Imparare una lingua da adulti – Studenti del Master all’incontro con Fernanda Minuz
“Affrontare il problema dell’alfabetizzazione degli stranieri che giungono in Italia è qualcosa di civilmente molto importante. Abbiamo la necessità di creare momenti di confronto tra studenti, insegnanti e dottorandi al fine di costruire una rete. Solo in questo modo
possiamo fornire una preparazione adeguata agli operatori che si ritroveranno a dover insegnare l’italiano ad immigrati che non sanno leggere e scrivere neanche nella propria lingua.”
Così la prof.ssa Mari D’Agostino ha aperto la giornata di studi “Imparare una lingua da adulti – problemi, proposte e programmi” organizzata nell’ambito delle attività promosse dal Dottorato in “Studi letterari,filologici e linguistici” . Il convegno si è svolto giovedì 12 giugno e ha visto l’intervento della prof.ssa Fernanda Minuz, della Johns Hopkins University di Bologna, da anni impegnata nella ricerca sull’alfabetizzazione degli adulti.
L’intervento della prof.ssa Minuz è stato preceduto da una breve presentazione curata da Adele Pellitteri, docente della Scuola di Lingua italiana per Stranieri che si occupa dell’insegnamento della letto scrittura a persone a bassa scolarità. Pellitteri ha spiegato che la giornata di studi ha preso spunto da una pubblicazione del 2005 della prof.ssa Minuz, “Italiano L2 e alfabetizzazione in età adulta”, con la quale è stata avviata un’ampia discussione tra esperti del settore. E adesso si attende l’arrivo nelle librerie del suo nuovo lavoro,“L’italiano L2 in contesti migratori”, su cui si è basato l’intervento dell’autrice nell’aula magna del complesso Sant’Antonino. Davanti ad una sala con un pubblico molto variegato (studenti del Master di II livello in “Teoria, progettazione e didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera”, dottorandi, studenti, docenti della Scuola di Italiano per Stranieri,operatori dei Ctp, docenti delle scuole della regione, dirigenti scolastici e operatori di case famiglie che accolgono minori stranieri non accompagnati) Minuz ha spiegato come sia necessario,oggi più che mai, concentrare gli studi sugli adulti che si approcciano, in tarda età, ai processi di alfabetizzazione. “Questo è un campo dove didattica, ricerca e formazione devono lavorare insieme – ha spiegato. – Sappiamo ancora poco circa i processi cognitivi di una persona adulta analfabeta, che non conosce il concetto di parola. Si tratta di un pubblico che non viene descritto nella letteratura per l’insegnamento.” Dopo il suo intervento, in cui ha illustrato i capisaldi del Sillabo per l’alfabetizzazione in una L2, un ampio spazio è stato dedicato alle domande del pubblico. Numerosi, infatti, i dubbi e i quesiti a cui i docenti presenti hanno chiesto risposte, avvalendosi così della sua esperienza e della sua ricerca.
Nel pomeriggio la giornata di studi è proseguita con la presentazione del libro “Detto e scritto”, a cura di Fernanda Minuz e Alessandro Borri.L’iniziativa si è svolta nell’ambito del ciclo di seminari “Un libro in biblioteca” promosso dal Dottorato.Nella nuova biblioteca del Dipartimento di Scienze Umanistiche, il libro è stato presentato dai dottorandi Jaana H. Simpanen, Abujila Emhemed e Sana El Mohamed Imbaya. I loro interventi si sono concentrati su diversi aspetti del libro – manuale per docenti, dove vengono proposti esercizi pratici rivolti ad adulti non alfabetizzati.
L’incontro si è concluso con l’augurio di incontrare nuovamente la prof.ssa Fernanda Minuz non appena il suo prossimo volume giungerà in tutte le librerie. La nuova pubblicazione conterrà un Sillabo per adulti non alfabetizzati che individua i descrittori fondamentali per gestire il passaggio dello studente dal livello di pre alfabetizzazione a quello A1. “Considerata la sua importanza – ha annunciato Minuz – sarà anche inserito sul sito del Consiglio d’Europa.”