Newsletter n.5 - luglio 2014
IN EVIDENZA
Cento donne immigrate per un anno alla Scuola di Lingua Italiana per Stranieri dell’Università di Palermo.
Tra di loro anche donne analfabete e vittime della tratta.
Entra nella fase operativa il progetto “I saperi per l’inclusione” promosso dal Dipartimento di Scienze umanistiche e dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo. Riconosciuto come meritevole dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, ha ottenuto i finanziamenti del Fondo europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi (FEI).
Nel dettaglio il progetto prevede l’avvio a partire da settembre di un corso di un anno che coinvolgerà cento donne immigrate che vivono a Palermo e in provincia. E già dalla prossima settimana partirà la selezione delle neo-studentesse che saranno individuate con la collaborazione delle comunità di migranti e delle scuole con un’elevata presenza di bambini non italofoni. Saranno infatti coinvolte le madri degli alunni dell’Istituto Comprensivo Perez - Madre Teresa di Calcutta e del Ctp La Masa - Federico II.
Il cinquanta per cento dei posti disponibili per le attività formative è destinato a vittime ed ex vittime della tratta. Uno degli obiettivi del progetto è infatti quello di accompagnare una parte delle donne partecipanti al progetto ad affrancarsi dalla condizione di schiavitù e di sfruttamento attraverso un percorso di formazione linguistica e professionale che dia loro gli strumenti necessari per integrarsi, lavorare ed essere autonome.
Oltre al corso di lingua italiana ed educazione civica, il progetto denominato “I saperi per l’inclusione” impegnerà le donne selezionate in un laboratorio di “Taglio e cucito” i cui prodotti verranno poi messi in vendita su un portale e–commerce dell’Università di Palermo e i cui proventi saranno destinati alle stesse partecipanti al progetto.
Altre attività formative saranno dedicate alla “Salute della donna e del bambino” e alla “Gestione di strutture di accoglienza”.
Obiettivo de “I saperi per l’inclusione” è anche quello di far accedere le corsiste all’esame Cils (Certificazione di Italiano come Lingua Straniera) per ottenere la certificazione di conoscenza della lingua italiana necessaria per richiedere il permesso di soggiorno. Le partecipanti seguiranno tre corsi di preparazione della Scuola, che è anche sede ufficiale dell’esame in convenzione con l’Università per Stranieri di Siena.
Il progetto permetterà anche ai figli delle donne straniere partecipanti di essere accuditi grazie al servizio di baby-sitting previsto dal progetto. Inoltre, mentre le madri studieranno in aula, un esperto di “Lettura a voce alta” leggerà racconti e favole facilitando così l’acquisizione dell’italiano anche da parte delle nuove generazioni.
Viene da Palermo il miglior relatore dell'Università cinese Sisu
Importante riconoscimento alla qualità didattica e scientifica del progetto di collaborazione fra la Sichuan International Studies University-SISU di Chongqing e l'Università di Palermo. Matteo Di Gesù, ricercatore di Letteratura italiana del Dipartimento di Scienze Umanistiche di UniPa è stato premiato dalla Università cinese con il “certificato d’onore” quale miglior relatore di tesi di laurea per il 2014, su migliaia di partecipanti. Di Gesù ha seguito l’attività di ricerca di Liu Chenzujia,studentessa dell’università cinese in residenza di studio a Palermo dove ha elaborato una tesi di laurea dal titolo “Le questioni della lingua italiana da Bembo a Pasolini”.
In una nota, la responsabile dei corsi di italiano dell'Università SISU, Yang Lin, ha voluto esprimere la sua gratitudine a Mari D’Agostino, direttrice della Scuola di Lingua italiana per Stranieri, e l’apprezzamento per il particolare impegno della Scuola nel programmare e seguire il percorso didattico e formativo degli studenti cinesi in residenza di studio a Palermo. Infatti, Liu Chenzujia ha potuto lavorare alla sua ricerca a Palermo sotto la guida del prof. Di Gesù grazie all’accordo di mobilità internazionale che la nostra Università ha siglato con la Sichuan International Studies University-SISU di Chongqing. Un accordo di collaborazione, iniziato tre anni fa e appena rinnovato, che permette ogni anno a studenti dell'Università SISU di studiare lingua e cultura italiana presso l’Università di Palermo.
Clicca qui http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Viene-da-Palermo-il-migliore-relatore-dellUniversit-cinese-Sisu-00001/ per saperne di più.
