Clima di grande entusiasmo allo Steri per la presentazione del libro “Baarìa, il racconto di una vita” scritto a quattro mani dal regista Giuseppe Tornatore e dal giornalista Pietro Calabrese per Rizzoli. Il lavoro che secondo il sindacato del giornalisti cinematografici è il miglior libro di cinema dell’anno, “avvincente come un film” è stato presentato su iniziativa dell’Università di Palermo e dell’Istituto Gramsci siciliano presieduto da Salvatore Nicosia. Hanno partecipato all’incontro, svoltosi nell’aula Magna, gremita soprattutto di studenti, oltre agli autori, il rettore dell’Ateneo Roberto Lagalla, con il pro rettore vicario Ennio Cardona e il direttore amministrativo Antonio Valenti, Antonino Buttitta, Luigi Colajanni, Gianni Minoli, Giovanni Pepi e la studentessa Marianna Ingrassia che nel suo intervento ha riferito come i giovani, da nord a sud, abbiano apprezzato il film. Nel libro il regista ricostruisce la genesi della sua ultima opera e scava nella memoria: ne nasce un racconto che ha la magia e i colori vividi del suo cinema.
“Contrariamente a quei giornalisti che mi fanno dire cose che non dico – ha dichiarato alla platea il regista bagherese – Calabrese con la sua sensibilità, mi ha fatto dire cose che non mi sarei mai sognato di raccontare a nessuno”.