EVENTO/Palermo dedica un Giardino a Freud
All'interno della Cittadella universitaria, in viale delle Scienze a Palermo, sabato 5 luglio alle ore 9, a Parco d’Orléans, il presidente della Società Psicoanalitica Italiana Antonino Ferro, alla presenza del Rettore Roberto Lagalla e del sindaco Leoluca Orlando, inaugurarerà il Giardino di Freud. Una dedica tutt’altro che casuale tenuto conto del grande amore di Freud per piante e fiori che amava classificare e descrivere. Palermo ricorda il passaggio di Freud intestandogli un giardino. Giardini di Freud esistono già a Roma, Pisa, Bologna, e, presto, a Siracusa, Arezzo, Ravenna.
Il Centro di Psicoanalisi, l’Università degli Studi e il Comune di Palermo hanno reso possibile la realizzazione di un evento che si iscrive in un progetto nazionale volto a segnalare un percorso ideale delle città italiane visitate da Freud.
Più volte Freud paragonò lo svolgersi del trattamento psicoanalitico a un viaggio. In “Nuovi consigli sulla tecnica della Psicoanalisi” (1914) scrive: “Dica tutto ciò che le passa per la mente. Si comporti come un viaggiatore che siede al finestrino di una carrozza ferroviaria e descriva a coloro che si trovano all’interno il mutare del panorama dinanzi ai suoi occhi”.
Grande viaggiatore lui stesso, “affamato pellegrino”, come amava definirsi, Freud fu affascinato in particolar modo dall’Italia che visitò in lungo e in largo.
In una limpida mattina di fine estate, il 9 settembre del 1910, sbarcato dalla motonave “Siracusa” in compagnia dell’amico e collega Sandor Ferenczi, Sigmund Freud giunse a Palermo. Lo scienziato austriaco apprezzò molto le bellezze della città, di cui scrisse lungamente alla moglie Marta, lodandone l’eleganza, la pulizia e la ricchezza degli edifici che considerò pari alle grandi metropoli.
Fu ospite dell’Hotel de France (restaurato dall’Università di Palermo alcuni anni addietro), dove ispirato a suo stesso dire dalla magnifica visione su Piazza Marina, iniziò a scrivere un lavoro che ancora oggi rappresenta un ottimo ed innovativo studio sulle psicosi, descrivendo un caso clinico che fece all’epoca grande scalpore: il crollo psichico di Paul Schreber, alto magistrato Presidente della corte di Lipsia. Il 1910, fertile nella produzione scientifica dello scienziato (ricordiamo oltre al caso Schreber, il bellissimo lavoro su Un ricordo di infanzia di Leonardo da Vinci), fu un anno particolarmente felice anche per la nostra città, nonostante il passaggio del colera: nel 1910 fu costruito il Monumento della Liberazione meglio noto come Statua della Libertà, nello stesso anno iniziò la bonifica della palude di Mondello, fu inaugurata la Galleria d’Arte Moderna, fu fondata da Giovanni Gentile la Biblioteca filosofica.
Lodando la bellezza del paesaggio e la vegetazione mediterranea, Freud scrive alla moglie “Non ti so dire quanto oggi ho visto di cose belle e di quali profumi ho goduto. La magnificenza dei fiori, dei parchi e dei giardini pubblici fa dimenticare di essere in autunno”.