Dalle coste di Lampedusa alle aule dell'Università per studiare l'alfabeto e l'italiano
Continuano le attività della Scuola di Lingua italiana per Stranieri dell’Università di Palermo volte a favorire l'inserimento e l'integrazione dei migranti che, ogni giorno, raggiungono le nostre coste in condizioni spesso drammatiche.
Per il terzo anno consecutivo, anche in occasione della Summer School 2014 molti studenti stranieri con lo status giuridico di “minori non accompagnati” (Msna) stanno frequentando, ospiti dell'Università, i corsi intensivi di lingua e cultura italiana partecipando anche agli incontri pomeridiani e serali.
Molti di questi giovanissimi migranti sono impegnati ogni mattina non solo ad acquisire velocemente e bene una lingua completamente sconosciuta ma anche ad entrare dentro un nuovo universo: il mondo dell'alfabeto e della cultura scritta.Nei paesi da cui provengono molti di loro, infatti, la scuola è ancora un lusso per pochi. Così una percentuale assai rilevante di Msna ha un bassissimo o inesistente livello di scolarizzazione. Si tratta dunque di partire dalla scoperta delle lettere e dell’idea stessa di parola ma, nello stesso tempo, di fornire loro gli strumenti per muoversi fin dai primi giorni nella nostra lingua e cultura e per potere interagire con gli altri. È una sfida non facile ma alla quale anno dopo anno la Scuola di Italiano per Stranieri dell’Università di Palermo risponde con maggiore forza e consapevolezza collegandosi ad altre realtà europee che stanno lavorando alla costruzione di una didattica delle lingue straniere per soggetti a bassa e bassissima alfabetizzazione.
I giovani provenienti dal Bangladesh, dal Gambia, dalGhana, dalla Nigeria, dalla Costa d’Avorio, dal Mali e dall’Egitto sono inseriti in classi dove incontrano ragazzi che hanno vissuto la loro stessa esperienza, studenti universitari provenienti da tutto il mondo, adulti desiderosi di apprendere una nuova lingua e volontari stranieri di associazioni giovanili. Nelle classi e anche fuori, visitando la città e giocando a calcio, in compagnia di studenti italiani in funzione di tutor, si creano importanti “ponti” fra giovani e occasioni di crescita per tutti.
Capita quindi che durante una lezione o seduti sul prato del Foro Italico ognuno racconti la sua storia ed emergano anche frammenti del terribile viaggio affrontato per giungere in Italia. Come cerca di spiegare Maris, nigeriana di appena sedici anni, nel suo nigerian pidgin (inglese assai semplificato parlato come lingua franca nel suo paese) si è ritrovata su un'imbarcazione in cui entrava continuamente acqua. Per farsi capire si aiuta con i gesti e finge di inchinarsi per raccogliere l'acqua con un secchio. Infatti per tre giorni, durante il viaggio che dalla Libia l'ha condotta in Italia, ha lavorato incessantemente insieme agli altri passeggeri per salvare il barcone. Un barcone sovraffollato e pieno di bambini, donne e neonati come quello in cui ha viaggiato Nuhu. Diciassette anni, proveniente dal Ghana, spera adesso di poter dare finalmente spazio al suo talento. Per far capire quale sia prende in mano una matita e un foglio e dice solo “Design! Picture!”. E promette che dopo il suo viaggio “dangerous, very dangerous” non tornerà mai più nel suo paese.
Corsi
Inizia la Summer School 2014! Un viaggio alla scoperta della cucina, dell’arte, della letteratura e del teatro italiano
Vengono da paesi dell’Asia ma anche del nord Europa e, per la prima volta, hanno potuto scoprire cibi nuovi e tradizioni della cucina siciliana passeggiando per uno degli storici mercati di Palermo. Accompagnati dalla docente Miriam Mesi, gli studenti stranieri del corso intensivo di lingua italiana Summer School della Scuola ItaStra (Università di Palermo) hanno passeggiato tra le bancarelle di Ballarò. “Il mercato era un po’sporco ma mi è piaciuto molto perché è colorato e pieno di gente simpatica e disponibile – racconta Maria Trebulova, studentessa proveniente dalla Slovacchia. –È una realtà differente dalla mia e molto affascinante dove ho potuto scoprire anche cibi nuovi come il pane con la milza.” Bui Thuy Tn, studentessa vietnamita, ha invece trovato delle somiglianze tra il mercato di Palermo e quelli del suo paese. “È molto simile – commenta – ma ricco di frutta e verdura che non avevo mai visto prima. Inoltre ho assaggiato la granita al limone e presto tornerò qui per comprare le panelle e il pane con la milza.”
