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L’Unione Europea a sostegno della Citizen Science

25-set-2023

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A livello europeo, già a fine 2013 la Commissione Europea ha iniziato a promuovere la citizen science collocandola in un processo di emancipazione sociale e responsabilizzazione civica. Una delle prime azioni promosse dalla European Citizen Science Association  è stata la stesura dei 10 principi di Citizen Science (CS), tradotti ad oggi in 27 lingue per garantirne la massima diffusione possibile:

1.       I progetti di CS coinvolgono attivamente i cittadini in attività scientifiche che generano nuova conoscenza o comprensione. I cittadini possono agire come contributori, collaboratori o responsabili di progetto e ricoprono un ruolo significativo nel progetto.

2.     I progetti di CS producono un risultato scientifico originale. Ad esempio, fornire una risposta ad un quesito di ricerca o mettere in pratica azioni di conservazione, decisioni gestionali o politiche ambientali.

3.     Sia gli scienziati professionisti sia i cittadini coinvolti traggono vantaggio dal prendere parte a progetti di CS. I vantaggi possono includere la pubblicazione dei risultati di una ricerca, opportunità di apprendimento, piacere personale, benefici sociali, soddisfazione per aver contribuito a fornire una evidenza scientifica per, ad esempio, trovare risposte a questioni di rilevanza locale, nazionale e internazionale e, attraverso queste, avere l’opportunità di influire sulle politiche di settore.

4.     Le persone coinvolte in processi di CS possono, se vogliono, prendere parte a più fasi del processo scientifico. Questo può includere lo sviluppo di quesiti di ricerca, mettere a punto un metodo, raccogliere e analizzare dati e comunicare i risultati.

5.     Le persone coinvolte in processi di CS ricevono feedback. Ad esempio, come i loro dati vengono utilizzati e quali sono i risultati nel campo della ricerca, politico e sociale.

6.     La CS è considerata una metodologia di ricerca come qualunque altra, con limiti e margini di errore che devono essere considerati e tenuti sotto controllo. Tuttavia, a differenza delle metodologie tradizionali di ricerca, la CS fornisce opportunità di un ampio coinvolgimento del pubblico e di democratizzazione della scienza.

7.     Dati e metadati provenienti da progetti di CS sono resi pubblicamente disponibili e, ove possibile, i risultati sono pubblicati in un formato open access. La condivisione dei dati può avvenire durante o dopo il progetto, a meno che esistano motivi di sicurezza o privacy che lo impediscano.

8.     Il contributo delle persone coinvolte in progetti di CS viene riconosciuto ufficialmente nei risultati dei progetti e delle pubblicazioni.

9.     I programmi di CS vengono valutati per il loro risultato scientifico, per la qualità dei dati, l’esperienza dei partecipanti e l’ampiezza dell’impatto sociale e sulle politiche di settore.

10.  I responsabili di progetti di CS prendono in considerazione aspetti legali ed etici relativi a copyright, proprietà intellettuale, accordi sulla condivisione dei dati, confidenzialità, attribuzione e impatto ambientale di ogni attività.

 

L’Unione Europea, in tempi più recenti, ha incluso la citizen science tra gli otto pilastri della scienza aperta e la sostiene con i programmi Horizon 2020 e Horizon Europe. 

Si riporta di seguito uno schema, tratto dall’articolo pubblicato sul portale Open-Science.it di Anna Molino, bibliotecaria del CNR di Pisa (Molino Anna, “Come funziona la citizen science, la scienza fatta dai cittadini. Partecipare alla produzione di conoscenza”, OPEN-SCIENCE.IT, 28 ottobre 2022, https://open-science.it/article?rpk=227741), che chiarisce l’interconnessione tra Open e citizen science, evidenziandone i benefici: 

molino-anna-come-funziona-citizen-science