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Francesco Crispi e le riforme amministrative: il primo intervento di riforma strutturale dello Stato unitario

8-gen-2024

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ArmaoArmao, Gaetano (2023). Francesco Crispi e le riforme amministrative: il primo intervento di riforma strutturale dello Stato unitario. Palermo: Unipa press. ISBN 978-88-5509-549-5

Questo contributo analizza il rapporto tra le riforme propugnate dai Governi guidati da Francesco Crispi (ben quattro, tra il 1887 ed il 1891 e tra il 1894 ed 1896) ed il loro artefice, con uno sguardo d’insieme sulla modernizzazione dell’Italia che si affacciava al “secolo breve” con strutture e funzioni amministrative arcaiche. Partendo dalla formazione giuridica dello statista siciliano, dagli scritti giovanili, dall’attività professionale, dalla cultura risorgimentale e costituzionale che ne forgiarono la personalità e poi dall’attività rivoluzionaria e parlamentare, lo studio perlustra il contesto nel quale proruppe quell’“impeto riformatore dell’amministrazione”. Le riforme crispine mutano strutturalmente l’organizzazione ministeriale, degli enti locali, ampliano le funzioni pubbliche, in particolare nel settore sociale e sanitario, introducono la tutela giurisdizionale nei confronti dell’amministrazione, si spingono sino a prospettare, ma queste resteranno proposte legislative che vedranno la luce con l’avvento della Repubblica, un riassetto dell’organizzazione territoriale in prospettiva regionale ed una riforma del sistema agrario. Una figura poliedrica, contraddittoria e per certi versi divisiva, quella di Crispi, ma sicuramente orientata alla modernizzazione ed all’efficienza dello Stato liberale, frutto di un rapporto sinergico e biunivoco tra cultura giuridico-amministrativa ed impegno politico e tra queste ultime e l’attività di governo. Piuttosto che una “seconda unificazione”, come se si fosse trattato di completare il processo di trasfusione dell’ordinamento sabaudo in quello dello Stato unitario avviato nel 1865, le riforme crispine costituiscono invece il primo è più rilevante intervento di modifica strutturale dello Stato liberale attuato, seppur parzialmente, in breve tempo. Il riemergere di una stagione proficua per riforme “di sistema”, a partire da quelle inserite nel PNRR, a quelle sul c.d. “regionalismo differenziato”, sino a quella sulla forma di governo della quale si è aperto un dibattito, e per taluni versi divenute ineludibili per la nostra Repubblica, induce a volgere lo sguardo a quel che è accaduto in passato, cogliendone esperienze e spunti più proficui per affrontare le sfide, le tensioni, le controspinte che questi fasi impongono.