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Memoria Scientiae

7-ott-2024

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Docente responsabile: Prof.ssa Rosa Rita Marchese

Memoria scientiae si propone come una giornata di studio dal taglio interdisciplinare, con cadenza biennale. L’obiettivo che periodicamente viene perseguito è quello di studiare i testi e autori latini nella prospettiva della storia della scienza e delle idee e, nell’ottica della ricezione, analizzare i riusi dell’antico nella scienza moderna e contemporanea. L’ambito di destinazione non è esclusivamente quello accademico: l’intenzione è anche quella di promuovere proposte di ridefinizione del canone di insegnamento del latino nella scuola secondaria superiore e in particolare nei licei scientifici, e di valorizzare la circolazione paritaria delle idee tra università e scuola. Per questa ragione, ogni convegno è strutturato in modo in esso che trovino spazio, per dialogare tra loro,sia voci autorevoli di studiosi che lavorano in istituzioni universitarie e di ricerca sia iniziative di didattica e di formazione sviluppate nell’ambito di Licei e Istituti di istruzione secondaria.
Ente promotore è il Liceo scientifico statale S. Cannizzaro di Palermo (referente prof. Pietro Li Causi), con il patrocinio del Dipartimento di Scienze Umanistiche (referente prof. Rosa Rita Marchese). La cornice in cui le iniziative si inseriscono è quella di Esperienza Insegna, festival cittadino della scienza organizzato a Palermo dall’Associazione Palermo Scienza.

Memoria Scientiae 2023. La chimica dell’arte: per un approccio ‘eco-critico’ all’ultima sezione della Naturalis historia di Plinio il Vecchio”

A cura di Pietro Li Causi (Liceo Scientifico “S. Cannizzaro”) e Rosa Rita Marchese (Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi di Palermo). In collaborazione con l’Associazione Palermoscienza
esperienzaInsegna 2023 - Polididattico dell’Università di Palermo - 15 febbraio 2023
I libri finali della Naturalis historia di Plinio il Vecchio sono dedicati ai minerali, ai metalli, alle gemme e alle loro applicazioni.
Larga parte di queste applicazioni è destinata alla produzione artistica, che rende l’uomo artefice e demiurgo, e proprio per questo imitatore della Natura, ovvero di quella divinità immanente che governa e plasma il cosmo e che con il cosmo stesso si identifica.
La critica ottocentesca, in passato, ha visto in Plinio un mero compilatore, che si limitava a raccogliere notizie e idee altrui. Da tempo, però, gli orientamenti sono mutati: è adesso possibile, infatti, leggere la sua opera-mondo con mente sgombra e porre ad essa nuove domande: quale idea di materia viene sviluppata, sia pure surrettiziamente, nei libri finali dell’enciclopedia pliniana? Cosa significa, inoltre, per Plinio ‘trasmettere’ la natura ai suoi lettori, e quali sono le implicazioni della conoscenza e della sua costruzione in termini epistemologici, ideologici, sociali?
L’idea che la natura possa essere ‘manipolata’ e modificata è, come è noto, alla base della chimica moderna.
Ma cosa significa per Plinio ‘manipolare’ la natura? Quali sono le implicazioni morali delle pratiche umane sul mondo che si evincono dai giudizi espressi all’interno dell’opera?
In altre parole, è possibile leggere in chiave eco-critica la Naturalis historia? Ci sono tracce di un pensiero ecosistemico e ambientalista ante litteram in questa summa monumentale dei saperi di età flavia?
Programma 2023

Memoria Scientiae 2021 - Primordia rerum. Memorie dell’antico nella scienza moderna e contemporanea

Il racconto che fa Primo Levi della propria convivenza con la chimica, in opere come Il sistema periodico, è fitto di citazioni del De rerum natura lucreziano e di altri autori e pensatori antichi. L’origine della specie di Darwin inizia con un esergo in cui si cita Aristotele, che cita a sua volta Empedocle. Lucrezio ha fatto parte del bagaglio culturale di Lavoisier, e la chimica contemporanea è figlia delle esperienze degli alchimisti antichi più di quanto i manuali scolastici non vogliano ammettere. La storia della scienza moderna e contemporanea è anche una storia della ricezione dell’antico. A partire da alcuni esempi chiave, tasselli di questa storia saranno raccontati nel corso di Memoria scientiae 2021. Sotto il titolo di Primordia rerum. Memorie dell’antico nella scienza moderna e contemporanea, tra il 26 febbraio e il 26 marzo 2021 si svolgerà sulla piattaforma Teams un ciclo di seminari in cui agli interventi dei relatori segue un momento strutturato di discussione affidato alle voci di studenti di scuole secondarie superiori e di studenti universitari. Memoria scientiae rinnova la sua formula e consolida il suo spirito di laboratorio permanente di riflessione scientifica, promozione di rinnovamento nei canoni disciplinari e occasione di formazione per docenti e studenti delle scuole secondarie. L’iniziativa, promossa dal Liceo Scientifico Statale “S. Cannizzaro” di Palermo in sinergia con l’associazione “Palermoscienza”, si pone anche quest’anno sotto il patrocinio dell’Ateneo di Palermo e dei Dipartimenti di Scienze Umanistiche e Culture e società.
Programma 2021

Memoria scientiae 2019 - Crescere/svilupparsi. Teorie biologiche e mediche, storia sociale e rappresentazioni letterarie e culturali nel mondo antico e contemporaneo (e buone pratiche a scuola)

Le scienze della vita hanno offerto e continuano a offrire un fondamentale contributo nell’analizzare, classificare e interpretare i processi della crescita e dello sviluppo degli organismi viventi, impegnandosi a tal fine in un continuo sforzo di calibratura di metodi, strumenti e prospettive epistemologiche messi in gioco. L’intreccio tra l’osservazione di come si cresce e come si descrive la crescita appare anche un filtro efficace per la lettura del mondo, ed è qui che la strada della ricerca scientifica incontra la riflessione delle discipline umanistiche, come la storia della civiltà e della letteratura greca e latina, la storia del pensiero scientifico e filosofico, l’antropologia. Tra teorie, forme di rappresentazione e logiche del passato e del presente, le distanze appaiono significative: esplorare questa distanza significa recuperare in pieno il significato della nostra diversità, ma nello stesso tempo individuare una straordinaria consonanza.
Programma 2019