Non è la prima volta che la Scuola di italiano per Stranieri organizza passeggiate alla scoperta dello street food palermitano e rivolte a studenti provenienti da tutto il mondo perché, come spiega la docente Mesi, “è fondamentale, oltre alla lingua, far conoscere anche la nostra cultura culinaria e i nostri piatti più famosi. Tra questi, proprio quelli dello street food che oltre ad essere vari e buonissimi, raccontano un pezzo di storia poiché frutto di una tradizione gastronomica millenaria che ci rende unici al mondo.”
Cos’è la Summer School? Clicca qui http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Inizia-la-Summer-School-2014-Un-viaggio-alla-scoperta-della-cucina-dellarte-della-letteratura-e-del-teatro-italiano/per saperne di più!
Esami Cils a ItaStra: successo di iscrizioni. Ecco le prossime date di prove e corsi
Un successo di iscrizioni, il cinque giugno, per sostenere l’esame CILS (Certificazione di italiano come lingua straniera) presso la nostra Scuola. A sottoporsi a prove di ascolto, di strutture della comunicazione e di comprensione scritta e orale sono stati ventiquattro studenti stranieri e studenti del progetto Erasmus che hanno seguito, in precedenza, i nostri corsi di lingua italiana e i corsi di preparazione specifici per l'esame. I livelli interessati sono stati dall'A2 fino al C2.
Ormai da anni la Scuola è sede ufficiale degli esami che permettono di ottenere il prestigioso certificato rilasciato dall’Università per Stranieri di Siena, il quale rappresenta un importante documento attestante la competenza linguistica nella nostra lingua. Il certificato, inoltre, è essenziale per ottenere il permesso di soggiorno, per accedere ai corsi universitari e per entrare nel mondo del lavoro.
I prossimi esami si terranno il il 24 luglio, il 23 ottobre e il 4 dicembre e le iscrizioni devono pervenire trenta giorni prima della data fissata. Per iscrizioni, per conoscere le prossime date e per informazioni sui corsi di preparazione (che iniziano almeno un mese prima rispetto alla data dell’esame) scrivere una email all’indirizzo scuolaitalianostranieri@unipa.it con oggetto “Esame Cils.”
Italiano e dialetto, Pirandello e Camilleri: un seminario speciale per studenti tedeschi
Lo scorso 9 giugno un gruppo di studenti dell’Università di Mamburgo (Germania) è stato nostro ospite e ha potuto seguire due seminari speciali. Le lezioni, pianificate per l’occasione da tre nostri docenti, hanno infatti concentrato l’attenzione sulla storia linguistica della Sicilia, sulle differenze tra il dialetto dell’isola e l’italiano e, infine, sulle origini dell’idioletto creativo di Andrea Camilleri.
Un excursus dalle origini del dialetto, quindi, fino ai nostri giorni e sulla figura sempre più predominante nel contesto letterario e linguistico dello scrittore agrigentino. Tutto questo, però, senza dimenticare un altro illustre scrittore: Luigi Pirandello.
“Abbiamo mostrato agli studenti tedeschi – spiega il docente della Scuola Vincenzo Pinello – un’analisi sulle concordanze del registro linguistico, dello stile e del lessico tra i testi di Camilleri e la traduzione in siciliano di Pirandello del dramma di Euripide Ciclope. Infatti, in più occasioni, Camilleri ha dichiarato che il suo "strano siciliano" ha tratto ispirazione da 'U ciclopu pirandelliano.” Il secondo incontro, invece, è stato tenuto dai docenti Giuseppe Paternostro ed Egle Mocciaro che hanno portato in aula un seminario di approfondimento su "La Sicilia linguistica ieri e oggi: storia, strutture e usi." “Abbiamo fornito un quadro della storia linguistica della Sicilia e illustrato le principali caratteristiche (fonetiche, lessicali, morfologiche, sintattiche) del siciliano in rapporto al resto del romanzo e, quindi, le differenze con l'italiano – spiegano i docenti. - L'ultima parte del seminario, invece, ha affrontato il tema dell'italiano regionale e dei tratti che dal dialetto transitano nell'italiano parlato in Sicilia.”
