L'Open Access vuole distruggere l'editoria tradizionale e le società accademiche?
Il movimento Open Access è costruttivo, non distruttivo. Lo scopo è quello di fornire un canale di pubblicazione dei risultati della ricerca alternativo a quello tradizionale, basato sulla cessione dei diritti da parte dell’autore e sull’accesso a pagamento per i lettori, che ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi degli abbonamenti con costi ormai non più sostenibili per le biblioteche.
Molti editori tradizionali, tra cui Elsevier e Springer, iniziano ad offrire soluzioni “ibride”, riviste commerciali (in abbonamento) che offrono agli autori un’opzione open per la pubblicazione ad accesso aperto dei loro articoli. La rivista rimane a pagamento, ma alcuni articoli sono open access (perché ha pagato l’autore). Elenco degli editori con opzione open. L'Open access può convivere con l'editoria tradizionale (come di fatto sta accadendo) ma gli sviluppi futuri dipenderanno dall'incremento delle scelte open di autori e istituzioni.