EVENTO/Laurea “honoris causa” in Giurisprudenza al Capitano Basile
Gli spararono alle spalle, a Monreale, mentre assisteva allo spettacolo di fuochi d’artificio della festa del Santissimo Crocifisso, con la figlia di quattro anni in braccio e la moglie accanto. Era la sera del 4 maggio 1980. Nel trentennale dell’omicidio del capitano dei carabinieri Emanuele Basile, allora comandante della stazione di Monreale, ucciso a soli 31 anni, l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea "ad honorem" alla memoria, in Giurisprudenza, facoltà nella quale era iscritto e dove aveva superato brillantemente alcuni esami di profitto. A ricevere la pergamena, dalle mani del rettore Roberto Lagalla, il fratello del militare ucciso, Vincenzo. "La lezione umana del capitano Emanuele Basile - ha detto il rettore - ottiene oggi formale riconoscimento". Dopo la Laudatio del preside della Facoltà di Giurisprudenza Giuseppe Verde è intervenuto il Generale dell'Arma dei carabinieri Leonardo Gallitelli. Presenti tra gli altri alla cerimonia, mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo di Monreale, il prefetto Giancarlo Trevisone, il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo, il presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti, diversi magistrati e altre autorità civili e militari.
L’evento è stato preceduto da una celebrazione Eucaristica di suffragio in Duomo, presieduta dal vicario generale, mons. Antonino Dolce alla presenza dei familiari e delle Autorità dell’Arma e dalal scopertura in via Pietro Novelli della nuova lapide commemorativa del decorato, dove è sttaa deposta una corona di fiori.