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Intervento di ricostruzione del massiccio facciale di eccezionale complessità al Policlinico Universitario “P. Giaccone”

25-gen-2019

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Intervento di ricostruzione del massiccio facciale di eccezionale complessità al Policlinico Universitario “P. Giaccone”


24 GENNAIO ORE 10,30 AULA ASCOLI DEL POLICLINICO P.GIACCONE

POULINE DINDE:
UNA STORIA DI RILEVANZA SCIENTIFICA, UMANA E SOCIALE
UNA NORMALE PROVA DI PROFESSIONALITA' SANITARIA AL SUD

Quello di Mama Pauline è un caso di grande rilevanza scientifica, la paziente è giunta alla nostra struttura - attraverso la mediazione del sig. Rino Martinez presidente dell’Onlus “Ali per Volare” - con una voluminosa massa tumorale che invadeva quasi interamente i tessuti molli e le strutture ossee del terzo medio della faccia con enorme riduzione della capacità visiva, di alimentazione e respiratoria. Molte strutture avevano rifiutato di intervenire, ma la prof.ssa Cordova, sulla base dell’esperienza nel campo dei tumori del distretto testa collo maturata nell’ambito del percorso diagnostico terapeutico GOTEC e sapendo di potere contare sull'appoggio dell'AOUP ha accolto P.D. e ha deciso di studiare e affrontare scientificamente questo caso estremo.
L’intervento chirurgico è stato pianificato dalla prof. Cordova dal Prof. Moschella e dall’equipe di microchirurgia ricostruttiva dell’UOC di Chirurgia Plastica ed è stato suddiviso in una fase demolitiva, in una fase ricostruttiva e in una fase di modellamento espletate da tre diverse equipe chirurgiche. La fase demolitiva è stata accuratamente progettata su TC tridimensionale della paziente in collaborazione con i radiologi e sulla base della diagnosi istologica su precedente biopsia.
La fase ricostruttiva è stata pianificata dall’equipe ricostruttiva in collaborazione con gli ingegneri della Sintac Biomedical Engineering, azienda specializzata nella produzione di materiale sintetico di supporto nella ricostruzione cranio-maxillo-facciale, con l’obiettivo di ricreare tridimensionalmente le complesse strutture ossee di supporto mancanti dello scheletro cranio-facciale e rivestire queste con tessuti molli quanto più simili possibili agli originari in modo da potere ricreare le vie respiratorie, la cavità orale e i profili del viso originari. Per i tessuti molli è stato utilizzato un “lembo chimerico” di cute prelevata dalla regione antero-laterale della coscia e muscolo vasto laterale che è stato posizionato con anastomosi microchirurgica a ricoprire lo scheletro di titanio e ripristinare i tessuti molli.
La complessità dell’intervento ha richiesto un enorme lavoro di pianificazione preoperatoria per la determinazione della natura istologica del tumore, per la valutazione delle condizioni generali di salute in collaborazione con gli anestesisti, per la preparazione nutrizionale mediante PEG in collaborazione con i gastro-enterologi, per la valutazione delle indagini strumentali con i radiologi, per la costruzione della placca con l’azienda Sintac.
P.D. viene da una tribù pigmea che vive nella foresta equatoriale del Congo e questa era la sua prima esperienza con la medicina occidentale europea. È stata l'Associazione Ali per Volare Onlus a portare P.D. presso la nostra struttura e quello che ci preme raccontare in questa conferenza stampa- oltre gli aspetti scientifici, che però saranno meglio affrontati nelle sedi opportune- è l'esperienza umana. È stato fondamentale costruire un percorso di fiducia con la paziente, superando le difficoltà linguistiche e trovando un prezioso punto di contatto tra culture lontane. Alla fine del percorso con P.D. si è creato un rapporto ricco che ha coinvolto anche gli altri pazienti presso la nostra struttura ed è stata P.D. a imparare la nostra lingua, esprimendosi in siciliano.
Accogliere un paziente quando si pensa di potere migliorare le sue condizioni di vita è un dovere imprescindibile del medico, questa è una storia di straordinaria chirurgia e di ordinaria umanità.
La storia clinica e umana di mama Pauline è stata presentata al pubblico durante una affollata conferenza stampa il 24 Gennaio us ed ha avuto una notevole risonanza mediatica, il caso scientifico verrà presentato al prossimo congresso Nazionale SICPRE che si terrà a Palermo dal 26 al 28 Settembre con la presidenza della prof. Adriana Cordova e che tra i vari temi tratterà i casi estremi “ai confini della chirurgia”.

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