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EVENTI/Dal caso Favara l’allarme sulla sopravvivenza dei centri storici

5-feb-2010

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Il crollo di una palazzina nel centro storico di Favara, con la morte di due bambine, ha portato tragicamente alla ribalta della cronaca la sopravvivenza dei centri storici, con il rischio di una campagna di demolizioni che stravolgerebbe intere città antiche e di cui si vedono già le prime avvisaglie a Favara e ad Agrigento. È questo lo spunto di riflessione da cui parte il congresso nazionale intitolato “Centri storici e città contemporanea. Politiche pubbliche e strategie di intervento” che, oggi venerdì 5 febbraio dalle ore 9 e domani sabato, allo Steri di Palermo, vedrà confrontarsi i protagonisti di interventi di recupero in tutto il Paese, tra cui Pier Luigi Cervellati, Bernardo Rossi Doria, Franco Zagari.
A promuovere l’iniziativa, il Circes (Centro Interdipartimentale di ricerca sui centri storici), il Dottorato di ricerca in Pianificazione urbana e territoriale, l'Associazione nazionale Centri storici-artistici (Ancsa) e l’ Istituto nazionale di Urbanistica (Inu) con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ordine degli Architetti della provincia di Palermo e di Confindustria Sicilia.
“La domanda di fondo – dice Teresa Cannarozzo, direttore del Circes – è se i centri storici delle grandi città possano sfuggire a un destino settoriale, basato soltanto sull’eccellenza del patrimonio, sul turismo e sulle attività culturali o possano continuare a svolgere il ruolo di strutture urbane vitali, dotate di un mix di attività ordinarie e di funzioni, prima fra tutte, quella residenziale”.
Le esperienze presentate al convegno saranno illustrate da studiosi ed esperti che operano all’interno dell’Università e da associazioni. Tra questi, gli interventi di recupero e riqualificazione urbana nelle città di Saint Denis (Francia, Premio Gubbio Europeo 2009), Venezia, Bergamo, Parma, Genova, con riferimento a casi di riutilizzazione esemplare del patrimonio edilizio storico e alla riqualificazione degli spazi aperti.
Oggi inizierà anche la presentazione del “caso Palermo”, attraverso letture, interpretazioni, bilanci e proposte riguardanti il processo di recupero del centro storico, condotte a più voci. Il convegno intende infatti proporre una ricognizione sul processo di recupero avviato, illustrando i risultati conseguiti, le criticità, le ulteriori opportunità e gli strumenti necessari.