Lagalla al Quirinale lancia a Mattarella un Sos sull’emigrazione intellettuale
Il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme con gli organi di governo dell’Ateneo: il Senato accademico e il Consiglio di amministrazione. Un’udienza concessa in conclusione del mandato di Lagalla (che il 31 ottobre prossimo passerà le consegne al suo successore, Fabrizio Micari) e durante la quale il rettore ha consegnato al Capo dello Stato la medaglia di benemerito dell’Ateneo.
Sergio Mattarella è stato a lungo docente nell’allora facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Palermo: prima assistente di Diritto parlamentare, poi professore di Diritto costituzionale. Da Lagalla un appello a sostenere il sistema universitario meridionale, “che assolve a una strategica funzione nel Mezzogiorno d’Italia dove si rilevano, come è noto, drammatici ritardi di sviluppo, elevati livelli di disoccupazione e perduranti segni di insidiosa vitalità della corruzione e della malavita organizzata”. E un allarme sul “preoccupante e costante processo di desertificazione del capitale umano che, attraverso una nuova e ulteriore stagione della migrazione intellettuale, è destinato, se non corretto, a influire drammaticamente sul futuro e sulla capacità di innovazione e di virtuosa competitività delle nostre regioni”.
Proprio delle sorti del Sud si è parlato durante l’udienza. Lagalla ha chiesto “ulteriori segni di organico intervento da parte dello Stato” e ha puntato il dito contro “il complessivo sottofinanziamento dell’istruzione universitaria e della ricerca”.
Il rettore ha infine fatto il bilancio del suo mandato e delle scelte “che hanno riguardato gli equilibri di bilancio, una profonda revisione dell’organizzazione dipartimentale e della governance, un’accresciuta capacità di reperimento di risorse derivanti dall’utilizzazione di fondi comunitari e nazionali destinati alla ricerca, il convinto potenziamento dell’incubatore d’impresa e della connesse iniziative di start-up, un forte impulso ai processi di mobilità studentesca e di internazionalizzazione della conoscenza”.
Durante l’udienza è intervenuto anche il rappresentante degli studenti in Consiglio di Amministrazione, Angelo Nuzzo. Nel suo intervento ha parlato del sottofinanziamento del sistema universitario e delle responsabilità regionali, “tra degrado della formazione professionale e scomparsa di politiche minime in tema di diritto allo studio”. E dell’importanza della partecipazione democratica e del ruolo degli studenti “per rilanciare un’azione concreta di garanzia dei dettami costituzionali”.