Nota biografica
Gianfranco Marrone è professore ordinario di Semiotica nell'Università di Palermo.
Delegato del Rettore allo sviluppo e al coordinamento delle attività di comunicazione dell'Ateneo, dirige il Master europeo di secondo livello sulla Cultura e la comunicazione del gusto.
Fa parte del Consiglio scientifico e del Collegio dei docenti del Dottorato SUM in Semiotica, presso l’Università di Bologna. Insegna Semiotica della percezione e dell'alimentazione nell'Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Tiene regolarmente lezioni e seminari presso diverse università italiane e straniere.
Giornalista pubblicista, collabora a diversi quotidiani e riviste. Scrive su "doppiozero" e "Alfabeta2". Dirige l’e-journal “E/C”, rivista dell’Associazione italiana di studi semiotici; fa parte del Comitato scientifico delle riviste Versus, Carte semiotiche, Lexia, Nouveaux Actes Sémiotiques, LId'O. Con Paolo Fabbri dirige la collana "Insegne" presso l'editore Mimesis di Milano, e sta nel comitato scientifico di diverse collezioni editoriali. Svolge ricerche qualitative sulla comunicazione di brand per enti pubblici e aziende private.
Lavora nel campo della sociosemiotica, occupandosi di tematiche legate alla spazialità urbana, al cibo e all’alimentazione, ai media, alla politica, alla pubblicità, al giornalismo. È interessato al rapporto tra semiotica, estetica, sensorialità e corpo. Si occupa di comunicazione, estetica, teoria e analisi letteraria dal punto di vista della filosofia del linguaggio e della teoria della significazione.
Tra i suoi scritti: Il sistema di Barthes (1994), Estetica del telegiornale (1998), C’era una volta il telefonino (1999), Corpi sociali (2001), Montalbano (2003), La Cura Ludovico (2005), Il discorso di marca (2007), L'invenzione del testo (2010), Addio alla Natura (2011), Introduzione alla semiotica del testo (2011), Ccà ddà ddocu (2011), Stupidità (2012).
Ha introdotto e tradotto in lingua italiana diverse opere di Roland Barthes e Algirdas J. Greimas.