PRIN 2008 - Editoria e cultura di interesse ispanico in Sicilia tra Rinascimento e Barocco: catalogazione e approssimazione critica.
Editoria e cultura di interesse ispanico in Sicilia tra Rinascimento e Barocco: catalogazione e approssimazione critica
Resp. Scientifico: Assunta Polizzi
Si può dire che tutta la storia della Sicilia medievale e moderna, dall’età del Vespro (1282) fino al passaggio ai Savoia (1711), si svolga nell’orbita delle monarchie iberiche, prima aragonese e poi spagnola. Ciò significa che anche la storia culturale, oltre che economica e sociale, di Sicilia va necessariamente letta alla luce del progetto e della storia culturale, catalana e poi spagnola, che con essa convive in posizione egemone. Campo primario di osservazione è la produzione nella sede vicereale di Palermo, dove l’attività editoriale ha inizio nel 1503 e che procede senza grandi risultati fino al 1582, quando l’opera di diversi tipografi comincia ad assumere un carattere più assimilabile a quello editoriale. Già alla fine del secolo, e per tutto il successivo, tale attività subisce un forte incremento e moltiplica via via la produzione in relazione alle esigenze di un pubblico ormai avvezzo a considerare il libro strumento abituale e necessario.
Molta parte del patrimonio bibliografico relativo all’attività delineata è collocato nelle Biblioteche palermitane, ma è anche in minor parte disperso in altre biblioteche, italiane e straniere. Premesso che la catalogazione delle seicentine di Palermo manca ancora di uno studio soddisfacente, questo Gruppo di ricerca ha creato un database (catalogo digitalizzato) dei testi in lingua spagnola o di interesse spagnolo editi in Sicilia durante il Cinquecento e il Seicento. Grazie ad una convenzione tra il gruppo di ricerca e la Biblioteca Centrale Regionale de Palermo è stato possibile pubblicare nel catalogo le immagini dei frontespizi degli esemplari.