Laboratorio di Riferimento Regionale per la sorveglianza epidemiologica, l'isolamento e la genotipizzazione virale del morbillo e della rosolia congenita
D.A. n°531/12 del 19/3/2012 - Assessorato della Salute - Regione Siciliana
REFERENTE SCIENTIFICO: Dott. Fabio Tramuto
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OBIETTIVI
Il morbillo e la rosolia sono malattie virali contagiose, prevenibili con la vaccinazione, per le quali l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fissato l’eliminazione, tra gli obiettivi per la Regione Europea.
In Italia è stato approvato il Piano Nazionale per l’Eliminazione del Morbillo e della Rosolia Congenita (PNEMoRc) che, accanto alle misure mirate ad incrementare le coperture vaccinali, sottolinea l’importanza della sorveglianza nel raggiungimento degli obiettivi di eliminazione, tra cui:
- individuare i casi sporadici ed i focolai;
- assicurare una corretta gestione dei casi e dei contatti;
- identificare i gruppi di popolazione a rischio;
- monitorare l’incidenza delle malattie e la circolazione dei genotipi virali.
NOTIFICA DI MALATTIA INFETTIVA
Morbillo e Rosolia sono soggetti a notifica obbligatoria e rientrano nelle malattie di classe II. Il nuovo sistema di sorveglianza prevede che il medico segnali, entro 12 ore, ogni caso sospetto di morbillo o di rosolia all’ASP di competenza.
Scheda di denuncia obbligatoria di malattia infettiva - Classe II
Circolare Ministero SanitaÌ€ 13 febbraio 1987 n°5
Scheda di Sorveglianza Integrata Morbillo–Rosolia - Allegato 1 - Circolare 12 Novembre 2018
Schede di notifica di caso sospetto di rosolia in gravidanza o di sindrome/infezione da rosolia congenita
ed
DEFINIZIONE CLINICA DI CASO SOSPETTO
Morbillo. Qualsiasi persona che presenti febbre, esantema maculopapulare ed almeno una delle tre seguenti manifestazioni: tosse, coriza, congiuntivite.
Rosolia. Qualsiasi persona che presenti esantema maculopapulare generalizzato ed almeno una delle cinque seguenti manifestazioni: adenopatia cervicale, adenopatia suboccipitale, adenopatia retroauricolare, artralgia, artrite.
Rosolia congenita.
CAMPIONE BIOLOGICO DI RIFERIMENTO
Per ricerca, isolamento e tipizzazione virale: tampone faringeo, campione estemporaneo di urine della mattina (contenitore per urinocoltura: 10-50 ml) .
Per ricerca sierica di immunoglobuline specifiche: campione di sangue capillare (spot su carta bibula) o venoso (provetta asciutta - tappo rosso).
Effettuare la raccolta dei campioni entro il 7° giorno dall’esordio dell’esantema e mantenerli refrigerati a +4°C fino alla consegna al laboratorio.
Allegato 4 - Istruzioni per la raccolta campioni e scheda per l’invio al laboratori
e
Allegato 6 - Decreto Ministero Salute 20/2/2013