Lunedì 13 giugno, alle 10.00, si terrà nella Chiesa di S. Antonio Abate del Complesso Monumentale dello Steri (piazza Marina, 61) l’incontro di apertura del Corso di teoria e pratica dei diritti umani, sul tema “Il carcere, la persona, i diritti”, del Dipartimento di Giurisprudenza (Di.Gi.) dell’Università degli Studi di Palermo.

L’iniziativa è organizzata dal Di.Gi., nell’ambito delle attività del Dottorato di ricerca UniPa in “Diritti umani. Evoluzione, tutele a limiti”, in collaborazione con l’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Sicilia, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo e la Fondazione Federico II.

I lavori proseguiranno fino a venerdì 17 giugno, con sessioni ospitate in diverse sedi cittadine, quali il Museo archeologico regionale “Antonino Salinas”, l’Oratorio di Sant’Elena e Costantino, l’Archivio storico comunale, i giardini di Palazzo Reale, il Museo internazionale delle marionette, l’Atrio del Dipartimento di Giurisprudenza e il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II”.

«Oggetto di rappresentazione collettiva, forma di sanzione problematica sotto il profilo dei costi umani e individuali, nonché argomento di riflessione aggiornata e multidisciplinare: il tema del “carcere” è centrale nel programma del Corso di teoria e pratica dei diritti umani – spiegano gli organizzatori. Con questa scelta tematica il Dottorato intende affrontare questioni di interesse per un pubblico esteso e rilevanti nel contesto territoriale interessato, anche sotto profili politico-istituzionali.

Per fornire ai partecipanti la testimonianza di una realtà carceraria del passato è prevista la visita guidata alle carceri dell’Inquisizione palermitana al Complesso Monumentale dello Steri. Al fine, poi, di sollecitare la riflessione del pubblico sulla persistente problematicità dell’istituzione carceraria è programmata nei giardini del Palazzo reale di Palermo la proiezione del film “Effetto Lucifero”, seguita da un dibattito fra dottorandi ed esperti di vita carceraria – concludono gli organizzatori».

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