EVENTI/Congresso di studi medievali, a confronto 250 esperti mondiali
Duecentocinquanta studiosi provenienti da Paesi europei ed extraeuropei, di tradizione e cultura arabo-islamica, ebraica, cristiano-bizantina e cristiano-cattolica, si confronteranno per cinque giorni sul dialogo interculturale nel Medioevo. In questa epoca storica, infatti, il Mediterraneo era un mosaico di culture e la città di Palermo aveva un ruolo strategico per gli equilibri politici internazionali. A questi temi è dedicato il IV Congresso europeo di studi medievali “Coesistenza e Cooperazione nel Medioevo”, che si terrà a Palermo, dal 23 al 27 giugno, organizzato dall’Officina di Studi Medievali in collaborazione con la Federation Internationale des Istituts d’Etudes Medievales (Fidem) e l’Università degli studi di Palermo. Il congresso, dedicato a Leonard Boyle scomparso nel 1999, padre della Paleografia moderna e fondatore della Fidem, si tiene ogni quattro anni in una capitale europea. L’incontro si aprirà martedì 23 giugno, alle 15, allo Steri, alla presenza del rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla. Le sessioni proseguiranno da mercoledì 24 giugno a venerdì 26 giugno nel complesso Polididattico, in viale delle Scienze (edificio 19 – ingresso F). La giornata inaugurale prevede un intervento dello studioso Boghos Levon Zekiyan, tra i maggiori esperti esistenti sulla questione “armeno-turca”. Tra gli altri, parteciperanno Alessandro Musco, presidente dell’Officina di studi medievali e docente di Storia della filosofia medievale all'Università di Palermo, e Jacqueline Hamesse, presidente della Fidem.