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In ricordo del prof. Leonardo Urbani

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L’Università degli Studi di Palermo esprime il più sentito cordoglio per la scomparsa del prof. Leonardo Urbani, Professore Emerito di Urbanistica dell'Ateneo.

«Leonardo Urbani nacque a Pesaro nel 1929; il padre Mario, pittore di una certa fama, venne a Palermo nel 1939 per dirigere l’Accademia di Belle Arti e vi trasferì la famiglia. Urbani si laureò in architettura nel 1957 presso l’Università degli Studi di Palermo, con una tesi in Urbanistica, di cui fu relatore il prof. Edoardo Caracciolo, con il quale collaborò a partire dal 1958 - ricordano i colleghi. Nel 1963 consegue la libera docenza in Urbanistica.

Nel 1966 diviene assistente ordinario di Urbanistica. Dal 1965 al 1971 insegna Arte dei Giardini e Paesistica ad UniPa. Dal 1968-69 al 1971-72 insegna Urbanistica alla Facoltà di Architettura dell’Università di Napoli. Con Carlo Doglio vive la stagione della pianificazione organica, a partire dalle esperienze di ricostruzione post terremoto del Belice.

Urbani è nominato professore straordinario di Urbanistica di UniPa l'11 marzo 1974 e, dopo tre anni, professore ordinario. Nel 1978 diventa Direttore dell’Istituto di Composizione Architettonica di Palermo e, nello stesso anno, Piersanti Mattarella lo vuole nel Consiglio regionale economia e lavoro, di cui divenne poi presidente nel 1991. Nel 1979 da un contributo iniziale alla redazione del piano-programma per il centro storico di Palermo. Nel 1983 fonda e dirige il Dipartimento di Storia e Progetto nell'Architettura di UniPa. Nel 1989 diviene coordinatore del gruppo per i beni architettonici-ambientali del Consiglio regionale dei beni culturali.

Con la sua inarrestabile operosità accademica e professionale, ha organizzato innumerevoli eventi connessi all’arte, all’architettura, al paesaggio, all’ambiente, all’economia, alle dinamiche sociali e culturali. Il tutto, sempre in prospettiva di futuro e di sviluppo. Amante delle relazioni e della apertura internazionale, ha instaurato contatti con svariati centri accademici, tra cui la Cairo University, l’Harvard University e l’Université Sorbonne di Parigi.

Dal 2003 ha intensificato lo sviluppo in Sicilia del turismo relazionale integrato mediante la ricerca sul campo per conto della Presidenza della Regione Siciliana, un master internazionale e la promozione di reti di piccoli Comuni limitrofi. Nel 2005 divenne presidente dell’Istituto per la Cooperazione Universitaria-ICU, con cui nei trenta anni precedenti aveva già promosso, da vicepresidente, numerose iniziative in favore dei Paesi in via di sviluppo. Nel 2005 venne insignito del titolo di Professore Emerito di UrbanisticaLa sua attività scientifica si è sviluppata principalmente con diversi studi sul tema dei tessuti urbani.

Ha prodotto studi regionali quali lo “Studio per la localizzazione dell’industria in Sicilia” e la “Mappatura del Turismo Relazionale Integrato”, per conto della Regione Siciliana, studi di area vasta quali il “Piano Territoriale della Provincia di Teramo”, piani regolatori generali di importanti città siciliane quali Messina, Ragusa, Gela, Caltagirone e Enna e numerosi altri piani di città con un minor numero di abitanti, ma significative come Corleone, Nicosia e Calascibetta, piani di dettaglio di centri o ambiti storici a Corleone, Ragusa e Caltagirone, oltre sessanta piani attuativi in vari Comuni siciliani. Particolarmente significativa è stata la responsabilità del gruppo di ricerca nel settore della pianificazione territoriale, nell’ambito di un programma bilaterale Italia-Cile di analisi e programmazione del quadro strategico territoriale per il recupero e lo sviluppo del bacino del fiume Bio Bio.

È autore di quindici libri, tra cui: "La fionda sicula: piano dell’Autonomia Siciliana", "Braccio di bosco e l’Organigramma", "La città è sola: plurispazialità territoriale, obsolescenza del manufatto edilizio, mobilità della forma urbana" e, in ultimo, "Le quattro geografie: Habitat 2". Le sue opere permettono di intravedere un modo aperto, elastico e fantasioso di affrontare le questioni in gioco, in cui natura e cultura, materia e forma, passato e presente, non sono mai isolati e analizzati ma messi a sistema in un rapporto vitale proiettato in avanti.

Per potere ospitare e formare intellettualmente e umanamente un ampio numero di studenti e svolgere attività culturali di grande impatto per i giovani, il prof. Urbani promosse a Palermo una residenza universitaria funzionante fino al 2019, coinvolgendo vari professori universitari, ma anche docenti di liceo, imprenditori e politici. A questa iniziativa contribuirono significativamente molti suoi amici, tra cui politici di tutti i partiti, funzionari regionali, autorità accademiche e imprenditori. Al di là di qualsiasi schema di appartenenza politica o culturale, il professore trattava tutti con grande amicizia e capacità di coinvolgimento coniugando argomentazioni forti, simpatia e apertura di orizzonti.

Per due volte è stato candidato nelle elezioni a rettore. Una volta è stato candidato alle elezioni per l’Assemblea regionale.


La sua attività scientifica prosegue con diverse iniziative sul tema dei tessuti urbani. Successivamente diviene responsabile del gruppo di ricerca nel settore della pianificazione territoriale nell’ambito di un programma bilaterale Italia-Cile di analisi e programmazione del quadro strategico territoriale per il recupero e lo sviluppo del bacino del fiume Bio Bio. La sua riflessione teorica sulla città contemporanea è disponibile in numerose pubblicazioni edite da Sellerio a Palermo.

Nel 2005 viene insignito del titolo di Professore Emerito di Urbanistica di UniPa.

Si è spento il 18 ottobre 2024 a Palermo a 95 anni».


AGGIORNAMENTO 8/11/2024 Lunedì 18 novembre 2024, alle ore 18.00, presso la Chiesa di Santa Maria della Pietà alla Kalsa, in via Torremuzza 1, sarà celebrata una Messa per il trigesimo della scomparsa del prof. Urbani.