EVENTO/Al Polididattico “Esperienzainsegna 2011” l'altra faccia della chimica
Un secolo e mezzo di chimica, dall’Unità d’Italia alle sfide di oggi. Quaranta ospiti tra scienziati, divulgatori e artisti, 32 scuole e 16 strutture universitarie coinvolte, 8 istituti del Cnr a partecipare, 15 installazioni, due convegni nazionali, spettacoli teatrali e musicali, tra cui un concerto con lezione sulla fisica degli strumenti ad arco. Tutto questo, e molto altro, è “Esperienzainsegna 2011”, la manifestazione che si è inaugurata sabato scorso al Polididattico dell’Università di Palermo, organizzata dall’associazione Palermoscienza assieme al ministero dell'Istruzione, all’Ateneo e all’assessorato Istruzione e Formazione professionale della Regione siciliana, una delle più importanti realtà di divulgazione scientifica del Sud Italia.
A inaugurare la kermesse che andrà avanti fino a lunedì 28 febbraio con un calendario fittissimo di iniziative - tra centinaia di giovani impegnati tra provette e trasformazioni - sono stati il rettore dell’Ateneo Roberto Lagalla, i curatori della manifestazione Marcellina Profumo e Carmelo Arena, il presidente del consorzio Arca Umberto La Commare, i rappresentanti del ministero e dell’assessorato. “Questa iniziativa si inserisce nel quadro di una politica che vuole aprire l’Università al territorio, fare interagire esperienze e talenti, e in particolare, promuovere la cultura scientifica che è una delle leve più importanti della crescita dei giovani”, dice Lagalla. Un’iniziativa, partita quattro anni fa, che si candida a diventare il principale festival scientifico nel Mezzogiorno d’Italia e che intende essere seme per la nascita del nuovo Centro della Scienza di Palermo, un laboratorio di idee e un luogo di confronto tra cittadini e il mondo della ricerca, promosso da un’associazione costituita da Università, Confindustria Palermo e associazione Palermoscienza.
La manifestazione, che coincide quest’anno con l'inizio dell'Anno internazionale della Chimica proclamato dalle Nazioni Unite, si articola in diverse iniziative: tra le tante, il percorso “Scienziati e scienza per l’Unità nazionale, 150° anniversario dell’Unità d’Italia”, viaggio attraverso alcuni episodi significativi del contributo che, prima come giovani rivoluzionari e poi come studiosi, alcuni scienziati diedero all’affermarsi dell’Italia unita nell’ambito dello sviluppo scientifico internazionale. E poi il cartellone di “Chimica, il nostro futuro”, un ciclo di incontri mirati a sfatare l’idea che la questa scienza sia “brutta sporca e cattiva” e a diffondere le sue applicazioni nella tutela dell’ambiente in quella dei beni culturali, dalla salute ai nuovi materiali per l’elettronica. E ancora “La scienza in cucina”, per imparare i segreti della trasformazione degli alimenti, e “Prima della chimica”, una giornata nei misteri dell’alchimia.