L'Università e la relazione con la disabilità - Corso di formazione destinato al PTA dell'Università degli Studi di Palermo
Il rapporto “Disabilità, Dsa e accesso alla formazione universitaria” dell’ANVUR e del CNUDD mostra come, nell’A.A. 2019/2020, soltanto il 2% degli studenti con disabilità e con disturbi dell’apprendimento si sia immatricolato negli atenei italiani.
Solo 446 studenti, poi, ha avviato attività di ricerca post-laurea. Dato che appare ancor più sconfortante se si considera che le persone con disabilità sono circa il 5,2% della popolazione italiana. Stringendo ancora di più il focus negli anni accademici 2019/2020 e 2020-2021 l’Università di Palermo ha registrato 575 iscritti.
“Si tratta di dati che dimostrano che gli Atenei devono programmare interventi diversificati in una ottica di maggiore accessibilità e inclusività” – afferma il Rettore, prof. Massimo Midiri.
In questo scenario si inscrive il percorso formativo “L’università e la relazione con la disabilità”, che nasce con l’obiettivo di “formare, informare e sensibilizzare il personale tecnico-amministrativo”, considerato parte integrante di un sistema in grado di promuovere una cultura dell’accoglienza e dell’accettazione che riguarda l’intera comunità universitaria” - sottolinea il Direttore Generale, dott. Antonio Romeo.
Il contesto ambientale che include fattori fisici, sociali e relazionali è in grado fungere da facilitatore e, quindi, di incoraggiare l’espressione delle potenzialità. Sapere individuare la presenza di facilitatori o barriere nel nostro contesto rappresenta il punto di partenza per rimuovere le diseguaglianze nei confronti di questi studenti e prevenire eventuali situazioni di disparità.
“L’obiettivo che s’intende raggiungere con il corso di formazione che prenderà il via nei prossimi giorni – continua il Rettore – è quello di promuovere ambienti favorevoli e facilitanti in grado di garantire le pari opportunità e spazi nei quali tutti, a prescindere dalla loro diversità funzionale, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale”.
Il corso solleciterà riflessioni in merito alle difficoltà nell’entrare in relazione con persone “neurodiverse”. “La percezione sociale della disabilità – afferma la dott.ssa Maria Monica Chiovaro, responsabile scientifico del progetto formativo - è ancora lacunosa e spesso distorta; la conoscenza su cosa sia la disabilità rimane una informazione incompleta e condizionata da false credenze”.
L’evento formativo, che coinvolge oltre 1.000 unità di personale TAB, è esteso anche a docenti e ricercatori, e rappresenta un ulteriore intervento trasversale che si aggiunge agli altri servizi offerti da UniPa:
● affiancamento nello studio con tutor specializzati;
● consulenza per l’organizzazione delle attività di studio;
● utilizzo per le lezioni e lo studio di PC e software specifici;
● testi in formato digitale e lettore con sintesi vocale;
● mappe concettuali, schemi.
Il corso costituisce un elemento di forte innovazione anche per ciò che riguarda le modalità di partecipazione. Si tratta, infatti, del primo intervento formativo interamente realizzato su piattaforma e-learning, che consentirà a tutto il personale di poter seguire le lezioni su pc, ma anche smartphone e tablet, in qualunque momento della giornata.
“È il primo evento formativo in elearning organizzato per il personale UniPa - conclude il Rettore -. Durante la pandemia abbiamo tutti imparato che vi sono nuove modalità di lavoro e di apprendimento che possono essere importate nel nostro Ateneo. Questo corso è pertanto innovativo oltre che per le tematiche affrontate e gli obiettivi formativi, anche per le modalità di erogazione. Rappresenta una pietra miliare nello sviluppo di una comunità Universitaria accogliente e moderna”.