Il Diritto alla Città
Il Collettivo Universitario Autonomo presenta il ciclo di seminari sui temi del “diritto alla città” dal titolo “Spazi reali e spazi virtuali: intelligenze e controllo”. I responsabili scientifici del ciclo di seminari sono il professore Giuseppe Marsala e il professore Marco Picone.
Ggli studenti, per aver riconosciuto 1 CFU, dovranno seguire i due eventi riportati di seguito, redigere una relazione che verrà valutata dai responsabili scientifici del ciclo di seminari. Non sono ammesse assenze.
Per poter partecipare, contattare i rappresentati del Collettivo Universitario Autonomo attraverso i seguenti canali:
- pagina Facebook: Collettivo Universitario Autonomo Palermo
- recarsi presso la sede posta lungo viale delle Scienze tra l'Edificio 19 e l'Edificio 13 (lato opposto della strada, a ridosso del parco)
- contatti telefonici: 3208470357 - 3801714630
Possobilità di iscrizione entro il 7 aprile 2017
10 aprile ore 16.00 Sala Mostre Edificio 14 - I cambiamenti urbani nell’era delle smart cities
Interverranno: Professore Marco Picone, docente di Geografia urbana e di Geografia sociale presso l’Università degli studi di Palermo; Marco Assennato, Laboratoire ACS (architettura, cultura, società), ENSA Paris-Malaquais; collettivi S.a.L.E. – Docks e Escuela Moderna.
Il territorio è costituito da luoghi, praticati e condivisi dagli abitanti, dove si generano relazioni tali da strutturare la sua identità singolare. Questi rapporti e relazioni si riproducono in funzione delsistema economico-politico dominante che plasma i territori affinché rispondano alle esigenze disfruttamento capitalistico. La città è totalmente integrata in questi meccanismi. Nel corso della storia, infatti, i cambiamenti urbani sono sempre stati legati alle necessità contingenti, per pianificare una geografia della differenze (sociali, culturali, etniche) netta e visibile. Lo sviluppo tecnologico, se da un lato ha reso più comode e agevoli le nostre vite, dall’altro è stato utilizzato come strumento per disegnare queste geografie, rispetto alla possibilità di potervi accedere. Il modello di città intelligenti - smart cities -, di cui tanto si è discusso in questi tempi, prevede l’adeguamento urbanistico e infrastrutturale per mettere in connessione i servizi e per diminuire le distanze dentro e tra le città. A tal proposito alcuni interrogativi dovrebbero essere sciolti e, secondo noi, i più urgenti sono quelli legati direttamente alla stretta relazione tra la città e i soggetti che l’attraversano. Dobbiamo chiederci se queste trasformazioni tengono conto del tessuto urbano che caratterizza la città, se il loro fine è quello di rendere la città più vivibile anche per i meno abbienti o costringeranno molti a spostarsi dai centri verso delle nuove aree di espansione urbana. Per sciogliere ogni dubbio si dovrà provare a capire se queste città ‘del futuro’ non siano solo delle belle e funzionali vetrine pensate per manager e turisti e non per chi, quotidianamente, le vive. Dal 10 al 13 aprile presso i locali dell’edificio 14 si terrà la mostra “Spazi d’eccezione” realizzata dai collettivi S.a.L.E. – Docks e Escuela Moderna. La mostra verrà presentata durante il primo incontro del ciclo di seminari. La mostra è il risultato di una collaborazione tra Escuela Moderna e S.a.L.E. – Docks e fa parte di studio che, spaziando tra arte e attivismo, ha portato alla realizzazione di una mostra, appunto, due libri e una rassegna video indirizzati alla concettualizzazione degli spazi di eccezione, indagando gli effetti sullo spazio urbano e i flussi di vita che lo attraversano e smascherando le relazioni di potere che l’architettura e l’arte nascondono.
11 aprile ore 16.00 Sala mostre edificio 14 - Cybersicurity: innovazione digitale e dispositivi di controllo
Interverrà: Ippolita, gruppo di ricerca che conduce una riflessione ad ampio raggio sulle ‘tecnologie del dominio’ e i loro effetti sociali.
Tra i saggi pubblicati: Anime Elettriche (Jaca Book 2016); La Rete è libera e democratica. FALSO! (Laterza 2014, tradotto in spagnolo e francese), Nell’acquario di Facebook (Ledizioni 2013, tradotto in francese, spagnolo e inglese), Luci e ombre di Google (Feltrinelli 2007, tradotto in francese, spagnolo e inglese). Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale (Elèuthera 2005).
Negli ultimi mesi hacker di svariati paesi si sono resi protagonisti di attacchi informatici a punti nevralgici di paesi concorrenti: gli attacchi al sistema informatico del partito democratico statunitense durante le primarie; alla NSA durante le presidenziali americane; agli istituti bancari, solo per citarne alcuni. I motivi che hanno mosso questi attacchi sono ancora oggi poco chiari. Di sicuro stiamo assistendo ad una guerriglia informatica tra stati in competizione che sta trovando molti impreparati. Da questo nasce la necessita degli stessi paesi di discutere di regole condivise per sviluppare la necessità di essere anche capaci di attaccare e non solo di difendersi. Ma questo in cosa si può tradurre? Nel periodo storico delle piazze digitali, l’algoritmo gioca un ruolo importantissimo per riuscire a monitorare i flussi di informazioni che sulla rete circolano, ma anche per selezionarle a seconda delle preferenze dell’utente. Gli strumenti di cui stiamo parlando saranno sempre più sviluppati e sempre più presenti nelle nostre vite, crediamo, quindi, sia necessario conoscerli meglio e capire la potenzialità che possono avere a seconda di chi li possiede… e, soprattutto, chi usa queste informazioni.