Le T.I.C. a supporto della diagnosi delle Malattie Autoimmuni: un ponte tra medicina, fisica e informatica
La comunità scientifica concorda sulla necessità di migliorare i metodi di diagnosi delle malattie autoimmuni e sull'importanza dell'approccio multidisciplinare e collaborativo per raggiungere questo obiettivo. La determinazione è venuta a seguito di un workshop svoltosi allo Steri lo scorso 17 novembre su “Le T.I.C. a supporto della diagnosi delle Malattie Autoimmuni: un ponte tra medicina, fisica e informatica”.
Il meeting ha favorito gli incontri tra esperti di diversi settori che collaborano per migliorare la diagnosi delle malattie autoimmuni attraverso l'utilizzo di tecniche informatiche e di comunicazione.
Durante il workshop sono stati presentati inoltre i risultati del progetto transfrontaliero A.I.D.A., progetto strategico tra Italia e Tunisia di cui l’Università di Palermo è capofila: un modello di interazione interdisciplinare.
Il progetto A.I.D.A. (acronimo francese di “Diagnosi Assistita da Computer per le Malattie Autoimmuni”) ha tra i suoi obiettivi principali il miglioramento degli studi e della diagnosi delle malattie autoimmuni (quali per esempio il diabete e la celiachia) attraverso l’applicazione di tecnologie informatiche d’avanguardia sviluppate dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Fisica e Chimica coordinato dal prof. Giuseppe Raso.
Partner prestigiosi del progetto sono l’Istituto Pasteur di Tunisi, l’Ospedale Charles Nicolle di Tunisi, l’Università El Manar di Tunisi e il Ministero alla Sanità della Tunisia. Dal lato italiano i partner sono l’Università di Palermo (capofila del progetto), l’Assessorato Regionale alla Sanità, l’ASP di Trapani e la provincia di Agrigento. Collaborano inoltre al progetto gli Ospedali Buccheri la Ferla e Civico di Palermo, l’Ospedale di Sciacca, l’Ospedale Ariana e il Biotecnopolo Sidi Thabet di Tunisi.
Il progetto A.I.D.A. ha raccolto più di 22.000 metadati con refertazione medica del test IFI per la diagnosi delle Malattie autoimmuni, il che costituisce il più grande database pubblico IFI del mondo. Sono stati già eseguiti su tale database alcuni test che hanno dimostrato come il CAD (Computer Aided Detection) sviluppato da CyclopusCAD srl (spinoff dell’Università di Palermo), contribuisca sensibilmente al miglioramento delle performance diagnostiche in tale ambito. È stata inoltre creata a Tunisi la start-up “One Management” che si occuperà di supportare la commercializzazione del prodotto CAD e di creare nuovi prodotti informatici, utili e specifici per il mercato biomedico nord africano. Tutti i partner, istituzionali e non, concordano nel considerare il progetto A.I.D.A., finanziato dalla EU con 1.530.000 euro, come un progetto strategico di riferimento in ambito sanitario tra la Sicilia e il Maghreb. Il progetto è stato inoltre l’occasione per scambi scientifici e programmatici tra la nostra Università e l’Università EL Manar.