Giornata della trasparenza: presentati i numeri Unipa
“Iscriversi all’Università di Palermo conviene perché la formazione che offriamo con i nostri docenti non è inferiore alle altre Università e dal punto di vista occupazionale i nostri ragazzi ottengono risultati in linea con gli altri atenei. Partiamo dalle 7.700 matricole di quest’anno accademico per lavorare convintamente e puntare alla crescita del nostro sistema volto a costruire insieme il nostro futuro”.
Lo ha affermato il rettore Fabrizio Micari in occasione della Giornata della Trasparenza, inserita nella “Welcome week” la settimana di orientamento rivolta agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori che si protrarrà al Polididattico di viale delle Scienze fino a venerdì 19 febbraio.
Nel corso della manifestazione sono stati presentati anche i numeri di Unipa e il Bilancio che ammonta a 234 milioni di entrate di cui 196 milioni relativi al Fondo di funzionamento ordinario. A tal proposito l’Università di Palermo ancora una volta ha mantenuto la tassazione degli studenti al di sotto del 20 per cento. “Impegno, quello di una tassazione bassa - ha aggiunto Micari - che pochissimi atenei rispettano”. L’85 per cento delle spese riguardano il personale, mentre il 12 per cento le spese di funzionamento e circa quattro milioni costano le strutture decentrate. “Un bilancio stabile – ha affermato il rettore – sul quale siamo riusciti a ritagliare circa tre milioni di investimenti per le manutenzioni straordinarie e risorse per i dottorati e le attività di tutorato”.
Per il rettore Fabrizio Micari si tratta di dati con luci e ombre, ma di cui dobbiamo essere consapevoli. Dobbiamo dirci serenamente noi siamo questo, questo ci caratterizza e su queste cifre dobbiamo lavorare per crescere”.
Per quanto riguarda la flessione degli immatricolati, il rettore ha spiegato che deriva “dal bisogno che questa terra ha di offrire ai nostri giovani opportunità di lavoro qualificato. Una riduzione che riguarda le università meridionali e le famiglie meno abbienti che non vedono nei corsi di studio offerti prospettive certe”.
Nei programmi immediati dell’ateneo palermitano la rimodulazione dell’offerta formativa, puntando su corsi che possono avere dei collegamenti con il territorio: dall’ingegneria biomedica, ai corsi di tecnologia agro-alimentare e valorizzazione beni culturali. Inoltre è stato avviato anche un miglioramento complessivo della qualità dei servizi da garantire agli studenti.
Ma ci sono anche numeri positivi, come il trend per gli studenti fuori corso per le triennali il cui rapporto è oggi di due terzi/un terzo. E cresce anche il numero dei laureati nei tempi previsti sia triennali, sia magistrali. Guarda il video