Durante la pausa pranzo, inoltre, gli studenti stranieri hanno avuto l’occasione di conoscere anche un altro aspetto caratteristico della Sicilia, ossia la cucina e i piaceri dello “Street food”. Accompagnati presso l' “Antica Focacceria San Francesco” dalla docente Miriam Mesi, hanno potuto non solo assaporare i piatti tipici dell’arte culinaria siciliana, ma anche scoprirne la storia. Come già altre volte, infatti, l'Antica Focacceria ha gentilmente accolto gli studenti stranieri della Scuola con una interessantissima spiegazione sulle origini del locale e sulle tradizioni della cucina “da strada” palermitana.
Guarda le foto.
Formazione
Due studentesse del Master di II livello in Polonia per insegnare italiano a universitari e Rom
Chiara Tiranno e Laura Di Benedetto concluderanno il Master di II livello in "Teoria, Progettazione e Didattica dell' Italiano come Lingua Seconda e Straniera" a settembre. E prima che il percorso formativo si concluda, rientreranno dal loro tirocinio all’estero che le impegnerà per tre mesi con la sperimentazione sul campo di tutto ciò che hanno appreso in aula.
Infatti l’obiettivo del Master (organizzato dal Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Palermo in collaborazione con la nostra Scuola) è quello di formare docenti altamente specializzati nell’insegnamento dell’italiano come lingua straniera e lingua seconda.
E quale migliore occasione formativa può esserci oltre a quella di svolgere un tirocinio all’estero, impartendo lezioni di lingua italiana a studenti universitari in partenza per l’Italia, a docenti di dipartimento e a bambini Rom?
Così Chiara e Laura, prima di concludere il loro master, hanno iniziato a mandare domande per svolgere un tirocinio in tutta Europa, sia presso Istituti italiani di Cultura sia presso sedi della Società Dante Alighieri e, tra le risposte positive ricevute, hanno scelto di trascorrere tre mesi a Breslavia, nella sede della Società Dante Alighieri. Le loro lezioni si svolgeranno principalmente all’interno del Dipartimento di Studi Classici Mediterranei e Orientali dell’Università della città.
“Le nostre lezioni saranno principalmente indirizzate agli studenti del dipartimento in partenza per svolgere il progetto Erasmus in Italia – spiegano Chiara e Laura. – Ma le nostre lezioni, sia di livello principiante che avanzato, saranno aperte anche a dottorandi e a dipendenti dello stesso dipartimento. Infine, ma non meno importante, i corsi di lingua saranno indirizzati anche a bambini Rom grazie alla collaborazione con le associazioni Krzywy Komin e Monar. Quest’ultima, in particolare, si occupa del recupero e dell’inserimento degli adolescenti con problemi familiari o di dipendenza. È prevista anche una collaborazione con associazioni del territorio che promuovono manifestazioni culturali.”
Leggi la versione integrale dell’intervista – http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Formazione-ItaStra---Due-studenti-del-Master-in-Polonia.-Un-tirocinio-allestero-per-insegnare-italiano-a-universitari-e-Rom-00001/
Leggi le altre interviste:
Filo diretto tra master e mondo del lavoro. Marzia Bagnasco racconta la sua esperienza in Sicilia e in Olanda
http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Filo-diretto-tra-Master-e-mondo-del-lavoro.-Marzia-Bagnasco-racconta-della-sua-esperienza-in-Sicilia-e-in-Olanda/
Dalla Serbia a Palermo per studiare didattica dell'italiano come L2/LS
http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Dalla-Serbia-a-Palermo-per-studiare-didattica-dellitaliano-come-L2-LS-00001/
Lezioni di italiano a minori migranti. "Emozionano quando imparano a leggere e a scrivere"
http://portale.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Lezioni-di-italiano-a-minori-emigranti-Emozionano-quando-imparano-a-leggere-e-scrivere-00001/
Progetti di mobilità internazionale
Sisu: cinque studentesse si laureano in videoconferenza con tesi in lingua italiana
Dal mercato dell'auto a quello del vino, dalla rivoluzione fallita cantata da De Andrè ai cinesi di seconda generazione presenti a Palermo. Sono questi gli argomenti scelti per le loro tesi di laurea dalle cinque studentesse della Sichuan International Studies University di Chongqing (Cina) che hanno trascorso un periodo di studio presso l'Università di Palermo e la Scuola di Lingua italiana per Stranieri grazie ad un accordo stipulato con l'Università cinese. (Per saperne di più sull'accordo clicca qui http://portale.unipa.it/MOBILIT-Laurea-per-cinque-studentesse-dellUniversit-cinese-SISU-adottate-da-Unipa/). Proprio durante questo periodo a Palermo hanno scritto le loro tesi di laurea. E il 15 maggio, dopo un lungo periodo di studio, è arrivato finalmente il momento della tanto attesa laurea. Con una videoconferenza le studentesse hanno potuto esporre la loro tesi alla commissione formata da docenti cinesi insediata presso l’Università SISU e ai relatori collegati da Palermo in videoconferenza.
