In questi mesi crudeli, durante i quali abbiamo traversato la più profonda delle notti oscure e conosciuto la privazione visibile di ogni gesto e atto che significasse partecipazione, vicinanza, prossimità, cinque studenti di diverse facoltà dell’Ateneo hanno deciso di non arrendersi: coordinati dal prof. Salvatore Lo Bue, presidente dell’Istituto di Cultura Romantica, e sostenuti dalla inflessibile volontà di ripresa del nostro Dipartimento, hanno deciso di realizzare un evento teatrale che ha preso forma il 28 novembre nello spazio comune dell’Atrio dello Steri, senza pubblico e nel rispetto di tutte le regole. Erica Li Castri (Il cantore), Maria Cinquemani (Maria) Lucio Di Benedetto (Giuseppe), Claudio Capostagno (L’angelo), Giuseppe Jona Patitò (musicista) hanno messo in scena l’Elegia di Natale, con emozione profonda facendo rivivere a loro stessi, a noi e a tutti quelli che la vedranno, il mistero dell’Annunciazione. Raccontando del Vento che, in una povera stanza di Nazareth, seminò nel ventre di una giovinetta il Figlio di Dio, del di Lei drammatico dire di sì, dell’angoscia di Giuseppe e della storia della salvezza in quella notte che vide la nascita di Gesù sulla terra, i nostri studenti hanno voluto sfidare il destino che sembra oggi attanagliare l’umanità impaurita in un vento di paura di e morte. Perché la luce verrà, già viene: il Natale è eternamente contemporaneo e ciò che importa, sopra tutto, è dire di sì alla speranza, dire di sì alla Annunciazione di un nuovo universo finalmente fondato sull’Amore.

L’Elegia di Natale (testo di Salvatore Lo Bue e regia di Salvo Damiano), l’atto di teatro che à nato nel silenzio di Palazzo Steri, è soltanto questo. E con il medesimo amore tutti coloro che lo hanno interpretato e realizzato augurano Buon Natale".

Il link è https://youtu.be/I1qu1U9Gz0I

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