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Le celebrazioni per i 50 anni della Vucciria di Renato Guttuso. Il nuovo volto dei Musei UniPa, l’inaugurazione della scala disegnata da Carlo Scarpa

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È la tela più iconica di Palermo, il dipinto che nell’immaginario collettivo ha raccontato sempre la città. Donata dallo stesso Renato Guttuso all’Università di Palermo pochi mesi dopo averlo completata, nel 1974, La Vucciria è sempre rimasta allo Steri, da due anni esposta in una sala immersiva che le è completamente dedicata. Per festeggiare il suo primo mezzo secolo, è stata costruita una narrazione “orizzontale” su più livelli, in quattro giornate con una lunga Notte Bianca dedicata alla tela. Ma non si tratta dell’unica novità dello Steri: è stata infatti appena completata la famosa “scala” che Carlo Scarpa progettò a fine anni ’70. La “mano” è quella dell’allora giovane collaboratore del grande architetto, Fabio Lombardo, che ha lavorato sui disegni e l’idea progettuale di Scarpa. Ed è pronto anche il nuovo volto dei Musei dell’Università di Palermo, realizzato dall’art director Alessandro Fiore.

"Cinquanta anni fa Renato Guttuso completava La Vucciria, autentica icona rappresentativa di Palermo, poi donata al nostro Ateneo e custodita allo Steri in un suggestivo allestimento - spiega il Rettore Massimo Midiri - Sempre negli anni '70 questo meraviglioso sito storico, tra i luoghi simbolo della città, ha attraversato un periodo di profondo rinnovamento con importanti interventi di restauro. Celebrare questo anniversario insieme all'inaugurazione della rinnovata scala progettata da Carlo Scarpa è sicuramente un importante momento per la realtà culturale, artistica e storica del nostro territorio. A ciò si aggiunge la nuova identità visiva dei Musei di UniPa, che ben rappresenta una realtà consolidata, vero e proprio 'ecosistema' strumento di valorizzazione delle sue collezioni e potente attrattore culturale di una fruizione locale, regionale, nazionale e internazionale".

La scala progettata da Carlo Scarpa fa parte di uno spazio abbastanza controverso di cui si sta ancora cercando di individuare il disegno originario: sulla facciata principale di palazzo Chiaromonte su piazza Marina, si apre infatti un portone che introduce alla fabbrica trecentesca. Qui Carlo Scarpa ideò uno spazio di raccordo che ha una visuale del ficus di piazza Marina e, dall’altro lato, della stupenda corte interna dello Steri. “Non è facile intervenire sui lavori di Carlo Scarpa, la cui finezza lo fa collocare oggi fra i dieci più grandi architetti del ‘900 al mondo – spiega Michelangelo Gruttadauria, presidente del Sistema Museale di Ateneo – La valorizzazione di questo luogo unico, e del patrimonio museale dell’Ateneo, avviene anche con la presentazione del nuovo marchio del Sistema Museale e con le attività di public engagement per i cinquant’anni della Vucciria di Guttuso”.

Negli anni ’70 l’architetto Roberto Calandra fu incaricato del restauro e chiamò Carlo Scarpa per progettare questo vano vuoto che rappresenta il luogo di congiunzione fra diversi ambienti e differenti quote, e con gli uffici del contiguo palazzo Abatelli attraverso la sala Terrana. Scarpa lo risolse in maniera geniale, creando uno dei suoi luoghi più iconici. Compresa la famosa scala sulla quale, nel 2008, per motivi di sicurezza, furono installati parapetti in vetro che, se da un lato non rispecchiavano la visione di Carlo Scarpa, dall’altro erano ormai opachi e graffiati. A Fabio Lombardo, allora giovane collaboratore dell’architetto, e al figlio di Scarpa, Tobia, è stato affidato il progetto di un nuovo parapetto, oggi completato e pronto per essere presentato. È stato rimosso il vetro e restituito l’originario progetto di Carlo Scarpa “pulito” e alleggerito nel suo rapporto pieno/vuoto; il parapetto oggi è in acciaio trafilato a freddo e trattato a 180 °C con particolari vernici, con elementi in metallo e legno (materiali cari a Scarpa), e boccole in ottone, acciaio inox e acciaio brunito. Il parapetto è stato realizzato a Venezia dalle officine Zanon, storici fabbri che hanno lavorato con Carlo Scarpa e montato personalmente da Francesco Zanon.

 

Il nuovo volto dei Musei UniPa
“Il nuovo nome dei Musei dell’Università di Palermo – dice Laura Anello, Soprintendente artistico ai Musei dell’Università – è quello di Unipa Heritage, una sigla che indica preziosità e valore e che si accompagna a una nuova identità grafica, frutto di un lungo e accurato lavoro su ogni luogo, per cui ringrazio l’art director Alessandro Fiore e tutti i responsabili dei musei che hanno collaborato. È stato realizzato un diverso logo per ogni museo all’interno di un’identità grafica unica e coordinata, perché ogni tesoro dell’Università è parte di una meravigliosa galassia di bellezza e di conoscenza che va unitariamente promossa e comunicata”.

 

I cinquanta anni de La Vucciria di Renato Guttuso
Cinquant’anni fa nello studio di Velate, Renato Guttuso dipinse La Vucciria, la tela che forse più di tutte ha fermato nell’immaginario collettivo, il mercato palermitano come luogo di tradizioni, comunità, frenetica attività. La Vucciria venne donata dal pittore all’Università di Palermo in occasione della riapertura dello Steri, appena restaurato. Due anni fa è stata allestita una sala immersiva esclusivamente dedicata alla tela. I suoi primi cinquant’anni offrono lo spunto per una narrazione orizzontale con linguaggi diversi, parte di un progetto dell’Università e del Sistema museale di Ateneo con CoopCulture, dal 19 al 22 dicembre. “La sinergia pubblico-privata con l’università per la quale CoopCulture ha l’onore di gestire i servizi rivolti al pubblico, sia dello Steri che dell’Orto Botanico, ci consente di impegnarci nella valorizzazione di questi luoghi. E in questa ottica si inserisce il progetto sulla Vucciria, che vedrà una migliore offerta per il pubblico, valorizzando anche il Museo Guttuso di Bagheria; e una quattro giorni di eventi per celebrare il cinquantenario con la città” spiega Masino Lombardo, regional manager di CoopCulture Sicilia. Previste visite tematiche condotte da esperti, visite autoriali, performance, talk, laboratori didattici per bambini, e una “notte bianca” per celebrare l’opera iconica della società palermitana e del suo divenire storico. E una speciale convenzione fra SiMuA, Comune di Bagheria e CoopCulture, per visitare con un unico biglietto, il museo Guttuso di Villa Cattolica a Bagheria, e La Vucciria allo Steri.