Eccezionale intervento al Policlinico Universitario “P. Giaccone”
Questa mattina, nell’Aula Ascoli del Policlinico Universitario “P. Giaccone”, è stato illustrato, alla presenza di Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Carlo Picco, Commissario Straordinario AOUP “Paolo Giaccone”, Mario La Rocca, Direttore Generale Assessorato Regionale della Salute, Giovanna Marano, Assessore Politiche giovanili, scuola, lavoro, salute del Comune di Palermo, Francesco Moschella, già Direttore UOC Chirurgia Plastica, Adriana Cordova, Direttore UOC Chirurgia Plastica, Rino Martinez, Presidente Ali per Volare Onlus, Padre Cosimo Scordato, Rettoria San Vincenzo e della paziente il caso della signora Pauline D., di grande rilevanza scientifica, umana e sociale.
Proveniente da una tribù pigmea che vive nella foresta equatoriale del Congo la paziente è giunta al Policlinico “P. Giaccone” attraverso la mediazione della Onlus “Ali per Volare” con una voluminosa massa tumorale che invadeva quasi interamente i tessuti molli e le strutture ossee del terzo medio della faccia con enorme riduzione della capacità visiva, di alimentazione e respiratoria.
Presso l’UOC di Chirurgia Plastica Pauline D. è stata sottoposta ad un intervento di ricostruzione del massiccio facciale di eccezionale complessità che ha dato un brillante risultato finale sotto il profilo morfologico e funzionale.
Molte strutture avevano rifiutato di intervenire, ma la prof.ssa Adriana Cordova, sulla base dell’esperienza nel campo dei tumori del distretto testa collo maturata nell’ambito del percorso diagnostico terapeutico GOTEC e sapendo di potere contare sull'appoggio dell'AOUP ha accolto Pauline D. e ha deciso di studiare e affrontare scientificamente questo caso estremo.
L’intervento chirurgico è stato pianificato dalla prof. Cordova, dal prof. Moschella e dall’equipe di microchirurgia ricostruttiva dell’unità operativa di Chirurgia Plastica ed è stato suddiviso in una fase demolitiva, una fase ricostruttiva e una fase di modellamento, espletate da tre diverse equipe chirurgiche. La fase demolitiva è stata accuratamente progettata su TC tridimensionale della paziente, in collaborazione con i radiologi e sulla base della diagnosi istologica su precedente biopsia.
La fase ricostruttiva è stata pianificata dall’equipe ricostruttiva, in collaborazione con gli ingegneri della Sintac Biomedical Engineering, azienda specializzata nella produzione di materiale sintetico di supporto nella ricostruzione cranio-maxillo-facciale, con l’obiettivo di ricreare tridimensionalmente le complesse strutture ossee di supporto mancanti dello scheletro cranio-facciale e rivestire queste con tessuti molli quanto più simili possibili agli originari in modo da potere ricreare le vie respiratorie, la cavità orale e i profili del viso originari.
La complessità dell’intervento ha richiesto un enorme lavoro di pianificazione preoperatoria per la determinazione della natura istologica del tumore, per la valutazione delle condizioni generali di salute in collaborazione con gli anestesisti, per la preparazione nutrizionale mediante PEG in collaborazione con i gastro-enterologi, per la valutazione delle indagini strumentali con i radiologi, per la costruzione della placca con l’azienda Sintac.
Oltre agli aspetti scientifici è da sottolineare l'esperienza umana. E' stato fondamentale costruire un percorso di fiducia con la paziente, superando le difficoltà linguistiche e trovando un prezioso punto di contatto tra culture lontane. Alla fine del percorso con Pauline D. si è creato un rapporto ricco che ha coinvolto anche gli altri pazienti presso la nostra struttura ed è stata Pauline D. a imparare la nostra lingua, esprimendosi anche in siciliano.
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