Abbiamo posto qualche domanda alle neo laureate per conoscere più da vicino gli argomenti trattati nelle loro tesi – per leggere l’intervista integrale clicca qui http://workplace.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Dagli-immigrati-cinesi-di-seconda-generazione-a-De-Andr.-Italia-e-Cina-a-confronto-con-la-laurea-di-cinque-studentesse-della-Sisu/
Torna il progetto Marco Polo
Nuove opportunità per gli studenti cinesi che vogliono studiare a Palermo per raggiungere il livello di conoscenza in lingua italiana che permette l’iscrizione in una università italiana. Infatti la Scuola avvierà anche nel 2014 il Progetto Marco Polo. Si tratta di un corso speciale di lingua e cultura italiana che permetterà agli studenti di sostenere un esame finale presso la nostra Scuola così da essere esonerati dalla prova nazionale di italiano. Subito dopo questo esame, infatti, lo studente potrà procedere con le pratiche di immatricolazione in Italia senza dover tornare in Cina.
Un’opportunità preziosa per i futuri universitari se si considera che i nostri corsi saranno tenuti da docenti che hanno già avuto esperienza di insegnamento della lingua italiana a studenti sinofoni sia nella nostra sede (nei precedenti programmi Marco Polo) sia direttamente in Cina. Diversi docenti Itastra hanno infatti trascorso un periodo di lavoro a Chongquing, nella prestigiosa università Sisu, grazie ad un progetto di scambio stipulato nel 2011. Progetto che, inoltre, ha permesso a diversi studenti dell’Ateneo di Palermo di perfezionare la conoscenza della lingua cinese nello stesso Ateneo cinese convenzionato e a studenti Sisu di trascorrere un periodo di studi a Palermo. Numerose classi di studenti cinesi sono state attivate dal 2011 ad oggi presso la nostra Scuola, con percorsi formativi speciali che comprendono numerosi project work realizzati con il supporto di tutor, di studenti cioè della Facoltà di Lettere di Palermo che seguono da vicino il lavoro di ricerca linguistico e culturale degli studenti coinvolti.
Perché scegliere ItaStra per il progetto Marco Polo?
Anna Yan Li racconta la sua esperienza
Anna Yan Li è la protagonista del project work “Mi piace il cibo siciliano” (guarda il video), realizzato insieme ad una nostra tutor durante il suo periodo di studio nell’ambito del progetto Marco Polo.
Adesso, dopo aver finito il corso di lingua e cultura italiana, studia Scienze del Turismo presso la Facoltà di Economia dell’Università di Palermo. “Mi sono trovata molto bene con la scuola ItaStra – racconta Anna in una intervista – e Palermo mi piace molto. La gente è socievole, simpatica, molto disponibile e ho anche trovato molti amici. Ho realizzato il project work dopo quattro mesi dall’inizio del progetto Marco Polo perché sia io che la mia tutor tirocinante, Simona, adoriamo cucinare. In questo modo ho scoperto non solo molte ricette, ma anche molti cibi che non esistono in Cina. Ho potuto realizzare il lavoro grazie alla bravura dei docenti che dividono il corso in due parti: grammatica e ascolto – conversazione. Inoltre le classi non sono mai molto piene, e questo per noi studenti è ottimo perché riusciamo ad essere più seguiti.”
Delegazione dell'Università turca di Aksaray a ItaStra
Il 18 giugno abbiamo ricevuto una delegazione di studenti e funzionari dell'Università turca di Aksaray, capoluogo della regione dell'Anatolia Centrale, per un Erasmus staff week promosso dal Ceipes, organizzazione no-profit con cui la Scuola intrattiene da diversi anni rapporti di collaborazione per la formazione linguistica dei suoi operatori stranieri (partecipanti al Servizio Volontario Europeo, ai progetti Leonardo ecc.). Di seguito un resoconto della visita che riceviamo e volentieri pubblichiamo.
