JUMP | UniPa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Scuola Normale di Pisa insieme in un programma di valorizzazione dei brevetti
JUMP-Joint Universities prograM for Poc è il programma per la valorizzazione dei brevetti attraverso il finanziamento di progetti di Proof of Concept, proposto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dalla Scuola Normale di Pisa e dall’Università degli Studi Palermo, che è risultato ammissibile ad un contributo di € 325.000 da parte del Ministero dello Sviluppo Economico.
Con il programma JUMP, i partner puntano su alcune delle loro tecnologie brevettate più innovative e promettenti, ma ancora immature dal punto di vista dello sviluppo, intervenendo a stimolare da un lato i gruppi di ricerca perché impegnino le proprie competenze per l’avanzamento della tecnologia, dall’altro i soggetti esterni ad investire nello sviluppo industriale.
Questo si realizzerà attraverso i 10 progetti di Proof of Concept, della durata massima di 18 mesi, che dovranno conseguire l’incremento del TRL (Technology Readiness Level) della tecnologia oggetto del brevetto fino ad un valore tale per cui la tecnologia possa diventare oggetto di interesse per il mercato, ovvero per ulteriori sperimentazioni di natura più specifica per ambiti industriali o di utilizzo.
Per l’Università di Palermo, sono quattro i brevetti selezionati, che saranno valorizzati attraverso il programma JUMP.
“Oligonucleotidi complementari a DDH1 e loro uso per la prevenzione e il trattamento dei tumori”, proposto dal team di ricerca guidato dal Prof. Riccardo Alessandro, fa riferimento alla possibilità di incapsulare gli oligonucleotidi in un vettore lipidico in grado di inibire la proliferazione e indurre la morte cellulare di cellule tumorali.
La valorizzazione del brevetto “Metodo per la realizzazione di un’opera costruttiva modulare per la protezione del territorio”, attuata da un gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Giorgio Baiamonte, utilizza una tecnica avanzata per la formazione di elementi modulari costruttivi, realizzati con materiali organici di scarto da impiegare per la protezione del territorio, nell’ambito di interventi di ingegneria naturalistica, con lo scopo di stabilizzare i versanti e le sponde fluviali con materiali ecocompatibili a basso costo.
I ricercatori promotori del progetto di Proof of Concept “Formulazione e costituzione di un liofilizzato di vescicole extracellulari arricchite in fattori della immunomodulazione: stem cell educator therapy”, sulla base del brevetto “In vitro cellular co-culture method to induce immunological tolerance”, che fornisce un metodo per la creazione di un “timo artificiale” in vitro capace di indurre la tolleranza dei linfociti-monociti, guidati dalla Prof. Carla Giordano, intendono definire un sistema di cell-free stem-cell educator therapy attraverso i fattori secreti dalle cellule staminali effettori finali della funzione immunomodulatoria.
Infine, “Un procedimento per il trattamento di acciaio zincato”, il brevetto che fa capo al team di ricerca della prof. Monica Santamaria, offre una soluzione per favorire l’impiego dell’acciaio zincato nei manufatti in calcestruzzo armato ed ampliarne al contempo la vita utile, attraverso un processo che utilizza reagenti a basso costo e non tossici.
“Attraverso la valorizzazione dei propri brevetti, l’Università di Palermo intende aumentare l’impatto della conoscenza nella società e sostenere i processi di sviluppo del territorio. Il progetto JUMP va in questa direzione coinvolgendo alcune aziende siciliane quali Tecnozinco e Jonica Soc. Coop. ARL e l’Azienda Ospedaliera Policlinico di Palermo - spiega il prof. Antonino Valenza, Delegato alla Presidenza della Commissione Brevetti e Responsabile Scientifico del programma JUMP per l’Ateneo - accompagnando al meglio i ricercatori, gli studenti e il personale universitario nel trasferire le conoscenze scientifiche dal laboratorio al mercato”.