i disegni e le iscrizioni delle carceri segrete del Santo Uffizio spagnolo in Sicilia, collocati all’interno dello Steri. Riscoperti e studiati nei primi anni del Novecento da Giuseppe Pitrè, essi rappresentano un unicum nel loro genere e una fonte straordinaria e imprevista. Le immagini sacre, le preghiere e le citazioni di salmi e testi biblici costituiscono un vero e proprio inventario delle devozioni di Età moderna del XVII secolo.
Sulle pareti del carcere sono presenti scritte in siciliano, latino, italiano, inglese ed ebraico, preghiere, citazioni di testi biblici e di salmi, notazioni sulla vita in carcere, composizioni poetiche in siciliano o italiano. Sulle mura si leggono, inoltre, nomi e cognomi, per esteso o con le sole iniziali, accompagnati spesso da una data; attraverso tali informazioni gli studiosi sono risaliti alle storie giudiziarie degli autori, conservate negli archivi madrileni, grazie alle quali è stato possibile contestualizzare e decodificare le testimonianza dei reclusi.
Seguici sui social