“Dal 15 al 21 giugno il CEIPES, Centro Internazionale per la Promozione dell’Educazione e lo Sviluppo, ha ospitato una delegazione proveniente dalla Aksaray University nella splendida Anatolia, Turchia. L’incontro ha rappresentato una bellissima occasione di scambio, condivisione e divertimento. Il gruppo ha avuto modo di conoscere il sistema universitario italiano visitando le sedi istituzionali dell’Ateneo palermitano, in particolare il Rettorato e l’Ufficio per le Relazioni Internazionali di Palazzo Chiaramonte-Steri e la Scuola di Lingua italiana per Stranieri nella sede dello storico ex-convento di Sant’Antonino.
Gli ospiti, tra cui numerosi studenti e un membro dell’Ufficio per le Relazioni Internazionali dell’Ateneo turco, sono rimasti molto colpiti dalla varietà di corsi di lingua e cultura italiana che la Scuola mette a disposizione degli studenti stranieri, dalla modernità della struttura e dalla solida organizzazione generale. Hanno inoltre molto apprezzato il fatto che alla base della pratica didattica che si svolge quotidianamente dentro le aule della Scuola, vi sia un intenso e articolato lavoro di formazione e ricerca che coinvolge docenti esperti, futuri docenti e giovani tutor-tirocinanti di madrelingua italiana, i quali affiancano gli studenti stranieri sia dentro che fuori dall’aula.
La visita è stata occasione per creare relazioni di lunga durata con i rappresentanti dell’Università turca. Ci siamo ripromessi di continuare la nostra collaborazione anche in futuro con l’obiettivo di promuovere un accordo Erasmus fra l’Università di Palermo e quella di Aksaray, che speriamo di concretizzare entro l’anno e che darà la possibilità a studenti dei due Atenei di approfondire la conoscenza di nuove culture ed allargare i propri orizzonti culturali.”
Progetti per l'integrazione
Calcio e antirazzismo: ItaStra scende in campo
Anche quest'anno la Scuola non è mancata all'ormai consueto appuntamento con Mediterraneo Antirazzista, il torneo di calcio che vuole diffondere un massaggio di solidarietà e che punta a promuove le relazioni interculturali tra le diverse componenti etniche della città.
Accompagnati dai docenti della Scuola, dieci studenti con lo status giuridico di "minori non accompagnati" e provenienti da paesi come Mali, Gambia, Senegal, Bangladesh ed Egitto sono scesi in campo per dare un calcio al razzismo e (nonostante lo spirito non agonistico della manifestazione) hanno raggiunto un ottimo risultato: il terzo punteggio più alto.
Ma non è solo in occasione di Mediterraneo Antirazzista che la Scuola promuove attività calcistiche per i propri studenti. Infatti, inizialmente, all'interno dei corsi di lingua italiana, venivano organizzati momenti dedicati allo sport con lo scopo di creare un momento di pausa piacevole e ricreativo. Ciò ha permesso di comprendereche il calcio è qualcosa di più. " Abbiamo notato come, in campo, lee personalità di ciascuno venivano fuori con forza. Da qui si riconoscevano i tratti caratteriali di ciascuno. E tutti si sentivano più a proprio agio. Tutti ci sentivamo uguali. Noi e loro, loro tra di loro - racconta il docente della Scuola, Marcello Amoruso, coordinatore del progetto dedicato ai minori stranieri non accompagnati.- La lingua non aveva alcuna importanza, la provenienza nemmeno. Ognuno acquisiva una identità forte che si affermava nell'area di un rettangolo. Ci accorgevamo che il calcio era un nuovo veicolo di comunicazione, che sembrava non avere filtri, né ostacoli."
ItaStra alla Summer School “Differenze ed identità plurali”
Per il secondo anno ItaStra ha promosso insieme al Dottorato di Ricerca in "Studi letterari, filologici e linguistici" delle Università di Palermo e di Catania, al Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Palermo e al Sicilia Queer Film Fest la Summer School "Differenze ed identità plurali." Il tema di questa edizione, svoltasi dal 3 all'8 giugno ai Canzieri Culturali alla Zisa, è stato "Corpi, linguaggi, culture."
Clicca qui http://workplace.unipa.it/strutture/scuolaitalianastranieri/Torna-la-Summer-School-Differenze-e-identit-plurali---3-8-giugno-2014-00002/ per saperne di più sull'edizione 2014